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domenica 1 agosto 2010

61) CRISI DI GOVERNO?

DIVORZIO NELL'ARIA

Berlusconi/Fini dopo 17 anni è finita la luna di miele.


UNA VOLTA CONQUISTATI GOVERNO, GRAN PARTE DELLE PROVINCE, DELLE REGIONI, DEI COMUNI SEMBRAVA DOVESSE ESSERCI UN LUNGO PERIODO DI TRANQUILLITA' POLITICA, INVECE..........

Finalmente è stata presa una dura posizione contro Gianfranco Fini, non se ne poteva più della sua ferrea opposizione al suo governo e al suo partito. Se si è presentato con Berlusconi nel 2008, entrambi hanno esposto agli elettori i programmi, non può certo parlare come uno di centro o di sinistra, inoltre non può fare politica se ricopre un ruolo istituzionale come quello di Presidente della Camera dei Deputati. Apparentemente sembra che non sia cambiato nulla: i finiani non sono stati espulsi, non fonderanno un nuovo partito e hanno dichiarato che non faranno cadere il governo.

Ma già dentro An egli era in netto contrasto con i suoi vecchi colonnelli che non condividevano le sue morbide posizioni, tant’è vero che Storace si staccò per dar vita a “La Destra”. In tutti i partiti possono esserci litigi, confronti e opinioni diverse, ma non si era mai visto che un componente di un gruppo politico facesse opposizione al suo stesso gruppo come uno di un partito avversario. Facendo così si è rovinato la carriera politica, a pensare che dopo tanta attesa sarebbe potuto giungere il suo turno per fare il Presidente del Consiglio al termine della scadenza naturale di questa legislatura. Dentro di sé Fini in questi 16 anni non ha mai sopportato la supremazia politica di Berlusconi, ma era anche consapevole che senza di lui non avrebbe potuto far nulla. Dov’è finito il vecchio Fini carismatico, sempre con la risposta pronta e dai sani valori di destra il quale incantava la sua gente?

Dopo essere stato il pugnalatore di due partiti forse sarà il pugnalatore anche del terzo: dall’Msi si spostò sempre verso sinistra, ora è giunto quasi al centro (vedi qui la storia della destra italiana), continuando così raggiungerà Rifondazione Comunista. Al contrario Berlusconi, che non è un politico puro, parla da uomo di destra: all’inizio il suo movimento Forza Italia era un partito più centrista che destroso, che era nato per calamitare i consensi dell’ex Dc e dell’ex Psi.


Un'altra era per Gianfranco Fini.


A Fini è rimasto un drappello di fedelissimi, oltre il 75% della vecchia Alleanza Nazionale sta con Berlusconi, e se facesse nascere un suo partito non supererebbe il 2%, il 3%. Ora si spera che il patto con gli elettori venga mantenuto sino al 2013, dopodiché il Signor Fini sarà libero di fare quello che vuole e di allearsi con chi vuole. Quando si governa si deve pensare ai fatti, non alle chiacchiere, sia nel governo centrale, sia nelle amministrazioni locali e in caso di contrasti interni ci si dà appuntamento alla naturale scadenza elettorale o per la resa dei conti o per intraprendere strade diverse tra i vari componenti della stessa maggioranza.