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venerdì 20 aprile 2018

386) SI ALZA LA TENSIONE IN SIRIA



GLI USA INTERVENGONO IN SIRIA CONTRO ASSAD, ANDANDO CONTRO LA RUSSIA. GLI SBAGLI PASSATI NON HANNO INSEGNATO NULLA?



In questi giorni c’è un’altissima tensione in Medio Oriente, causata dai bombardamenti degli Usa contro l’arsenale chimico (o presunto) del dittatore siriano Assad. Finché per una volta gli occidentali se la prendono solo contro Assad non succederà nulla di sconvolgente per la pace nel mondo; non osiamo immaginare le conseguenze se gli Stati Uniti e i suoi alleati insisteranno con gli  attacchi e se colpiranno (per sbaglio o di proposito) le forze armate russe, le quali combattono i ribelli (compresi i terroristi Isis) e proteggono il regime siriano. Infatti Usa e Russia sono le due maggiori potenze nucleari mondiali: se si scontreranno su larga scala il conflitto, evitato per un cinquantennio con la Guerra Fredda, sarà globale. 



Non si sa con sicurezza se i siriani abbiano utilizzato armi chimiche nella guerra contro i ribelli, nemmeno c’è stata un’indagine Onu e l’autorizzazione ad intervenire; troppo precipitosa è stata la reazione Usa. Il Presidente  americano Donaldo Trump ha agito anche per smentire le voci di politiche filorusse e i maliziosi sospetti secondo i quali la Russia lo avrebbe aiutato a conquistare la Casa Bianca. Ci vorrebbe maggiore cautela prima di intraprendere certe azioni, dopo tutte le esperienze passate, allorquando spodestando con eccessiva fretta i vecchi dittatori militari arabi, il caos, la guerriglia, le azioni terroristiche, l’instabilità in quei paesi sono aumentati in modo considerevole. Nel 2003 in Iraq non trovarono le armi chimiche che furono il pretesto per invaderla e rovesciare Saddam Hussein. Nel 2011 con eccessiva fretta le potenze occidentali, con l’assenso italiano da parte di Napolitano, fecero cadere Gheddafi. 

Si è passati dalla paella alla brace: i vecchi dittatori non erano dei santi (come Assad) ma tenevano uniti i loro paesi e i problemi de fondamentalismo e del terrorismo islamico erano inesistenti. Lo ha capito da molto tempo la Russia, da quando decise di intervenire nella guerra civile siriana a fianco di Assad, evitando che lo stesso capitolasse ed impedendo la consacrazione dello Stato Islamico Isis, la mente degli attentati terroristici che si sono abbattuti negli ultimi mesi nelle nazioni occidentali e delle stragi nei territori controllati direttamente da esso. C’è bisogno di ragionare in modo costruttivo prima di agire con eccessiva precipitazione, pensando prima alla sicurezza e alla stabilita dei cittadini occidentali e anche degli arabi, che nei loro paesi cercano tranquillità e pace; queste iniziative sono dettate dal fiuto dei futuri affari economici.

1 commento:

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