CONTINUA IL VENTO A FAVORE DEL CENTRODESTRA,
CON LE VITTORIE NETTE NEL LAZIO E IN LOMBARDIA. NEL LAZIO IN PARTICOLARE, COL NUOVO CORSO, SI
AUSPICA CHE CI SIA UNA INVERSIONE DI TENDENZA PER SANITÀ E INFRASTRUTTURE.
Risultati Lazio: affluenza 37,20%; Francesco Rocca (centrodestra) 53,88%, Alessio D'Amato (centrosinistra) 33,50%, Donatella Bianchi (Movimento Cinque Stelle) 10,76%.
Risultati Lombardia: affluenza 41,67%.;Attilio Fontana (centrodestra) 54,67%, Francesco Majorino (centrosinistra) 33,93%, Letizia Moratti (Terzo Polo) 9,87%, Mara Ghidorzi (Unione Popolare) 1,53%.
Continua l’andamento positivo per il centrodestra iniziato con la vittoria delle elezioni politiche del settembre scorso. Le vittorie nel Lazio e in Lombardia sono una conferma che fino a questo momento l’operato del governo nazionale piace alla maggioranza degli elettori. L’affluenza alle urne, che scarseggia sempre di più, è diventata poco rilevante, perché ormai è una regola fissa e non è più un’eccezione. Per tentare di far aumentare gli elettori hanno allungato di una giornata l’apertura dei seggi elettorali, ripristinando dopo anni la giornata del lunedì, altre alla consueta domenica, ma non c’è stato un consistente aumento degli affluenti al voto. Nella scorsa tornata per le regionali, dove si votava in una sola giornata, i votanti furono molti di più perché si votava anche per le elezioni politiche (2018). Per quanto riguarda i risultati, in Lombardia come al solito non c’è stata partita: Attilio Fontana è stato riconfermato presidente, nonostante le campagne denigratorie e diffamatorie dei tempi del Covid, a dimostrazione che gestì egregiamente la grande emergenza internazionale sanitaria. La fuoriuscita del centrodestra, Letizia Moratti, ha provato invano a mettergli i bastoni tra le ruote. In questa regione l’alleanza Pd – M5s non ha funzionato. Non si sa se nel Lazio la medesima alleanza avesse funzionato: nella nostra regione la sinistra ha preferito rompere l’alleanza con i pentastellati per allearsi con Azione – Italia viva, una formazione inconciliabile con il Movimento 5 Stelle. In futuro secondo me faranno la grandissima ammucchiata (adesso è facile parlare, cinque anni sono lunghi per cambiare idea) per cercare di strappare il governo nazionale a Meloni e al centrodestra. Nel Lazio per la terza volta la destra ha trionfato (dopo i precedenti di Storace e di Polverini): questa vittoria era ampiamente annunciata, a differenza delle due precedenti. Nel 2018 Parisi del centrodestra perse principalmente a causa del sindaco di Amatrice Pirozzi che preferì uscire dalla coalizione e candidarsi anch’egli alla presidenza regionale. Si spera che il nuovo presidente Rocca, considerando che è stato un dirigente della Croce Rossa, abbia a cuore i problemi sanitari del territorio, non solo nella metropoli e nelle città medio – grandi, anche nei piccoli paesi. Questo è quanto ha promesso nei vari comizi: spero che la parola data verrà mantenuta. Di vitale importanza sarà la realizzazione delle infrastrutture stradali e ferroviarie necessarie al mantenimento e all’incremento dello sviluppo per agricoltura, industria, turismo dei vari circondari, dribblando i “partiti del no a tutto” che ci fanno regredire. Ad ogni elezione gli schieramenti più grossi e tradizionali promettono, promettono: poi tra burocrazia, blocchi, ed impicci vari, passano cinque anni senza che si realizzi nulla.