bandiera

bandiera

lunedì 18 luglio 2016

321) DALLA FRANCIA ALLA TURCHIA L’ISLAM COLPISCE



SE IL FONDAMENTALISMO ISLAMICO CERCASSE LA VITTORIA SOLTANTO NEI PAESI MUSSULMANI POCO IMPORTEREBBE, IL GUAIO È CHE CERCA DI PENETRARE ANCHE IN OCCIDENTE.


C’è stata ancora una mattanza islamica in Francia, la terza in diciotto mesi, questa volta è stata duramente colpita la città di Nizza. Questi sono i risultati di un buonismo senza limiti nelle politiche migratorie che ha stravolto l’identità nazionale francese. Le nazioni europee maggiormente colpite dal terrorismo islamico hanno tutte le stesse caratteristiche della Francia: hanno rinunciato alla tutela delle loro culture, delle loro tradizioni in nome di un mito multiculturale. Noi fortunatamente non siamo ancora ai livelli della Francia, della Gran Bretagna, del Belgio, dell’Olanda, della Germania: facciamo ancora in tempo a fermare l’inarrestabile ascesa della furia islamica che cerca in tutti i modi di sottometterci, distruggendo la nostra cultura, che si basa sul cristianesimo, e i nostri modi di fare, di pensare. Quasi nessuno tra coloro che si proclamano imani in Italia ha condannato l’eccidio di Nizza. Alcuni giornalisti propongono la totale espulsione dell’Islam in Italia se le alte cariche musulmane non collaborano alla prevenzione delle violenze, segnalando i predicatori dell’odio: a mali estremi, estremi rimedi. I problemi del mondo islamico non dovrebbero minimamente interessarci, purtroppo ce li ritroviamo in casa nostra.



Magari riuscissimo ad intravederli solamente in finestra, come avviene nei paesi dell’Estremo Oriente: solo un po’ la Cina è alle prese con una piccola minoranza islamica nel suo vastissimo e popolatissimo territorio, mentre le Coree, Il Giappone, il Vietnam non sono sfiorati minimamente dalle violenze islamiste, perché tengono le porte chiuse all’immigrazione. Anche nell’ex oasi laica turca l’integralismo religioso avanza sempre di più; quella Turchia, cui l’Europa lecca i piedi a suon di miliardi, ricatta il Vecchio Continente con la bomba immigrazione: basterebbe posizionare una flotta navale lungo le coste delle isole greche, che non sono molto lontane da quelle turche, per fermare quell’esodo ed evitare di pagare. Il recente tentativo di colpo di stato che c’è stato in Turchia, a prescindere che sia vero o no, ha prodotto violente repressioni. I nostri governanti rappresentano lo specchio della nostra società: sensibile, debole, paurosa, delicata, che preferisce patteggiare con i tagliagole piuttosto che osteggiarli. Ci sarebbe bisogno di un Putin italiano.

Nessun commento:

Posta un commento