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martedì 21 giugno 2016

317) LE AMMINISTRATIVE 2016



VITTORIE COMUNI CAPOLUOGHI DI REGIONE:
  • M5S: ROMA, TORINO
  • CENTROSINISTRA: CAGLIARI, MILANO, BOLOGNA
  • LISTA CIVICA: NAPOLI
  • CENTRODESTRA: TRIESTE

VITTORIE COMUNI CAPOLUOGHI DI PROVINCIA:
  • M5S: CARBONIA
  • CENTROSINISTRA/SINISTRA: VARESE, RAVENNA, RIMINI, CASERTA, SALERNO
  • LISTE CIVICHE: LATINA, VILLACIDRO, BRINDISI, CROTONE
  • CENTRODESTRA/DESTRA:  SAVONA, NOVARA, PORDENONE, GROSSETO, OLBIA, ISERNIA, BENEVENTO, COSENZA


Tutti dicono che la vera forza politica vincitrice di queste amministrative è stato il Movimento 5 Stelle, poiché ha strappato due delle maggiori città italiane al centrosinistra: Roma e Torino. Se a Roma l'evento era prevedibile, considerando il malgoverno, il degrado e il malaffare emersi nei mesi scorsi, a Torino nessuno se lo aspettava. E' stata una brutta botta per Renzi, ma il suo centrosinistra salva parzialmente la faccia mantenendo Milano e Bologna. Peccato per il centrodestra, che per poco non ha riconquistato Milano: personalmente ho atteso sino a notte fonda con la speranza che quel minimo scarto di vantaggio di Sala su Parisi si rovesciasse in favore dell’ultimo. Quando ormai pensavo che le destre sarebbero uscite a bocca asciutta da questa tornata elettorale è arrivata la notizia della vittoria di Trieste. Poi ho avuto notizia dei risultati che arrivavano dai capoluoghi di provincia e un po’ mi sono consolato, notando che altre roccaforti di sinistra passavano a destra, anche a Bologna si è sfiorato il miracolo. Bisogna considerare che tutte in tutte le tornate amministrative c’è scarsa affluenza alle urne: pure se qualche indicazione la danno, quando si vota per le politiche è tutta un’altra musica, poiché la percentuale dei votanti sale vertiginosamente.

Con questo sistema elettorale che è stato approvato per le elezioni della Camera dei Deputati, ci sarà il rischio che il M5S vinca al ballottaggio, se ci andrà: i voti della destra o della sinistra escluse potrebbero convergervi. Questo movimento vuole boicottare molte opere pubbliche di vitale importanza, come le nuove arterie di comunicazione: per loro la persone devono continuare a perire su vie vecchie e pericolose. Fortunatamente i lavori per la nuova Strada Pontina e l’annessa bretella di collegamento con l’A1, già sono stati appaltati e non si potrà fare nulla per fermarli. La Linea C della metropolitana romana quasi sicuramente rimarrà un’opera monca: avrebbe dovuto raggiungere San Pietro e lo Stadio Olimpico. I neosindaci giovani di Grillo li selezionano preparati: non sbagliano una battuta quando sono in televisione e pensano di essere all’avanguardia immettendo una media di tre anglicismi, ogni dieci parole, i quali sono incomprensibili per il ceto culturalmente medio/basso  e allo stesso tempo attraenti (si pensa: ma da quale pianeta viene?). Coloro che vorrebbero introdurre il reddito di cittadinanza, dove prenderanno i soldi? In tale modo nessuno vorrà lavorare più, tutti diventeranno pigri, grassi, riposati, i posti lavorativi vacanti verranno rimpiazzati da altre orde di stranieri, che così detteranno legge. Con il Cinque Stelle e con la sinistra col tempo verremo travolti e spazzati via da un’immigrazione illegale e incontrollata. La maggioranza dei penta stellati provengono da sinistra; quei pochi che vengono da destra sono alla ricerca dell’esotico: se nel 1994 la novità era per costoro rappresentata da Berlusconi ed erano attratti da Forza Italia, oggi vedono il Cavaliere come una figura decrepita, superata e stantia. Se le destre si fossero presentate unite il M5S difficilmente sarebbe arrivato ai ballottaggi, ad eccezione di Roma che è un caso a sé; serva da lezione per le future elezioni politiche. A Roma hanno combinato un pasticcio: all’inizio tutti erano concordi nel candidare Bertolaso, successivamente Salvini e Meloni hanno fatto i “capricci”; con un unico candidato si sarebbe perso sul filo di lana, in modo più dignitoso.  


A Latina si parla di svolta storica, ma anche lì se il centrodestra fosse stato unito avrebbe vinto al primo turno: è successo che tutti gli elettori delle liste perdenti al primo turno hanno riversato i loro voti sul candidato civico Coletta, compresa Forza Italia, la responsabile delle premature cadute delle ultime due amministrazioni di destra e che non intendeva darla vinta al nuovo corso di Calandrini, proveniente da An, come gli ultimi due sindaci sfiduciati. C’è da notare una cosa sui tre maggiori centri della Pianura Pontina (Latina, Aprilia, Cisterna), fino a poco tempo fa roccaforti delle destre: quando ne sono stufi non svoltano mai a sinistra, preferendo scegliere delle liste civiche.

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