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giovedì 8 maggio 2025

535) PAPA LEONE XIV

Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam!, Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum, Dominum Robertum Franciscum, Sanctæ Romanæ Ecclesiæ Cardinalem Prevost, qui sibi nomen imposuit Leonem XIV.


Biografia da Il Tempo.it

La fumata bianca è arrivata alle 18.08 di giovedì 8 maggio. La Chiesa ha un nuovo Papa. Dopo quattro votazioni e tre fumate dal comignolo della Cappella Sistina, il segnale atteso da milioni di fedeli ha annunciato l'elezione del successore di Pietro. Immediata la reazione in Piazza San Pietro, dove le campane hanno suonato a festa tra gli applausi e la commozione dei presenti che attendono il successore di Papa Francesco, 267mo Pontefice della Chiesa cattolica. Dopo più di un'ora, i fedeli hanno scoperto il nome e il volto del nuovo Pontefice: Francis Robert Prevost è il 267esimo Papa. Sarà Leone XIV. Prevost era stato nominato da Papa Francesco nuovo prefetto del Dicastero dei Vescovi. Perché Bergoglio aveva fatto questa scelta nominando un vescovo missionario statunitense, monaco agostiniano e gia' priore generale del suo ordine? Questa domanda trova risposta nella ricchezza umana e spirituale di questo cardinale sui generis. Si tratta di un monaco agostiniano, nato a Chicago e che era vescovo di Chiclayo in Perù quando è stato chiamato a sostituire il cardinale canadese Marc Ouellet alla guida sia della Congregazione per i Vescovi che della Pontificia Commissione per l'America Latina. Nato a Chicago, Illinois, nel 1955 da madre di origini spagnole e padre di origini francesi e italiane, sacerdote dal 1982, è entrato nel noviziato dell'Ordine di Sant'Agostino nel 1977, e ha emesso i voti solenni nel 1981. Ha studiato teologia presso la Catholic Theological Union di Chicago e ha conseguito ulteriori titoli accademici presso la Pontificia Università di San Tommaso d'Aquino a Roma. La sua vocazione missionaria lo ha portato in Perù, dove ha servito come parroco, docente e amministratore in diverse diocesi, accumulando un'esperienza pastorale significativa in un contesto culturale diverso dal suo paese d'origine. In tutto è stato missionario in Peru' dal 1985 al 1999, quando tornò a Chicago come provinciale della provincia agostiniana locale. Dal 2001 al 2013, per due sessenni, è stato priore generale dell'Ordine di Sant'Agostino. Dal 2013 al 2014, prima della nomina ad amministratore apostolico, e poi di vescovo, di Chiclayo, è stato direttore della formazione nel convento di Sant'Agostino a Chicago, primo consigliere e vicario provinciale della provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio. 

Torna nella nomenclatura papale un nome importante nella storia della Chiesa, Leone, scelto prima di Robert Francis Prevost già da 13 papi. L’ultimo era stato Leone XIII, papa Gioacchino Pecci, eletto al soglio pontificio nella temperie ottocentesca del post-Risorgimento, nel 1878, dopo un pontificato cruciale e controverso come quello di Pio IX, l’ultimo Papa-Re. Figura dalla biografia apparentemente diversa da Leone XIV: nordamericano quest’ultimo (il primo nella storia), suddito di antica stirpe pontificia papa Pecci, nato a Carpineto Romano in età napoleonica, eletto – come detto – nel 1878 dopo il trauma della rottura con il nuovo Stato italiano, e regnò ben 25 anni, fino al 1903. Tuttavia fu, sotto certi versi, un papa modernizzatore: è di Leone XIII la Rerum Novarum, prima enciclica sociale nella storia della Chiesa, tanto da essere chiamato all’epoca (con un pizzico di esagerazione) “il Papa dei lavoratori”. Ma il papa Leone più famoso è probabilmente il primo, detto anche Leone Magno, campione dell’ortodossia nel burrascoso quinto secolo, nel pieno delle invasioni barbariche, noto per il mitico episodio dell’incontro con Attila, nel 452, riuscendo nell’impresa miracolosa (secondo alcuni storici aiutato da un cospicuo pagamento in denaro) di dissuadere il capo unno a invadere e mettere a sacco Roma. Importante per la storia europea anche Leone III, in carica nel IX secolo, il pontefice che incoronò imperatore Carlo Magno a Roma la notte di Natale dell’800, facendo nascere di fatto l’idea stessa di Europa. Notevole anche la biografia di Leone X, papa puramente rinascimentale, nipote di Lorenzo de’ Medici, e protagonista involontario della Riforma protestante: fu la sua politica di indulgenze in cambio di denaro a far infuriare, nel 1515, un oscuro monaco agostiniano di nome Martin Lutero, scomunicato nel 1520 dallo stesso Leone, dando così inizio allo scisma.

lunedì 21 aprile 2025

534) LA MORTE DI PAPA FRANCESCO

IL 21 APRILE 2025 (LUNEDÌ DELL’ANGELO E NATALE DI ROMA) È GIUNTO AL TERMINE IL PONTIFICATO DI PAPA FRANCESCO DOPO 12 ANNI. UN PAPA CRITICATO E ALLO STESSO TEMPO MOLTO APPREZZATO. SI IMPEGNAVA PER LA PACE E SCENDEVA DAL SUO TRONO, STANDO INSIEME ALLA GENTE COMUNE.

 


Oggi 21 aprile 2025, il lunedì dell’angelo, il giorno che conclude la celebrazione della Santa Pasqua (e quest’anno coincide anche con il tradizionale giorno secondo cui sarebbe stata fondata Roma), si è spento alle prime luci del mattino il Santo Padre, Papa Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio, il 266º papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma, 8º sovrano dello Stato della Città del Vaticano. Ha regnato dal marzo 2013 ad oggi (12 anni e un mese). È stato il primo pontefice venuto “dai confini del mondo”, dall’America latina (Argentina precisamente) ed era di chiare origini italiane. Era stato ricoverato al Policlinico “Agostino Gemelli” (di proprietà del Vaticano) per un paio di mesi, a causa di una polmonite bilaterale, sembrava esserne uscito, se pur con qualche acciacco, ieri, giorno di Pasqua, era sceso tra i fedeli nella Basilica di San Pietro e aveva perfino eseguito la benedizione “urbi et orbi” dalla loggia, oggi invece è arrivata questa sconvolgente notizia che ha bruscamente messo fine al clima di festa e di spensieratezza della tradizionale “pasquetta”.


Ultima apparizione Papa Francesco

Personalmente da quando Egli fu eletto al Soglio pontificio quel 19 marzo 2013 l’ho seguito in questo blog, scrivendo vari post sul suo pontificato, miei o riportando articoli di giornalisti importanti (qui a fianco nelle “categorie” c’è “Papa Francesco”: ho cliccato e rivisto tutti gli scritti). Molte volte l’ho criticato ed espresso perplessità sulle sue innovazioni ed aperture (il consenso alla massiccia diffusione dell’Islam in occidente, l’apertura spropositata verso le coppie omosessuali, meno rigidità nel condannare l’aborto, toni non eccessivi verso i cristiani perseguitati, eccetera), il che faceva pensare che fosse vicino politicamente alle sinistre, facendo propaganda ad esse. Però da cattolico praticante non ho mai contestato la sua guida alla Chiesa Cattolica universale e tra le mie preghiere, non è mai mancata quella “per il Santo Padre”, oltre a quelle per i suoi sottoposti come i vescovi. Quei prelati, cui non erano risparmiati alle sue bacchettate (benevole) e nemmeno i fedeli. Invece coloro che non erano tanto devoti e praticanti lo elogiavano spesso (la loro frase ricorrente era "tanto lo dice Papa Francesco"). Questo Papa ha inaugurato una nuova fase della Chiesa, facendo una Chiesa povera per i poveri, ha rinnovato il Vaticano, ha allontanato coloro che commettevano vari reati.


Il giorno dell'elezione

Quello che ho apprezzato di questo Papa è stato principalmente la sua umiltà, cioè lo scendere dal suo trono dorato e farsi una persona comune come tutte le altre: ad esempio fare delle telefonate agli ultimi dei fedeli per consolarli di qualche momento di dolore, lo girare con la jeep scoperta senza avere timore degli attentati, andare in basilica e parlare con le gente in calzoncini e maniche corte, lasciando quella rigidità del cerimoniale della giacca e cravatta per gli uomini e del velo nero per le donne a tu per tu con un papa, il confessare come un qualunque sacerdote, il confessarsi lui stesso dai semplici prelati, il concedere facilmente le interviste ai giornalisti e parlare non solo di religione ma anche di altri argomenti comuni, come il calcio e lo spettacolo. Inoltre grande è stato il suo impegno in giro per il mondo, al fine di risolvere le ingiustizie, la fame, le disuguaglianze e forte è stato il suo grido per la fine delle guerre. Non può essere considerato un caso il fatto che sia stato richiamato al cielo in questo giorno, nel pieno del giubileo e dopo aver celebrato la Pasqua, la ricorrenza più importante per i cristiani. Riposi in pace Papa Francesco e ci protegga tutti da lassù.

sabato 29 marzo 2025

533) LE AZIONI CONTRADDITORIE DELLA DIPLOMAZIA

I FLEBILI SPIRAGLI DI PACE NELLA GUERRA RUSSIA/UCRAINA SONO OSTACOLATI DALLE AZIONI IN CONTRADDIZIONE TRA LORO DEGLI USA E DELL’EUROPA: SE DA UN LATO GLI STATI UNITI PREMONO PER LA PACE (PER IL LORO TORNACONTO PERSONALE), DALL’ALTRO LATO L’EUROPA SI PREPARA AD UNA GUERRA TOTALE, TRA RIARMO, RICHIAMO ALLE ARMI DEI CITTADINI E DISTRIBUZIONE DEI COSIDDETTI “KIT DI SOPRAVVIVENZA”.


La nuova amministrazione americana guidata dal Presidente Trump è subito partita a mille in campo internazionale, le sue azioni stanno stravolgendo gli equilibri del globo e stanno causando tensioni con i tradizionali alleati europei, non soltanto per l’imposizione dei dazi sulle merci. Essa sta cercando insistentemente una soluzione nella guerra tra Russia e Ucraina, bacchettando pesantemente i due stati in guerra tra loro. Trump ritiene uno sperpero inutile i miliardi di dollari in spese militari pro – Ucraina della precedente amministrazione politica americana e, volendo essere gli Usa ripagati, egli cerca di sfruttare i preziosi e rari minerali ucraini, in cambio delle azioni diplomatiche con la Russia e degli aiuti per la futura ricostruzione. Questa è la linea base di questa presidenza americana: cercare di ottenere il maggior profitto possibile, a discapito di tutti, anche di noi. Ma è positivo che si cerchi la pace a tutti i costi; fino a questo momento nessuno delle due parti vuole cedere, ritenendo di essere dalla parte della ragione.

L’Ucraina, ora indebolita perché priva dell’aiuto americano, è stata aggredita e non vuole saperne di subire una mutilazione dei suoi vecchi territori, la Russia vuole proteggere e tutelare le minoranze russofone presenti in Ucraina, volendo ricongiungerle alla “Santa Madre Russia”. Sbagliarono al momento del crollo dell’Urss: avrebbero dovuto allora ridisegnare i confini delle vecchie repubbliche sovietiche, tenendo conto delle varie etnie, e dopo rendere gli stati ex Urss indipendenti. Una soluzione sarebbe quella di tenere un referendum, sotto la tutela dell’Onu, nei territori occupati dalla Russia e dopo inviare delle forze militari internazionali per un periodo di transizione, prima di essere annessi alla Russia o restare all’Ucraina. Questa soluzione non è gradita alla Russia: l’avvicinarsi dell’Ucraina al mondo occidentale, con un eventuale ingresso nella Nato, è stata una delle ragioni della guerra.

L’Europa fino a questo momento non crede ad una facile azione diplomatica che risolva tutto e continua a tutelare l’Ucraina da sola, senza più l’appoggio degli Usa, prendendo in considerazione un eventuale scontro diretto con la Russia. Questo scontro potrà esserci se le forze armate europee andranno in Ucraina (la nostra Italia saggiamente si è tirata fuori) come forza di pace dopo un armistizio; è meglio che i paesi neurali mandino le loro forze armate sul suolo ucraino. Il parlamento europeo ha votato per il riarmo perché non intravede all’orizzonte tempi sereni ed aurei. Si parla della distribuzione dei cosiddetti “kit di sopravvivenza”, cioè delle borse con all’interno l’essenziale per sopravvivere nei sotterranei ad attacchi missilistici e anche nucleari (non bastano le disastrose calamità naturali che avvengono nel mondo, in cui l'uomo non ha colpa, ora pure le guerre totali ci mancano). Sfogliando qualche pagina dei quotidiani c’è anche chi scrive di coloro che sarebbero interessati nell’eventuale richiamo alle armi, in una mobilitazione generale. Noi ci tiriamo fuori, poiché né l’Ucraina, né tantomeno la Russia sono le nostre cause. 

mercoledì 29 gennaio 2025

532) IL GIUBILEO 2025

IL GIUBILEO DEL 2025 È INIZIATO UFFICIALMENTE IL 24 DICEMBRE 2024 E DURERÀ FINO AL 6 GENNAIO 2026.

 


Il Giubileo ha origine dalla tradizione ebraica che, ogni 50 anni, prevedeva un anno di riposo per la terra, la restituzione delle proprietà e la liberazione degli schiavi. Il termine deriva dall'ebraico "yobel", che significa "corno di ariete", utilizzato per annunciare l'inizio di questo periodo.

Ogni 25 anni. Nella Chiesa cattolica, il Giubileo, o Anno Santo, è un periodo durante il quale il Papa concede l'indulgenza plenaria ai fedeli (o ai loro defunti) che si recano a Roma e compiono particolari pratiche religiose. Il primo Giubileo fu indetto nel 1300 da Papa Bonifacio VIII, con una cadenza iniziale di 100 anni, successivamente ridotta a 50 e infine stabilita ogni 25 anni. Gli Anni Santi ordinari sono stati finora 27 (incluso quello appena iniziato), mentre quelli straordinari, concessi in occasioni particolari, sono stati 95.

Il Giubileo del 2025, dedicato alla virtù teologale della speranza, è iniziato ufficialmente il 24 dicembre 2024 con l'apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro da parte di Papa Francesco.

Si prevede che l'evento attirerà milioni di pellegrini da tutto il mondo.

Durante l'Anno Santo, il Papa apre le Porte Sante delle quattro principali basiliche di Roma: San Pietro in Vaticano, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura. Il rito prevede che il Pontefice bussi tre volte con un martello d'argento sulla porta murata, pronunciando in latino: «Apritemi le porte della giustizia». Dopo di lui, un cardinale bussa due volte, e infine la porta viene aperta. Il Papa attraversa per primo la Porta Santa, tenendo nella destra una croce e nella sinistra una candela accesa. L'Anno Santo si conclude con la chiusura e la muratura delle Porte Sante fino al successivo Giubileo.

Il Giubileo rappresenta un periodo di rinnovamento spirituale, riconciliazione e penitenza per i fedeli, offrendo l'opportunità di ottenere l'indulgenza plenaria attraverso la confessione, la comunione e la preghiera secondo le intenzioni del Papa. È anche un momento di riflessione e speranza, in linea con il tema scelto per il Giubileo del 2025: "Pellegrini di speranza".

Focus.it

 


GIUBILEI NELLA STORIA

(Wikipedia)

·         Giubilei ordinari

1300: Bonifacio VIII; 1350: Clemente VI; 1390: indetto da Urbano VI, presieduto da Bonifacio IX; 1400: Bonifacio IX; 1450: Niccolò V; 1475: indetto da Paolo II, presieduto da Sisto IV; 1500: Alessandro VI; 1525: Clemente VII; 1550: indetto da Paolo III, presieduto da Giulio III; 1575: Gregorio XIII; 1600: Clemente VIII; 1625: Urbano VIII; 1650: Innocenzo X; 1675: Clemente X; 1700: aperto da Innocenzo XII, concluso da Clemente XI; 1725: Benedetto XIII; 1750: Benedetto XIV; 1775: indetto da Clemente XIV, presieduto da Pio VI; 1825: Leone XII; 1900: Leone XIII; 1925: Pio XI; 1950: Pio XII; 1975: Paolo VI; 2000: Giovanni Paolo II; 2025: Francesco.

Non furono celebrati i seguenti giubilei: 1800: non indetto (Pio VI era stato prigioniero in Francia e lì morto esule nel 1799, mentre Pio VII era stato eletto nel 1800); 1850: non indetto (Pio IX era stato riportato a Roma il 12 aprile 1850 dai francesi dopo la Repubblica Romana); 1875: annunciato ma non aperto (nel 1870 Roma era entrata a far parte del Regno d'Italia, divenendone capitale nel 1871, e Pio IX si era recluso in Vaticano)

 

·         Giubilei straordinari

1423: Giubileo straordinario indetto da Martino V per il ritorno del papato a Roma dopo l'esilio avignonese; 1585: Giubileo straordinario indetto da Sisto V per l'inizio del suo pontificato; 1655: Giubileo straordinario indetto da Alessandro VII per l'inizio del suo pontificato; 1745: Giubileo straordinario indetto da Benedetto XIV per la pace tra i principi cristiani; 1829: Giubileo indetto da Pio VIII; 1886: Giubileo straordinario indetto da Leone XIII; 1933/1934: Giubileo straordinario indetto da Pio XI per il 1900º anniversario della Redenzione; 1966: Giubileo straordinario indetto da Paolo VI per la conclusione del Concilio Vaticano II; 1983/1984: Giubileo straordinario indetto da Giovanni Paolo II per il 1950º anniversario della Redenzione; 2015/2016: Giubileo straordinario indetto da Francesco per il 50º anniversario della conclusione del Concilio Vaticano II.


P.S: nelle immagini sono pubblicati due libri religiosi di recente stampa consigliati e non troppo “pesanti”, piacevoli da leggere.