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lunedì 30 aprile 2018

387) LE STRAGI MAFIOSE DEL 1992 – 1993



GLI INTRECCI TRA MAFIA, ANTIMAFIA E POLITICA.


Gli anni che vanno dal 1992 al 1994 furono anni drammatici e bui e sancirono il passaggio dalla Prima a alla Seconda Repubblica. Quel biennio fu contrassegnato da “Tangentopoli” e dalle stragi di mafia. È notizia di questi giorni dell’assoluzione e della condanna di alcuni politici e militari portati a processo per presunte trattative con la mafia nei mesi successivi alle prime stragi. Se veramente ci fosse stata la trattativa Stato – Mafia, l’avvenimento sarebbe gravissimo: dimostrerebbe la debolezza dello Stato Italiano privo di autorità e di potenza che scende a patto con dei criminali per timore di nuovi eccidi, quando avrebbe dovuto intensificare la repressione mafiosa con misure eccezionali, addirittura avrebbe dovuto dichiarare lo stato di guerra in Sicilia. I mafiosi per far cessare le stragi chiedevano la revisione dei processi e l’eliminazione del carcere duro, previsto dall’articolo 41 bis del codice penale. Lo Stato Italiano non si piegò ed intensificò il contrasto alla criminalità organizzata; quando fu arrestato il capomafia Salvatore Riina gli successe Bernardo Provenzano e poco tempo dopo cambiò strategia, facendo cessare quelle azioni eclatanti che facevano troppo rumore. I pentiti mafiosi hanno sempre giocato un ruolo ambiguo: sono stati fondamentali per le azioni di contrasto, ma allo stesso tempo alcune volte se ne sono sempre usciti con storie assurde, come ad esempio quella che Berlusconi sarebbe l’ideatore delle stragi di mafia ’92 – ’93. La notizia è talmente ridicola che si commenta da sé. Per le politiche di contrasto alla criminalità organizzata Berlusconi ha ricevuto più volte delle serie minacce. Non so se qualche collaboratore di giustizia sia manovrato con la promessa di avere ulteriori agevolazioni, oppure agisca di propria iniziativa con la speranza d’ingraziarsi chi sa lui.

Alcuni giudici come abbandonano la magistratura si ficcano in politica, dichiarando in quale partito stanno e ottenendo delle cariche prestigiose: Pietro Grasso, per molto tempo a capo della Dia (Direzione Investigativa Antimafia), che alla prima esperienza politica lo fecero immediatamente Presidente del Senato, ne è l’esempio. Precedentemente i pentiti hanno tirato fuori altri nomi della politica altrettanto eccellenti, come ad esempio Giulio Andreotti, il quale fu assolto dai processi che lo vedevano imputato per collusione mafiosa. Si dice che il suo luogotenente in Sicilia, Salvo Lima, sia stato assassinato come ritorsione per le esemplari condanne confermate dalla Corte di Cassazione nei maxiprocessi di mafia palermitana, la cui istruttoria fu condotta dai giudici Falcone e Borsellino e si basarono sulle testimonianze del pentito Tommaso Buscetta. Penso che se Andreotti ha avuto dei contatti con la criminalità li ha avuti in modi  impropri ed indiretti, attraverso i siculi del suo partito che avevano contatti con la piovra. Molti politici si sono dimostrati collusi con la mafia, come Vito Ciancimino, già assessore e sindaco a Palermo, che avrebbe fatto da tramite nelle trattative stato – mafia. 


Come detto precedentemente, lo Stato, con le politiche che avviò, ha dimostrato di non essersi piegato ai ricatti, ma neanche avrebbe dovuto avviare il dialogo con dei delittuosi. Ancora oggi il più corrotto dei sistemi è duro a morire in una patria che fu creata e glorificata con i sacrifici di uomini umili e con l’ingegno e le alte conoscenze di personaggi illustri. A tal proposito mi torna in mente un commento di una distinta signora, mentre qualche anno fa assistevo ad un raduno militare a Latina, in cui ottantenni e novantenni sfilavano fieri e con l’orgoglio di aver servito la loro patria, la quale diceva: “questi erano disposti a farsi ammazzare e hanno visto cadere molti loro commilitoni per un’Italia che oggi gli altri si sono mangiata tutta!”

venerdì 20 aprile 2018

386) SI ALZA LA TENSIONE IN SIRIA



GLI USA INTERVENGONO IN SIRIA CONTRO ASSAD, ANDANDO CONTRO LA RUSSIA. GLI SBAGLI PASSATI NON HANNO INSEGNATO NULLA?



In questi giorni c’è un’altissima tensione in Medio Oriente, causata dai bombardamenti degli Usa contro l’arsenale chimico (o presunto) del dittatore siriano Assad. Finché per una volta gli occidentali se la prendono solo contro Assad non succederà nulla di sconvolgente per la pace nel mondo; non osiamo immaginare le conseguenze se gli Stati Uniti e i suoi alleati insisteranno con gli  attacchi e se colpiranno (per sbaglio o di proposito) le forze armate russe, le quali combattono i ribelli (compresi i terroristi Isis) e proteggono il regime siriano. Infatti Usa e Russia sono le due maggiori potenze nucleari mondiali: se si scontreranno su larga scala il conflitto, evitato per un cinquantennio con la Guerra Fredda, sarà globale. 



Non si sa con sicurezza se i siriani abbiano utilizzato armi chimiche nella guerra contro i ribelli, nemmeno c’è stata un’indagine Onu e l’autorizzazione ad intervenire; troppo precipitosa è stata la reazione Usa. Il Presidente  americano Donaldo Trump ha agito anche per smentire le voci di politiche filorusse e i maliziosi sospetti secondo i quali la Russia lo avrebbe aiutato a conquistare la Casa Bianca. Ci vorrebbe maggiore cautela prima di intraprendere certe azioni, dopo tutte le esperienze passate, allorquando spodestando con eccessiva fretta i vecchi dittatori militari arabi, il caos, la guerriglia, le azioni terroristiche, l’instabilità in quei paesi sono aumentati in modo considerevole. Nel 2003 in Iraq non trovarono le armi chimiche che furono il pretesto per invaderla e rovesciare Saddam Hussein. Nel 2011 con eccessiva fretta le potenze occidentali, con l’assenso italiano da parte di Napolitano, fecero cadere Gheddafi. 

Si è passati dalla paella alla brace: i vecchi dittatori non erano dei santi (come Assad) ma tenevano uniti i loro paesi e i problemi de fondamentalismo e del terrorismo islamico erano inesistenti. Lo ha capito da molto tempo la Russia, da quando decise di intervenire nella guerra civile siriana a fianco di Assad, evitando che lo stesso capitolasse ed impedendo la consacrazione dello Stato Islamico Isis, la mente degli attentati terroristici che si sono abbattuti negli ultimi mesi nelle nazioni occidentali e delle stragi nei territori controllati direttamente da esso. C’è bisogno di ragionare in modo costruttivo prima di agire con eccessiva precipitazione, pensando prima alla sicurezza e alla stabilita dei cittadini occidentali e anche degli arabi, che nei loro paesi cercano tranquillità e pace; queste iniziative sono dettate dal fiuto dei futuri affari economici.

martedì 10 aprile 2018

385) LE GIRAVOLTE DEL MOVIMENTO 5 STELLE



IL MOVIMENTO 5 STELLE PER ARRIVARE AL POTERE CAMBIA LA PROPRIA PELLE, DIVENENDO COME GLI ALTRI PARTITI.





IL Movimento 5 Stelle, che si definiva un’aggregazione diversa da tutte le altre formazioni politiche, per arrivare al potere si sta dimostrando uguale a tutti gli altri partiti, stravolgendo la propria anima, che, mancando di vere ideologie, sui programmi cambia parere di giorno in giorno. Si ricordano le dichiarazioni passate dei loro maggiori esponenti e fondatori, i quali dicevano che loro mai e poi mai si sarebbero alleati con i partiti tradizionali e che i loro parlamentari non sarebbero andati in televisione come tutti gli altri politici. Aggiungiamo anche il cambiamento di parere relativo alle olimpiadi: Roma non hanno acconsentito a candidarla per i giochi estivi (se quella proposta fosse andata in porto sarebbe stata una ghiotta occasione per ottimizzare in breve tempo gli impianti sportivi e le infrastrutture della capitale), mentre Torino l’hanno proposta per i giochi invernali che ha già ospitato di recente. In tv hanno iniziato ad andarci da un bel pezzo, da quando capirono che era il più grande mezzo di comunicazione per farsi propaganda,  mentre in questi giorni essi sono in trattative con la Lega ed addirittura con il Pd per andare al governo.

Nelle settimane precedenti i penta-stellati già si erano accordati col centrodestra per assicurarsi la Presidenza della Camera dei Deputati e per votare una esponente di Forza Italia alla Presidenza del Senato. La loro antipolitica che fine ha fatto? Per politica tradizionale essi intendono solo Berlusconi e Forza Italia? Al Partito Democratico quante ne hanno dette in questi anni! Adesso, pur di arrivare alle poltrone dorate, sono disposti all’alleanza. Il Pd è stato sonoramente bocciato dagli Italiani: non avrebbe senso chiamarlo al governo. Costoro erano contrari all’euro, ai trattati europei, alla Nato: ora rassicurano quelle organizzazioni internazionali e le maggiori potenze europee e mondiali che nulla verrà messo in discussione. Io li farei andare al governo per qualche anno, così alle prossime elezioni, se non manterranno tutte le promesse fatte, soprattutto quelle relative al reddito di cittadinanza, il quale non potrà esser concesso a breve per mancanza di fondi, scenderanno di molti punti. Infatti alle ultime politiche nel Lazio e in Piemonte, dove governano i due capoluoghi, non hanno fatto cappotto come al sud, a causa del malcontento inerente al loro operato.



Beppe Grillo, il maggiore fondatore del M5S, è un sognatore e crede che viviamo in un remoto futuro, ha trovato pure chi crede che i suoi sogni possano diventare realtà. Se Berlusconi o Renzi (che hanno avuto entrambi i loro momenti di gloria e di popolarità) avessero detto che avrebbero dato i soldi a tutti per non far niente, sarebbero stati sicuramente sommersi da sonori fichi e da pernacchie, invece il Cinque Stelle, per la novità e per quell’antipolitica, oggi rinnegata, è stato creduto. Il Movimento si serve principalmente di internet, dove girano molte false notizie, e molti giovani si fanno abbindolare facilmente. Il comico genovese, da quando non faceva più spettacoli in televisione, è andato alla ricerca di novità, cimentandosi sul blog in rete, dove ha trovato molti adepti, e ogni tanto organizzava i cosiddetti “vaffa – day”. I temi ecologici stanno a cuore a tutti, non è una loro esclusiva prerogativa (la sopravvivenza degli esseri viventi dipende dalla salvaguardia dell’ambiente): all’avanzata della tecnologia e del progresso si dovrà fare attenzione a non cancellare o stravolgere completamente la natura. L’unica proposta seria dei grillini è quella relativa ai tagli dei costi e degli sprechi in politica: anche gli altri partiti si vanno muovendo in tal senso ma tutti i parlamentari avranno il coraggio di andare contro i propri interessi?