VITTORIA NETTA DEL CENTRODESTRA A TRAZIONE FRATELLI D’ITALIA (CALA LA LEGA, RIMANE STABILE FORZA ITALIA), CROLLANO I CINQUE STELLE (NONOSTANTE DICANO IL CONTRARIO), NON CALA MOLTO IL PARTITO DEMOCRATICO PRIVO DI ALLEATI VALIDI E MODESTA AFFERMAZIONE DI AZIONE – ITALIA VIVA. CONTINUA INESORABILE IL CALO DEI VOTANTI.
RISULTATI ELEZIONI POLITICHE 2022 CAMERA DEI DEPUTATI
Affluenza: elettori 50 869 304, votanti
63,91%
·
CENTRODESTRA: uninominale 12 299 648 voti, 43,79%, 121 seggi; proporzionale FdI 7 300 628
voti, 25,99%, 69 seggi /Lega 2 464 176 voti, 8,77%, 23 seggi/FI 2 279 130
voti, 8,11%, 22 seggi/Noi moderati 255 714 voti, 0,91% voti, 0 seggi; totale
seggi centrodestra 235;
·
MOVIMENTO 5 STELLE: uninominale 4 333 748 voti, 15,43%,10
seggi; proporzionale 4 333 748 voti, 15,43%, 41
seggi; totale seggi Movimento 5 Stelle 51;
·
CENTROSINISTRA: uninominale 7 337 624 voti, 26,13%, 12 seggi; proporzionale Pd 5 355 086
voti, 19,07%, 57 seggi/Avs 1 019 208 voti, 3,63%, 11 seggi/+ Europa 793 925
voti, 2,83% 0 seggi/Ic 169 405 voti, 0,6%, 0 seggi; totale
seggi centrosinistra 80;
·
AZIONE – ITALIA VIVA: uninominale 2 186 658 voti, 7,79%, 0 seggi; proporzionale 2 186 658
voti, 7,79%, 21 seggi; totale seggi Azione – Italia viva 21;
·
SVP – PATT: uninominale 117 010 voti, 0,42%, 1 seggio; proporzionale 117 010 voti,
0,42%, 2 seggi;
·
Valle d’Aosta: Valée d’Aoste 1 seggio;
·
Seggi dall’estero: Pd 4, Lega 2, Movimento Associativo italiani all’estero
1, M5s 1.
RISULTATI ELEZIONI POLITICHE 2022 SENATO DELLA REPUBBLICA
Affluenza: elettori 50 869 304,
votanti 63,91%
·
CENTRODESTRA: uninominale 12 129 547 voti, 44,02%, 56 seggi; proporzionale FdI
7 165 795 voti, 26,01% 34 seggi/Lega 2 439 409 voti, 8,85%,
13 seggi/FI 2 279 980 voti, 8,27%, 9 seggi/Noi moderati 244 363 voti,
0,89%, 0 seggi; totale seggi centrodestra 112;
·
MOVIMENTO 5 STELLE: uninominale 4 285 894 voti, 15,55%, 23 seggi; proporzionale
4 285 894 voti, 15,55%, 5 seggi; totale seggi Movimento 5 Stelle 28;
·
CENTROSINISTRA: uninominale 7 161 688 voti, 25,99%, 39 seggi; proporzionale
Pd 5 225 456 voti, 18,96%, 31 seggi/Avs 972 445 voti, 3,53%,
3 seggi/+ Europa 809 412 voti, 2,94%, 0 seggi/Ic154 375 voti, 0,56%,
0 seggi; totale seggi centrosinistra 73;
·
AZIONE – ITALIA VIVA: uninominale 2 131 310 voti, 7,73%, 0 seggi; proporzionale 2 131 310
voti, 7,73%, 9 seggi;
·
Valle d’Aosta: centrodestra 1 seggio
·
Trentino Alto Adige: centrodestra 2 seggi, SVP – PATT 2 seggi, centrosinistra 2 seggi;
·
Seggi dall’estero: Pd 3, Movimento Associativo italiani all’estero 1.
Da mesi i sondaggi politici indicavano il partito di Fratelli
d’Italia quale primo partito con più del 20% dei consensi e la realtà è
andata oltre le aspettative. Esso è risultato essere la prima forza nel
centrodestra e in assoluto con oltre il 26% delle preferenze. In un periodo di
crisi per il Covid e per la guerra in Ucraina è stata premiata la sua
opposizione al Governo Draghi, sottraendo molti voti all’altro partito
populista di destra, la Lega (passata dal 17% al 9%), che in quel
governo era dentro. Forza Italia, il partito più moderato dell’alleanza
di centrodestra, che tutti davano in caduta libera e avrebbe dovuto far quasi
da comparsa, ha salvato la faccia con oltre l’8% dei consensi: quasi come la
Lega, ma ben distante dal precedente 14% e dai tempi d’oro, in cui (come FI
prima e Pdl poi) era il primo partito italiano. Sono rimasti delusi gli
scissionisti centristi del Pd (Calenda e Renzi) che si aspettavano, con Azione
– Italia viva, di superare Forza Italia (di cui hanno accolto i loro
transfughi), andando oltre il 10%: nella realtà si sono attestati all’8%. Il Movimento
Cinque Stelle canta vittoria col suo 15% perché si aspettava di peggio e
celebra Giuseppe Conte salvatore della patria: dimentica che nelle precedenti
politiche aveva preso più del doppio dei voti. I grillini si sono salvati da un
risultato peggiore grazie ai voti del meridione, dove molti ricevono i sussidi del
reddito di cittadinanza dal Movimento voluti. Il Partito Democratico,
che grosso modo ha ottenuto la stessa percentuale delle precedenti politiche
col 19%, già si sapeva che non ce l’avrebbe fatta, poiché non aveva alleanze
numeriche consistenti (aveva rotto i rapporti con il M5s e con il
piccolo centro dei suoi separatisti); non si capisce tutto lo stupore post
elettorale e i processi interni, aggiunti al rammarico per la prematura caduta
di Draghi dal governo. Forse sperava che il centrodestra non avrebbe raggiunto
numeri sufficienti e avrebbe potuto proporre come al solito maggioranze
alternative? Non è escluso che lo farà nel prossimo futuro se l’Europa e altri
fattori, esterni ed interni, metteranno i bastoni tra le ruote al governo di
centrodestra che dovrebbe essere guidato dal Presidente di Fratelli d’Italia
Giorgia Meloni. Non pervenuti i partiti e i movimenti di estrema sinistra, così
come Di Maio con i dissidenti Cinque Stelle.
Di votazione in votazione diminuiscono sempre di più gli
elettori; questa volta abbiamo raggiunto il minimo storico con il quasi 64% degli
aventi diritto: evidentemente la gente non ha più la politica nel sangue come
una volta, quando riteneva che votare fosse un dovere primario (fino a 30 anni
fa votava oltre il 90% degli elettori): o essa pensa che la stessa sia un
interesse come gli altri, che si preferiscono di più, o è rassegnata, conscia
che nulla cambierà indipendentemente da chi governerà. Se qualcuno dei non
votanti, che hanno scelto liberamente quell’opzione e senza che nessuno lo imponesse
loro, vuole cambiare le cose si fidi dell’urna in futuro, oppure non si
lamentasse. Un dato positivo maturato da questa enorme astensione è che i
sondaggi precedenti al voto hanno sbagliato di poco le previsioni: infatti gli
astenuti e gli indecisi risultavano il 40% e così è stato; se costoro avessero votato
avrebbero potuto stravolgere i pronostici.
Di elezione in elezione c’è un partito che va di moda e
tira più degli altri: oggi è FdI (che partì dal 2%), ieri era il M5s,
la Lega, prima ancora il Pd di Renzi, i partiti di Berlusconi,
eccetera. Magari la prossima volta toccherà ad un partito non tradizionale che
oggi ha avuto una manciata di voti, a dimostrazione che quando vince il
centrodestra si può cambiare liberamente e senza che inizino dittature e mancanze di libertà,
come alcuni allarmisti gridano frequentemente. È il segnale che gli italiani
sono sempre scontenti di chi governa. Sarà compito del prossimo governo non
perdere la fiducia e il consenso del popolo italiano. Il prossimo esecutivo
avrà come ossatura Fratelli d’Italia, però anche gli altri due partiti
saranno fondamentali e ne influenzeranno le scelte.