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mercoledì 6 novembre 2024

530) ELEZIONI PRESIDENZIALI USA 2024

PER L’ENNESIMA VOLTA SONO STATI SMENTITI TUTTI I SONDAGGI FAZIOSI. GLI AMERICANI RICHIAMANO A FUROR DI POPOLO IL TYCOON DONALD TRUMP A FARE IL PRESIDENTE, QUANDO QUATTRO ANNI FA SEMBRAVA FINITO. TRA I MOTIVI DEL MALCONTENTO POPOLARE: IN POLITICA INTERNA L’AUMENTO DELLA POVERTÀ E L’IMMIGRAZIONE INCONTONTROLLATA, IN POLITICA ESTERA IL COINVOLGIMENTO INDIRETTO DEGLI USA NELLE GUERRE IN CORSO.


Il repubblicano Donaldo Trump sarà nuovamente il Presidente degli Stati Uniti d’America, il secondo della storia di due mandati non consecutivi. Infatti dopo essere stato eletto contro tutto e tutti nel 2016, essere stato sconfitto nel 2020 a causa del Covid 19, si è preso la rivincita in questo 2024. Quattro anni fa lo stesso sembrava finito: i suoi sostenitori assaltarono il Campidoglio, sede del parlamento americano, e Trump fu ritenuto il responsabile morale, poi fu perseguito per vie giudiziarie, principalmente per le accuse di donne che avevano avuto delle relazioni con lui. Queste vie, strumentalizzate per fini politici, non funzionano mai: lo abbiamo visto spesso in Italia con Berlusconi e con altri politici.

Per settimane la stampa americana e mondiale scriveva di un testa a testa nelle intenzioni di voto tra Trump e la sfidante democratica Harris, anzi addirittura dava in vantaggio quest’ultima, con parole di elogi ed enfasi per una probabile vittoria di una candidata donna e di colore (al contrario dell’Italia, dove una donna per la prima volta Presidente del Consiglio è passata inosservata perché non era schierata politicamente dalla parte giusta). La vicepresidente in carica Kamala Harris era la candidata ideale delle logge economiche, finanziarie, della televisione, degli spettacoli, di pochi potenti, del politicamente corretto mondiale; gli Stati Uniti non sono soltanto le metropoli, i grattacieli, i cosiddetti “diritti civili”, la multietnicità, la borsa di Wall Street, Hollywood, c’è anche un’America sconosciuta, rurale, religiosa, delle tradizioni. Chi conosceva a fondo tutti gli aspetti della società americana prevedeva una vittoria schiacciante per Trump (non solo per il consistente aiuto economico del miliardario Elon Musk), che ha attirato a sé anche una buona fetta di quelle minoranze etniche, tradizionale bacino elettorale democratico.

Molti esperti ritenevano che né Trump né Harris erano i candidati ideali ed è stato scelto il repubblicano perché la democratica (attuale vicepresidente degli Usa) pagava la non buona amministrazione del Presidente in carica Biden, il quale non ha potuto concorrere per la rielezione a causa dell'età avanzata. Dal punto di vista economico le cose sono peggiorate in quattro anni, tra disoccupazione, inflazione, aumento dei prezzi e della povertà e tra le guerre che ci sono nel mondo, in cui gli Stati Uniti forniscono armi e denaro. A Trump spetterà l’arduo compito di riportare l’ordine nel mondo (Russia, Ucraina, Israele, Paesi Arabi, Afghanistan e altri focolai minori) e far riprendere l’economia in patria, ma se verranno attuate delle politiche protezioniste con l’imposizione di dazi su prodotti provenienti dall’Europa noi saremo danneggiati. Comunque il "pazzo Trump" nel primo mandato non ha provocato cataclismi e stravolgimenti sconvolgenti: grossomodo ha agito come tutti i Presidenti Usa.

martedì 22 ottobre 2024

529) SECONDO COMPLEANNO PER IL GOVERNO MELONI

 

Due anni a Palazzo Chigi, il governo taglia il traguardo con 59 slide. Tutti i numeri di un biennio da record

21 Ott 2024 21:22 - di Stefania Campitelli


Due anni di governo solido e ambizioso in 59 slide, dal 22 ottobre 2022 (giorno del giuramento dei ministri) al 22 ottobre di questo anno. Palazzo Chigi celebra così il traguardo del primo governo “nella storia d’Italia ad essere guidato da una donna”, “settimo esecutivo più longevo della Repubblica”, in un documento in 59 cartelle. “Stella polare dell’azione di governo è il rispetto e l’attuazione puntuale del programma comune, con un percorso – si legge nel documento – che ha consentito all’Italia di acquisire una nuova centralità e un rinnovato protagonismo a livello internazionale. Di rilanciare la crescita economica e l’occupazione, di avviare riforme attese da molto tempo, di proteggere il tessuto produttivo e industriale dall’impatto del caro energia e dalle conseguenze delle crisi geopolitiche in atto. Di mettere in sicurezza i conti dello Stato e difendere il potere d’acquisto delle famiglie, in particolare quelle con figli e più fragili”.

Due anni di governo in 59 slide

“In un orizzonte di legislatura – mette nero su bianco Palazzo Chigi – il governo continuerà a lavorare per consolidare i risultati raggiunti e per rispettare integralmente il patto programmatico sottoscritto con i cittadini”. Seguono le slide in cui viene delineato, per capitoli e tematiche, l’operato dell’esecutivo Meloni, a partire dal lavoro, con Palazzo Chigi che rivendica un “+834 occupati”, con un tasso di occupazione “ai massimi storici, 62,3%”, con “un’Italia più solida e prospera” grazie “al Pil più alto della media Ue”, lo spread che “scende e la borsa che sale”. Il governo, dopo due anni di navigazione, racconta di un “sud locomotiva d’Italia” per “pil e occupazione”, e snocciola i numeri degli accordi per lo sviluppo e la coesione, nonché i numeri dell’export, che fanno dell’Italia la “quarta al mondo per esportazioni”. Tra le “infrastrutture al servizio” del Paese spazio anche al “Ponte sullo stretto” oltre che al “piano casa”.

Palazzo Chigi elenca i numeri più importanti di un biennio storico

Il documento – si legge ancora nella nota diffusa da Palazzo Chigi –  elenca in modo sintetico i numeri più importanti e i provvedimenti più significativi approvati e avviati dall’insediamento a oggi. Frutto del lavoro corale del governo con il prezioso sostegno della macchina amministrativa dello Stato. Spazio, naturalmente, al Piano Mattei per l’Africa, alle riforme – dalla giustizia all’autonomia, passando per premierato e riforma fiscale- e al Pnrr. Il governo Meloni, con “la prima donna presidente del Consiglio”, va “oltre il tetto di cristallo”, con un “doppio record: “53,5% di occupazione femminile e 10 milioni di donne occupate”. Palazzo Chigi sottolinea anche il “supporto delle famiglie e della natalità”, la sicurezza “tornata priorità”, la “lotta alle mafie” e a “ogni droga”, la “rinascita di Caivano”, il contrasto “all’immigrazione clandestina”, con una riduzione degli sbarchi “del 61%” e un aumento dei rimpatri del “16% sul 2023 e del 34% sul 2022”.

Dal Piano Mattei alla rottura del tetto di cristallo, dal Pnrr alla crescita del Pil

Il governo Meloni al giro di boa dei due anni rivendica di essere “al fianco di chi crea ricchezze e lavoro” e del “piccolo che fa grande l’Italia”. E ancor di aver “difeso l’agricoltura”, generato un “welfare più inclusivo” e, al contrario di quanto raccontano le opposizioni, di aver messo “più risorse per ricostruire la sanità” con “stanziamenti record per il Fondo sanitario nazionale”. Spazio poi ai numeri sulla scuola, sull’università e la ricerca, sulla messa in sicurezza del territorio, sul turismo, sulla Pubblica amministrazione “che si rinnova” e sulla “sfida della transizione digitale” con “1 miliardo di investimenti sull’intelligenza artificiale”.

Secolo d'Italia - Sito ufficiale


venerdì 23 agosto 2024

528) MATERA E DINTORNI

MATERA, UN TEMPO EMBLEMA DI DEGRADO E DI POVERTÀ, È OGGI LA SECONDA CITTÀ ITALIANA PIÙ PARTICOLARE (DOPO VENEZIA), CARATTERISTICA, ESCLUSIVA E MOLTO AFFOLLATA DAI VISITATORI. NEI DINTORNI INTERESSANTI SONO LE ROVINE GRECHE DI METAPONTO, I TRULLI DI ALBEROBELLO E CASTEL DEL MONTE.


La città di Matera è la terza più antica del mondo: è infatti abitata sin dall’era neolitica. Essa fino ad un secolo fa era sinonimo di estremo degrado e di estrema povertà: circa 20.000 persone vivevano ammassate nelle grotte scavate nei due cosiddetti sassi (Sasso Caveoso e Sasso Barisano) che costituiscono il suo abitato. In pochi metri quadrati convivevano, in condizioni igieniche – sanitarie spaventose, famiglie numerosissime e animali, finché lo scrittore Carlo Levi, che era stato al confino in quelle zone, sensibilizzò la politica italiana del dopoguerra attraverso il suo libro “Cristo si è fermato a Eboli”, in cui descriveva le penose condizioni materane. Da lì partì un piano di abbandono dei sassi e di nuove costruzioni popolari, per far sì di offrire una vita più dignitosa per quella parte di popolazione materana. Negli ultimi decenni le abitazioni dei sassi sono state recuperate e risanate, divenendo, assieme alle chiese rupestri, sempre scavate nella roccia, e alle cisterne sotterranee per l’acqua piovana, attrazioni turistiche tra le più visitate in Italia. Alcune di quelle grotte oggi sono dei musei e dei luoghi della memoria, mentre molte altre sono divenute, oltre che residenze private, camere per turisti, bar e ristoranti a prezzi quasi proibitivi. Insomma Matera nel giro di un secolo è passata da un eccesso ad un altro e si può tranquillamente affermare che dopo Venezia è la città più caratteristica d’Italia, lo sfondo ideale per film storici (soprattutto quelli a sfondo evangelico) e presepi viventi. L’unico aspetto negativo di Matera è la ferrovia: la sua stazione è collegata alla sola Puglia e, volendoci molte ore per arrivare, è sconveniente sotto quell'aspetto, conviene di più andarci con l’auto privata e con 4 – 5 ore ci si arriva; in quel modo uno è più libero di girare i suoi dintorni, senza essere condizionato dagli orari dei treni e degli altri mezzi pubblici e privati (delle agenzie turistiche).


Così nei dintorni ho potuto visitare le rovine greche di Metaponto, Bernalda per un saluto a Padre Luca, Altamura, i trulli di Alberobello e, sulla strada del ritorno, il famoso castello ottagonale di Castel del Monte. In Italia ci sono tanti posti interessanti e molte bellezze da scoprire, sia al nord e sia al sud, che raramente apprezziamo, poiché ci sentiamo completamente appagati da una vacanza solo se andiamo all’estero. Anche fuori Italia senza dubbio ci sono posti suggestivi e singolari da visitare, però cerchiamo prima di apprezzare meglio e rivalutare i tesori nostrani.


domenica 11 agosto 2024

527) LE OLIMPIADI ESTIVE PARIGI 2024

PER MEDAGLIE COMPLESSIVE CONQUISTATE (12 ORI, 13 ARGENTI, 15 BRONZI) LE OLIMPIADI DI PARIGI 2024 PER L’ITALIA SONO STATE LE MIGLIORI DI SEMPRE.


La rappresentante olimpica italiana in queste XXXIII edizioni delle olimpiadi moderne (Parigi 2024) per medaglie conquistate ha raggiunto il miglior risultato di sempre nella storia dei giochi olimpici: ben 40. In verità questo numero era stato raggiunto già a Tokyo 3 anni fa, ma la qualità questa volta è stata migliore: infatti quest’anno le medaglie d’oro sono state 12, mentre a Tokyo furono 10 (il massimo numero di medaglie d’oro fu raggiunto per l’Italia a Los Angeles ’84: allora ne conquistò 14). È la dimostrazione che lo sport italiano è in continua crescita, piazzandosi ancora una volta tra le migliori 10 potenze sportive. L’assenza della Russia da queste olimpiadi non è un’attenuante: 3 anni fa c’era e i risultati sportivi italiani furono più o meno i medesimi con l’aggiunta dei successi nelle prestigiose gare di atletica, salto in alto e maratona che quest’anno sono mancati, compensati in parte dalla vittoria della nazionale italiana femminile. Ci sono stati altresì moltissimi podi sfumati per poco da parte italiana; il bottino sportivo d’Italia avrebbe potuto essere molto più prestigioso. Sicuramente la scia positiva proseguirà anche nelle successive paraolimpiadi che inizieranno a breve sempre a Parigi.

 


Come tutti i giochi olimpici non sono mancate critiche e polemiche di ogni genere. Quest’anno si ha avuto da ridire principalmente sulla cerimonia di apertura (tra rappresentazioni blasfeme e capi di stato sotto la pioggia), sulle acque inquinate della Senna e su un’atleta algerina che gareggiava nel pugilato femminile: non si capiva se era una donna vera e propria o un misto tra uomo e donna; alla fine è risultata donna, ma con caratteristiche da uomo. In questo ambito sportivo, come tutti gli altri del resto, si trovano sempre delle cose che non vanno, anche quando tutto fila liscio come l’olio, e sicuramente questo evento è una buona distrazione di massa dalle guerre e dagli altri gravi problemi mondiali. Ci vorrebbe più spesso oppure non ci vorrebbe affatto per non dimenticare la realtà drammatica? (e risolverla)

domenica 21 luglio 2024

526) TRAGEDIE DI PIENA ESTATE

LE COMUNITÀ DI CORI E GIULIANELLO, PROFONDAMENTE COLPITE ED ADDOLORATE, HANNO SALUTATO I LORO DUE GIOVANISSIMI FIGLI CHRISTIAN E ALICE DECEDUTI IN UN TERRIBILE SCONTRO TRA MOTOCICLETTE.


Le due comunità di Cori e Giulianello nell’ultima settimana sono state scosse dalla terribile notizia della morte dei due fidanzati Christian (17 anni, originario di Cisterna e corese d’adozione) ed Alice (14 anni di Giulianello), in seguito ad uno scontro tra motociclette, lungo la strada che collega Cori a Giulianello, già teatro in passato di numerosi incidenti mortali. La moto con a bordo i due ragazzi, per cause ancora da accertare, si è scontrata con quella guidata da Enzo Marchetti, originario di Sezze, anch’egli purtroppo deceduto. 


Queste notizie le sentiamo tutti i giorni e accadono un po’ ovunque, quando però colpiscono il nostro piccolo mondo, allora siamo sconvolti in modo molto più grande e più diretto, specie se le vittime sono due giovanissimi ad inizio vita, come in questo caso, anche se lo strazio e il dolore non saranno mai pari a coloro che subiscono queste tragedie in prima persona. Tutti gli eventi estivi di questa settimana sono stati cancellati in segno di lutto e solidarietà e ci sono state due partecipate, silenziose e raccolte fiaccolate serali in memoria dei due giovanissimi. Grandissima partecipazione c’è stata anche nella cerimonia religiosa dell’ultimo saluto ai due ragazzi allo stadio in località Stozza, celebrata dai parroci delle nostre due comunità, dove sindaco di Cori, parenti e amici delle vittime hanno ricordato con discorsi, scritti ed improvvisati, i due poveri giovanissimi, tra la commozione generale e il lancio di palloncini in aria. Sarà loro compito tenere vivi quei ricordi per fare in modo che essi vivano sempre nella memoria collettiva.

lunedì 10 giugno 2024

525) LE ELEZIONI EUROPEE 2024

IN ITALIA, TRA LE CRESCENTE ASTENSIONE, AVANZANO I PARTITI GOVERNATIVI, CRESCONO ANCHE IL PD E LA SINISTRA, MA A DISCAPITO DEI 5STELLE, DI RENZI E DI CALENDA. IN EUROPA, NONOSTANTE CRESCANO LE DESTRE, SARÀ PROBABILMENTE CONFERMATA LA COMMISSIONE DEI TECNOCRATI, CON POPOLARI E SOCIALISTI, CHE CONTINUERANNO AD IMPORCI LE EUROFOLLIE VERDI.

 


Le elezioni europee di quest’anno sono andate abbastanza bene in Italia per i partiti di governo: tutti hanno aumentato i voti rispetto alle ultime politiche. Fratelli d’Italia si è confermato il primo partito al 28% e Giorgia Meloni è risultata essere la più votata; Forza Italia; che tutti davano morta assieme al suo creatore, è sopravvissuta ed ha sfiorato il 10%; bene anche la Lega di Salvini che ha preso il 9%, col discusso Generale Vannacci che ha fatto il pieno di preferenze. Probabilmente ha influito il buon momento dell’economia italiana, frutto anche del buon lavoro dell’esecutivo. Tale tendenza si è vista anche nelle elezioni regionali di quest'anno: su quattro regioni in cui si è votato, in tre si è riconfermata la maggioranza di centrodestra. Tra le opposizioni è avanzato il Partito Democratico, arrivando al 24%, e il raggruppamento di sinistra, sfiorando il 7%: i voti li hanno sottratti al Movimento 5 Stelle, che ha raggiunto un deludente quasi 10%, e un po’ ai fuoriusciti Pd Renzi e Calenda, che divisi non hanno superato la soglia di sbarramento del 4% necessaria per l’elezione. Oramai l’aumento della non partecipazione al voto non fa quasi più notizia: infatti di elezione in elezione questa aumenta sempre di più e in questa tornata i non votanti sono stati la maggioranza, seppur di poco. Le forze di governo risultano essere unite coese, mentre le opposizioni dovranno lavorare molto per raggiungere la quadra. Non attacca più la questione di un antifascismo orami fuori luogo e fuori tempo: si riamane spiazzati o senza parole quando la Presidente del Consiglio commemora il 25 aprile o Giacomo Matteotti nel centenario dell’assassinio.

Nel resto dell’Europa le destre, estreme e non, hanno fatto il pieno dei voti, particolarmente in Francia e Germania, le nazioni egemoni in questa Unione Europea, ma anche in altri paesi. Però esse non riusciranno a far eleggere un commissario europeo della loro parte, poiché la maggioranza dei parlamentari, con popolari e socialisti in testa, arriveranno a riconfermare la Presidente uscente (Ursula Von Der Leyen), con il determinante aiuto dei piccoli raggruppamenti politici. Le loro imposizioni, come auto elettriche o rifacimento delle abitazioni, andranno avanti (come se in Italia, per un paio d’anni, non avessimo provato sulla nostra pelle il disastroso superbonus edilizio) e continueranno ad attaccar briga con la Russia di Putin per arrivare allo scontro diretto. L’Unione Europea, che avrebbe dovuto essere un’organizzazione di stati per facilitare gli scambi economici, si avvia a divenire un superstato, retto da potenti tecnocrati e burocrati, rappresentanti delle maggiori potenze, che pensano solo a finanza ed economia, dove non c’è spazio per cultura, identità, radici e tradizioni legate alla cristianità.

lunedì 3 giugno 2024

524) SAN GIOVANNI ROTONDO E PADRE PIO

SAN GIOVANNI ROTONDO (FG) È IL CENTRO PUGLIESE DIVENUTO DI FAMA NAZIONAE E INTERNAZIONALE GRAZIE A SAN PIO DA PIETRELCINA, IL FRATE TAUMATURGO CON LE STIMMATE.


San Giovanni Rotondo, in Provincia di Foggia, oggi sarebbe un modesto e sconosciuto angolo di Puglia, alle falde del Promontorio del Gargano, se non ci avesse vissuto Padre Pio, o meglio San Pio, al secolo Francesco Forgione (1887 – 1968), originario di Pietrelcina in Provincia di Benevento. La fama di quel frate francescano già da vivo si era diffusa in tutta Italia ed anche fuori dalla nostra nazione, sia per i miracoli e le guarigioni inspiegabili che avvenivano grazie alla sua intercessione, sia per il dono delle stimmate che egli aveva ricevuto, sia perché sapeva leggere nella mente delle persone, soprattutto quando non erano sincere nella confessione. A Padre Pio si deve l’edificazione della grande struttura sanitaria “Casa sollievo della sofferenza”, sorta vicino al suo convento, dove c’erano solo pietre, ai piedi di un monte, ed è oggi paragonabile ad un policlinico di una metropoli. 

Dopo la sua morte, degli altri miracoli, sempre per suo intervento, portarono alla sua beatificazione (1999) e alla sua santificazione (2002), al tramonto del pontificato di Giovanni Paolo II che, quando era uno sconosciuto sacerdote polacco, incontro il frate di Pietrelcina, il quale gli avrebbe predetto la futura elezione a pontefice, ma non ci sono fonti certe al riguardo. 

Oggi non so se San Pio da Pietrelcina sia il santo più venerato in assoluto, ma c’è da considerare un fatto: mentre altri illustri uomini di chiesa, tipo San Francesco d’Assisi, Santa Rita da Cascia, San Tommaso d’Aquino, San Francesco di Paola, Sant'Antonio da Padova ed altri hanno avuto alle spalle secoli e secoli per farsi conoscere ed espandere il loro culto, Padre Pio ha raggiunto le vette dell’adorazione popolare in pochissimo tempo. Quando egli arrivò a San Giovanni Rotondo, l’accolse un piccolo convento ed una piccola chiesa, con gli anni lì intorno furono costruite chiese sempre più grandi (grazie ai contributi dei fedeli) per contenere il grandissimo numero di pellegrini che giungevano da ogni parte del globo ed ancora oggi vi arrivano in numeri elevati per pregare, per partecipare a messe, a fiaccolate in onore della Madonna, alle Via Crucis e per confessarsi. Ognuno, tra le piccolezze e le mancanze della vita quotidiana, ha un motivo particolare per rivolgersi al frate o per ringraziarlo o è spinto da semplice curiosità.


Molti dicono che oggi Padre Pio non approverebbe il grande giro d’affari che si è generato col suo nome, col lusso e lo sfarzo che vi ruota intorno, in contrasto con la povertà francescana, seppur con le giustificazioni che in un posto dove arrivano folle oceaniche servono tante strutture alberghiere ad altri servizi, grandi luoghi di culto con elevati costi per il mantenimento e che il lavoro, che serve per campare, si espande.

domenica 28 aprile 2024

523) DA CHE PARTE SONO OGGI ODIO E VIOLENZA?

IN NOME DI UN ANTIFASCISMO, CHE ORAMAI APPARTIENE SOLO ALLA STORIA, SI SCENDE IN PIAZZA CON DIMOSTRAZIONI D’ODIO E DI VIOLENZA, IN UNA RICORRENZA IN CUI SI DOVREBBERO RAMMENTARE TUTTI I CADUTI DELLA GUERRA CIVILE ITALIANA (1943 – 1945) E DELL’IMMEDIATO DOPOGUERRA. CHI SONO I VERI INTOLLERANTI E VIOLENTI: I MEMBRI DI UN GOVERNO DEMOCRATICO O COLORO CHE SCENDONO IN STRADA?

 


Quest’anno in occasione del 25 aprile ci sono state numerose manifestazioni violente in una giornata in cui si dovrebbe ricordare la fine della guerra nel 1945, del fascismo e la liberazione dagli occupanti nazisti. Addirittura i discendenti di quella che era la Brigata Ebraica nella Resistenza sono stati apostrofati come nazisti: proprio loro i cui nonni e genitori furono le principali vittime di quel regime. Ci sono state altresì dimostrazioni di violenza, con atti di vandalismo, tra i quali il dar fuoco ad immagini e fantocci raffiguranti esponenti del governo di centrodestra. La realtà ci dice che oggi non c’è nessun governo fascista in Italia, forse è presente solo nella mente di questi soggetti. A parte il fatto che questa cosiddetta "resistenza" non è patrimonio esclusivo di quella sola componente politica, infatti vi aderirono tutti i partiti di allora, compresi i liberali e i monarchici, e se non fosse stato per gli Alleati, avrebbe mai trionfato? Il fascismo è finito nel 1945, sono passati quasi 80 anni: in questo lasso di tempo da noi c’è sempre stata democrazia. Fascismo e antifascismo si studiano solamente a scuola. 

Proprio in questi mesi ricorrono gli 80 anni esatti di molte stragi nazifasciste in Italia: è ovvio che siano ricordate e commemorate, è giustissimo; però delle stragi commesse per mano della parte avversa durante la guerra e nel dopoguerra se ne è sempre parlato poco e non tutte quelle vittime avevano avuto a che fare con il fascismo. Ecco allora come dovrebbe essere impostato il 25 aprile: dovrebbe essere una giornata per ricordare, oltre il ritorno della democrazia, tutte le vittime militari e civili, morte da entrambe le parti tra il 1943 ed il 1945. C’è da chiedersi chi siano i violenti e gli odiatori: i membri di un governo democraticamente eletto che pensano solo a lavorare per il bene del paese o coloro che scendono in piazza e, erigendosi a palatini della libertà e della democrazia, si dimostrano violentemente intolleranti verso chi non la pensa come loro?

sabato 30 marzo 2024

522) LA PASQUA COI VENTI DI GUERRA

ISRAELE, LA TERRA PREDILETTA DA DIO E SANTA PER LE TRE RELIGIONI MONOTEISTE, DOVE VISSE E RISUCITÒ GESÙ CRISTO, È DA SEMPRE UN LUOGO MORTORIATO DAI CONFLITTI E NON TROVA PACE E TRANQUILLITÀ. GLI STESSI CONFLITTI CHE IN QUESTI TEMPI CERCANO CON INSISTENZA LE POTENZE OCCIDENTALI (ITALIA ESCLUSA) CONTRO LA RUSSIA.

 


Israele o la Palestina è un luogo sacro per le tre grandi religioni monoteiste, cioè quelle che venerano un solo Dio (ebraismo, cristianesimo, islam). Essa fu la terra promessa da Dio al suo popolo prediletto tra tutti, gli ebrei appunto. Per noi cristiani è il luogo dove visse, operò, morì e risorse il figlio unigenito di Dio, Gesù Cristo, lasciandoci il messaggio proprio del cristianesimo: il perdono dai peccati e la risurrezione universale per tutti. La Palestina, essendo un luogo mistico, dovrebbe essere territorio di pace, serenità, meditazione, ma è tutto l’opposto: da millenni infatti è soggetta a guerre ed occupazioni varie, specialmente da dopo l’ultimo conflitto mondiale in poi. La diaspora ebraica ci fu al tempo degli antichi romani, allorquando, dopo un’insurrezione fallita contro Roma, gli ebrei in maggioranza lasciarono la loro terra e si dispersero nell’allora mondo conosciuto. Verso fine '800 si diffuse il movimento sionista, che mirava a riportare nell’antica patria, per ricostituire lo Stato d’Israele, i giudei, che si sarebbero dovuti sovrapporre alle popolazioni che nel corso dei secoli si erano stabilite in Palestina. L’idea si concretizzò nel 1948, anche come risarcimento per quello che i giudaici avevano subito con la tragedia dell’olocausto durante la Seconda Guerra Mondiale. 

In quel momento iniziarono gli infiniti conflitti tra popolazioni arabe e israeliani: le prime non accettarono il nuovo Stato israeliano, i secondi non si accontentarono del territorio iniziale e si allargarono sempre di più. È storia di questi giorni l’ultima intifada, dopo l’attacco terroristico dei palestinesi di Hamas lo scorso ottobre a più di duemila civili israeliani, uccidendone milleduecento circa. Israele, cresciuto sino a divenire una potenza regionale, in questi decenni ha spesso esagerato con le reazioni militari spropositate e con le occupazioni dei suoi coloni, anche se gli attacchi terroristici della Palestina non sono mai da giustificare. A farne le spese sono soprattutto i civili palestinesi, ridotti allo stremo e alla fame per gli attacchi degli israeliani.


Invece la guerra tra Russia ed Ucraina, iniziata nel febbraio 2022, è in una fase di stallo: sembra che nessuno vinca e nessuno perda. Gli ucraini, sostenuti indirettamente dalla Nato, che al suo interno ha le maggiori potenze del mondo occidentale, sino a adesso hanno retto bene agli attacchi dei russi. Ora le nazioni occidentali non si accontentano più di aiutare con l’invio di armi l’Ucraina, sembra che smanino di provare “l’emozione” dello scontro diretto con la Russia, che significherebbe Terza Guerra Mondiale: che i loro capi cerchino la gloria nei libri di storia del futuro? (se ci sarà un futuro) Vedendo che la Russia non riesce a piegare tanto facilmente l’Ucraina, gli occidentali (con il Presidente francese Macron in testa) pensano che sarà un gioco da ragazzi vincere la partita (non nello sport) contro i russi, per poi dividersi e spartirsi il loro sterminato territorio, al fine di appropriarsi delle numerose risorse che ora consentono alla nazione di Putin di non soffrire per le sanzioni economiche internazionali imposte contro. Il grosso dell’arsenale degli armamenti la Russia ancora non l’ha tirato fuori (l’atomico compreso), per cui è sbagliato effettuare calcoli affrettati. La nostra Italia saggiamente si tira fuori e invita alla cautela. Al tempo dell’Unione Sovietica alle popolazioni di etnia russa, che erano fuori dalla Russia, non importava essere sotto la giurisdizione di altre entità amministrative extra russe, perché erano sempre lo stesso stato; oggi invece con le repubbliche ex sovietiche indipendenti tutto è diverso. Nel 1991, al crollo dell’Urss, la Russia avrebbe dovuto imporsi e rivendicare per sé i territori ai suoi confini popolati da Russi, visto che tutto era cambiato con la proclamazione dell’indipendenza degli stati sovietici, e oggi non ci sarebbero questi conflitti. Auspichiamo quindi che ora si arrivi ad una soluzione ragionevole e pacifica, evitando di imbarcarsi in disastrose ed incerte avventure, e i crimini di guerra da ambo le parti, in questo conflitto russo – ucraino, se provati vengano perseguiti.

domenica 25 febbraio 2024

521) LA SECONDA VITA DI FI SENZA BERLUSCONI

IL PARTITO DI FORZA ITALIA, PILASTRO PORTANTE DEL GOVERNO MELONI, A 30 ANNI DALLA NASCITA E ORA PRIVA DEL SUO PADRE FONDATORE, INIZIA UNA SECONDA VITA GUIDATO DA ANTONIO TAJANI.

 


Sembra strano che il partito di Forza Italia sia sopravvissuto alla morte del suo fondatore di cui era la personificazione. Eppure è così. Tante cose sono state dette e scritte su di esso in questi tre decenni: partito personale, partito azienda, partito di plastica, e via dicendo. In verità Forza Italia è stato ed è una forza politica di ispirazione liberale, conservatrice, nazionale, cristiana, creata per attrarre gli italiani di quelle tendenze (moderati non troppo estremisti), i quali corrispondono alla maggioranza della popolazione.

È in corso il secondo congresso nazionale dopo quello che ci fu nel 1998. Il primo congresso doveva essere la dimostrazione che il partito era vero, mentre quello di oggi dovrebbe sancire l’ufficializzazione di Antonio Tajani, odierno Ministro degli Esteri, alla sua guida come segretario nazionale. Forza Italia, oltre a Tajani, ha altri ministri e sottosegretari nel Governo guidato da Giorgia Meloni e la sua rappresentanza parlamentare ne fa una colonna portante. Una forza politica che con Berlusconi ha avuto i due governi più longevi nella storia repubblicana, mentre oggi è molto lontana dai risultati dei tempi migliori, sia come “Forza Italia”, sia come “Popolo delle libertà”, ora il compito del nuovo corso sarà la crescita continua, facendo tesoro di quanto appreso dal compianto Presidente. Tajani non poteva non essere personalità migliore, avendo ricoperto ruoli importanti nazionali ed internazionali.

Il primo banco di prova saranno le prossime elezioni europee: lo sbarramento del 4% verrà superato senza difficoltà, il sogno sarebbe il 10% per poi andare ad incrementare sempre di più i consensi negli appuntamenti elettorali che verranno negli anni venturi. Auguri a questa seconda vita di Forza Italia che inizia: una nuova vita col cordone ombelicale tagliato dal suo padre fondatore e con l’auspicio che sia ancora lunga, anche camminando con le proprie gambe e portando a perenne memoria l'anima politica di Silvio Berlusconi. E allora: "nella tua storia, un'altra storia c'è, la scriveremo noi con te.....E forza Italia...."


 STORIA DI FORZA ITALIA


sabato 3 febbraio 2024

520) UNA CARRELLATA DI 15 ANNI DI BLOG


3 FEBBRAIO 2009 – 3 FEBBRAIO 2024 QUINDICI ANNI DI BLOG,

I PRINCIPALI AVVENIMENTI DESCRITTI

 


Ha compiuto quindici anni tondi, tondi, la mia avventura nel blog. Non mi aspettavo neanch’io che avessi resistito così tanto. In questi anni ho parlato di tutto, su politica, cronaca, spettacoli, sport, cataclismi e altro: dai grandi eventi, problemi, fatti positivi o drammatici, nazionali ed internazionali, ai piccoli episodi di paese e della mia vita. Se tornassi indietro a quel febbraio 2009 e consegnassi tutto quello pubblicato al mio altr’ego di allora, egli diventerebbe un ottimo indovino, rimanendo sorpreso e di sasso per alcuni avvenimenti; impassibile per gli altri accadimenti scontati e facili da prevedere. Sono stati pubblicati articoli scritti di mia mano nella maggioranza dei casi e copiati e incollati da altri siti in poche occasioni. Scrivere notizie dettagliate a mo’ di articolo giornalistico comporta tempo e spesso non si riesce ad arrivare in tempo reale, al contrario delle principali piattaforme sociali, dove si pubblicano e commentano con brevi frasi le notizie in sincronismo perfetto e non si deve fare necessariamente a casa davanti a un grande schermo. Io fino ad ora ho preferito fornire notizie dettagliate e precise, contornate dalle mie idee e dalle mie opinioni personali, fuori dalla linea del politicamente corretto, anche se ciò ha richiesto necessariamente tempo. Ultimamente però ho scritto pochino: non perché mi sia concentrato di più sui social (anche lì non scrivo molto), semplicemente perché comincio ad essere stanco e non trovo più grandi argomenti a cui dedicarmi; quando non accade nulla di significativo e importante devo spremermi per trovare dei temi, ma in futuro non mollerò l’osso. Mi ha portato fortuna il blog: difatti da quando l’ho creato ho avuto dei miglioramenti nella vita in generale, incluso lo scrivere, non più dettato da isterismo, ma da ragionamenti e dimostrazioni, riuscendo perfino in particolari occasioni a scherzare e ad essere spiritoso. Questo succede un po’ a tutti coloro che scrivono nei blog o sui canali sociali: all’inizio, presi dalla novità, sono tutti scatenati (specialmente coloro che sono protetti dall’anonimato), poi col tempo quasi tutti si calmano. Lo aveva capito prima di tutti colui che inaugurò questa stagione, che fu mio mentore nello scrivere in rete e che da qualche anno è passato a miglior vita. Egli generalmente non limitava la libertà che caratterizza le reti informatiche e in poche occasioni si arrabbiava quando lo prendevano a bersaglio nei suoi siti, spesso ironizzava, per lui l’anonimato serviva per far uscire la verità. Per me i blog di Cori furono un ottimo prologo in vista dell’alba magica del mio sito personale sulla piattaforma Splinder, quindici anni fa, modellato su una comoda poltrona nella mia cameretta da letto, in quella tastiera a servizio di quello schermo che funge da finestra sul mondo. Quel mondo che ha visto crescere a dismisura quest’adolescente inaspettato, perché era previsto che morisse a pochi anni! Auguri a lui!


I principali accadimenti descritti

CORI (LT): elezioni comunali 2012, elezioni comunali 2017, elezioni comunali 2022; l’arrivo di don Angelo Bonaiuto, l’arrivo di don Giampaolo Bigioni, l’uscita di scena di don Ottaviano Maurizi, la nomina a vescovo di Felice Accrocca; varie feste della Madonna e Caroselli storici, altre ricorrenze e feste minori; pellicole girate al paese; statistiche demografiche; declino dell’ospedale; commenti e critiche politiche; situazioni di degrado; Cori calcio tra alti e bassi; libri; il delitto di Cori del 1997; le morti di Tommaso De Gregorio, Angelo Sorcecchi, Mario Cecchi (che, non solo per me, furono dei punti di riferimento: chi in un ambito, chi in un altro).

ITALIA: la parabola di Berlusconi tra alti e bassi sino alla sua morte, la caduta dell’ultimo suo governo, Governo Monti, Governo Letta, Governo Renzi, Governo Gentiloni, governi Conte I e II, Governo Draghi, Governo Meloni; la rielezione di Napolitano alla Presidenza della Repubblica, l’elezione e la rielezione di Mattarella alla stessa carica; elezioni politiche 2013, elezioni politiche 2018, elezioni politiche 2022; elezioni europee 2009, elezioni europee 2014, elezioni europee 2019; quasi tutte le elezioni amministrative e regionali dal 2009 ad oggi, comprese quelle per la Regione Lazio (2010, 2013, 2018, 2023), qualche referendum (abrogativo e costituzionale), le anomalie di Gianfranco Fini che comportarono la sua fine politica, la fine del bipolarismo tra Pd e Pdl, l’avvento dei Cinque Stelle, la rinascita della destra, la morte di Giulio Andreotti; i tragici terremoti del 2009 a L’Aquila, del 2012 in Emilia, del 2016 nell’Italia centrale, il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, varie fasi storiche e patriottiche viste fuori dai soliti punti di vista; i militari italiani caduti in missione,  gli anniversari degli assassinii dei militanti di destra e le vittime della mafia; la beatificazione di Giovanni Paolo II, la rinuncia la soglio pontificio di Benedetto XVI, la sua morte avvenuta anni dopo, l’arrivo di Papa Francesco, gli elogi e le critiche al suo operato; nello sport qualche piccolo successo della Lazio, della nazionale di calcio, il Latina calcio in Serie B e qualche cronaca olimpica; le recensioni di libri, di film, di canzoni; le statistiche Istat; l’immigrazione illegale e le tragedie; le giornate della memoria del 27 gennaio e del 10 febbraio;  varie campagne in difesa della lingua italiana, della classica famiglia, dell’italianità e dei valori tradizionali.

MONDO: i problemi del terrorismo e del fondamentalismo islamico, con vari attentati in Europa e con le varie guerre in Siria, Iraq, Libia (dopo la caduta di Gheddafi a seguito della rivoluzione) e Afghanistan, col ritorno dei talebani dopo il ritiro delle truppe occidentali della Nato; la guerra tra Russia ed Ucraina seguita sin dai suoi primordi nel 2014; la rielezione del Presidente Usa Obama, l’elezione clamorosa di Trump e quella di Biden alla stessa carica; l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, la morte della sua Regina Elisabetta II; la pandemia mondiale denominata Coronavirus o Covid 19 che ha causato milioni di morti e messo in ginocchio l’economia mondiale; le crisi economiche, quella greca; l’utopia di una grande Europa unita.

FATTI PERSONALI: i ricordi e i raduni militari, le idee per la vita, i ricordi personali d’infanzia e non, alcuni sfoghi, le risposte alle critiche, i ponti tra la disoccupazione e il lavoro e viceversa, l’acquisto dell’automobile, la lettera per il 40° compleanno, le opinioni sulle donne e le preferenze, i nonni paterni e materni e le loro esperienze belliche, i bisnonni e la Grande Guerra, la descrizione dei luoghi visitati in vacanza, all’estero e in Italia, specie la Spagna girata in auto per due volte, il commovente passaggio del blog da Splinder a Blogger, i bilanci del blog.

domenica 31 dicembre 2023

519) ALCUNI FATTI DEL 2023 (TRATTATI NEL BLOG)

QUESTI SONO I POCHI AVVENIMENTI DEL 2023 (TRA I TANTI) DESCRITTI NEL BLOG: GLI ADDÌI DI BENEDETTO XVI, BERLUSCONI, NAPOLITANO, IL SEMPRE MAGGIORE CONSENSO POLITICO PER “FRATELLI D’ITALIA”, AD UN ANNO DAL DEBUTTO AL GOVERNO NAZIONALE, CHE COL CENTRODESTRA VINCE LE REGIONALI IN LOMBARDIA, NEL LAZIO E LE AMMINISTRATIVE, LA PROPOSTA DI LEGGE PER LA SALVAGUARDIA DELLA LINGUA ITALIANA, LE MANIFESTAZIONI SENZA SENSO, UNA VACANZA IN LIGURIA E LE PROCESSIONI PAESANE IN CRISI.

Nel corso del 2023 ci hanno lasciato dei personaggi illustri di fama nazionale ed internazionale: il Papa emerito Benedetto XVI (le esequie ci sono state ad inizio gennaio, ma il decesso c’è stato a fine dicembre’22), l’imprenditore e più volte Presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi, e l’ex Presidente della repubblica Giorgio Napolitano. Con l’età avanzatissima la morte diviene un avvenimento scontato, però quando la fama dei singoli personaggi è planetaria lo scalpore con il cordoglio sono immensi e i media per giorni e giorni non parlano d’altro.

In politica è proseguito il successo del centrodestra, in particolare del maggior partito per consensi “Fratelli d’Italia”, che ha vinto le regionali in Lombardia (riconfermando il presidente uscente) e nel Lazio (dove la coalizione ha ripreso le redini dell’ente a 10 anni di distanza dall'ultima volta), oltre ad affermarsi nella stragrande maggioranza dei comuni nelle elezioni amministrative. Nel Lazio l’auspicio dopo la vittoria del neopresidente Rocca era quello di una maggiore attenzione per le strutture sanitarie in decadenza nei piccoli comuni. Le vittorie elettorali del 2023 sono state la dimostrazione che il governo era ancora in “luna di miele” con gli elettori, nonostante ancora si sono visti pochi risultati con quanto seminato da un anno a questa parte, tranne che per gli eccellenti dati sull’occupazione, dopo il taglio del reddito di cittadinanza.

Grande attenzione è stata data alla proposta di legge sulla salvaguardia della lingua italiana contro il dilagare dei termini anglofoni, la quale fino ad oggi non ha avuto seguito. Qualche polemica c’è stata contro la manifestazione che c’è stata a Latina del movimento arcobaleno o come si suol dire lgbt: polemiche sull’eccessiva ostentazione, non sull’orientamento, anche perché non c’è nessuna legge che discrimina le diverse posizioni sulla sessualità. La parte dello svago e del rilassamento ha riguardato la descrizione di una vacanza estiva in Liguria. E dulcis in fundo c’è stata una cronaca della Processione di San Tommaso da Cori, fino a arrivare a parlare delle altre processioni paesane che attirano pochi fedeli, non paragonabili a quella solenne e maestosa della Madonna del Soccorso.

In conclusione sono doverose delle menzioni sugli altri grandi accadimenti dell’anno che si appresta a concludersi non trattati in questo blog: la guerra tra Russia ed Ucraina che non vede la fine, la ripresa delle ostilità tra Israele e Palestina, la morte di altri personaggi famosi dello spettacolo e dello sport (Costanzo, Cotugno, G. Lollobrigida, Vialli ed altri), la cattura e la morte del grande latitante di mafia Matteo Messina Denaro, la timida riapparizione del Coronavirus, le infinite tragedie del mare, altri incidenti, le calamità naturali, la cronaca nera, lo scudetto del Napoli, l’incoronazione di Carlo III di Gran Bretagna, eccetera.

domenica 26 novembre 2023

518) LA PROCESSIONE DI SAN TOMMASO DA CORI (E LE ALTRE)

CON LA PROCESSIONE DEL SANTO TOMMASO DA CORI, E L’ARRIVO DEL FREDDO, SI CONCLUDE LA RASSEGNA DELLE PROCESSIONI CORESI 2023, INIZIATA CON LA SOLENNE PROCESSIONE DELLA MADONNA DEL SOCCORSO, IN CONCOMITANZA CON LA PRIMAVERA.


Con la processione di San Tommaso da Cori è giunta al termine la stagione delle processioni religiose coresi. Come sempre, tutto ha avuto inizio a maggio con la solenne processione della Madonna del Soccorso, la commemorazione maggiormente sentita, proseguita con quella di Sant’Antonio, della Madonna del Rosario e infine con la cerimonia che ricorda l’anniversario della canonizzazione di San Tommaso da Cori.



Come dicevo, a parte la Madonna del Soccorso, nelle altre tre ricorrenze non c’è più una grande partecipazione di massa come un tempo e negli ultimi anni raramente esse sono state contornate da iniziative festose civili, non solo per colpa del Covid. Idem l’antica patrona di Cori, Sant’Oliva, la dimenticata più di tutti. Bisognerebbe far sì che altri eventi e manifestazioni di vario genere non coincidano tutti lo stesso giorno, così da fare in modo da non far sparpagliare le persone. 



Nei secoli passati ce n’erano anche di più di santi e madonne che si festeggiavano dentro il paese: a parte la spiritualità, quelle cerimonie religiose erano gli unici svaghi. Queste processioni che sono rimaste oggi ci accompagnano nella stagione calda, da primavera all’autunno, quando passano le consegne al clima freddo. Ma il calore che le stesse infondono, per i pochi che ancora ci credono, contrastano il “gelo” che segue.  

domenica 29 ottobre 2023

517) UN ANNO DI GOVERNO DI GIORGIA MELONI

DOPO UN ANNO DI GOVERNO GUIDATO DA GIORGIA MELONI È ANCORA PRESTO PER TIRARE LE SOMME DEFINITIVE: DEI PRIMI PASSI SONO STATI FATTI IN FUNZIONE DEL PROGRAMMA QUINQUENNALE (PENSIONI, GRANDI OPERE, SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE E ALLA NATALITÀ, CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ, AGLI SCAFISTI), IN UN CONTESTO INTERNAZIONALE NON ROSEO. 


È già passato un anno dall’insediamento del governo in cui per la prima volta nella storia dell’Italia unita c’è a capo una donna, rispondente al nome di Giorgia Meloni. Penso che sia ancora molto presto per tirare i bilanci definitivi, poiché è passato solo un quinto del tempo a disposizione per realizzare quanto era stato promesso. Anch’io fino a questo momento avrei qualcosa da ridire, ma rimango cauto ed attendo che è ancora presto; poi se al termine del mandato ci sarà qualche promessa non mantenuta sarò uno dei primi a farlo notare. Oggi tutti hanno da ridire sui prezzi dei carburanti dei veicoli che volano alle stelle, mentre un anno fa il problema erano le astronomiche bollette dell’energia per i consumi domestici e commerciali. Sull’ultimo punto nessuno esulta per la drastica riduzione dei costi. La chiave di svolta per questo governo è la famiglia e la natalità: infatti quasi tutto ruota intorno ad una popolazione giovane, che non fugge altrove, per far sì che i settori economici chiave vengano occupati, espandendo il lavoro e la ricchezza e mantenendo gli anziani che hanno fatto il loro tempo, godendo del meritato riposo. I sussidi che creano inoccupazione non sono più d’ostacolo, sono stati sostituiti da altre forme di aiuti per coloro che per problemi psico – fisici non sono in grado di lavorare e da piccoli sostegni per chi frequenta i corsi di formazione. Dopo questo provvedimento c’è stata una discesa della disoccupazione (7%) ed era da circa un quindicennio che non raggiungeva simili livelli. 

Per le pensioni minime l’obbiettivo sarà raggiungere i 1.000 € entro la fine della legislatura, come aveva promesso il compianto Silvio Berlusconi, sostenitore col suo partito di questo governo. Per andare in pensione questo esecutivo punta decisamente verso quota 103 (62 anni di età + 41 di contributi); quota 100 (età 62, contributi 38) è inammissibile con un basso tasso di natalità come il nostro. Si proseguirà sulla riduzione della pressione fiscale per imprese e lavoratori. Le grandi opere sono vitali per rimanere al passo delle altre grandi potenze economiche ed industriali e sembra che si sia partiti spediti e decisi verso la loro realizzazione, tutelando e salvaguardando gli ambienti naturali. La piaga dell’immigrazione illegale e dei trafficanti di uomini sembra non avere mai fine, divenendo terreno di attacchi spietati verso il governo, nonostante ciò si sta facendo molto: accordi con i paesi di partenza, aiuti economici per piani di sviluppo con il coinvolgimento del resto d’Europa, canali per l’immigrazione legale, al fine di proteggere le frontiere per garantire la sicurezza e di evitare le tragedie in mare. I venti di guerra soffiano ovunque e sono un ostacolo in più per il lavoro del governo che gode di poca simpatia da parte della grande stampa. Di quanto seminato ancora non si vedono i frutti all’orizzonte, il tempo a disposizione ancora ce n’è, anche per correggere qualche piccola pecca, come quella di cancellare gli sprechi e i privilegi della politica.

venerdì 22 settembre 2023

516) IL DECESSO DI GIORGIO NAPOLITANO

 È morto Giorgio Napolitano, un comunista al Quirinale

22 Settembre 2023 - 19:55

Napolitano, una vita dentro il Pci, fatta di luci e ombre, prima di salire al Colle e diventare 'Re Giorgio'

Francesco Curridori



È morto Giorgio Napolitano, un comunista al Quirinale

Giorgio Napolitano è morto. L'ex presidente della Repubblica se n’è andato all’età di 98 anni, compiuti lo scorso 29 giugno. Il sovrano senza corona che ha guidato il Quirinale dal 2006 al 2015, diventando il primo presidente della Repubblica ad essere eletto per ben due volte, è morto.

La storia politica di Giorgio Napolitano inizia nel 1945 quando, all’età di vent’anni, dopo una breve esperienza nel GUF (gioventù universitaria fascista) si iscrive al Pci e nel 1953 entra in Parlamento come deputato. Tre anni dopo, quando i carri armati russi intervengono per sedare la rivolta di Bupadest, afferma che l’Urss “ha non solo contribuito a impedire che l'Ungheria cadesse nel caos e nella controrivoluzione, ma alla pace nel mondo”. Soltanto nel 2006 rivede questa sua posizione dichiarando che aveva ragione Pietro Nenni, l’allora segretario del Psi, nell’appoggiare la protesta ungherese. L’incontro che gli cambia la vita è senza dubbio quello con Giorgio Amendola, leader della corrente “migliorista”, chiamata così dagli avversari perché non si poneva l’obiettivo di sovvertire il capitalismo ma soltanto di migliorare le condizioni di vita dei cittadini. Napolitano, insieme ad Emanuele Macaluso, Gerardo Chiaromonte e Luciano Lama, si pone dunque “alla destra del Pci” e ha guardato con favore ad un'alleanza con i socialisti ma, nonostante questo, è sempre riuscito a ricoprire ruoli di primo piano dentro il partito.

La carriera di Napolitano dentro il Pci

Dal 1966 ricopre, per due anni, il ruolo di vicesegretario del partito guidato all’epoca da Luigi Longo e fino al 1969 e, a partire dagli anni ’70, assume il ruolo di ‘ministro degli Esteri del Pci che gli consente di girare il mondo. Nel 1978 compie il suo primo viaggio negli Stati Uniti, a Harvard, dove viene presentato da Franco Modigliani all’intellighenzia americana che, come ricordava Edmondo Berselli, lo definì un comunista “pinker than red" per la sua vicinanza ai socialisti. Per Henry Kissinger, ex braccio destro di Nixon, Napolitano è sempre stato il “My favourite communist” anche se è proprio l'esponente 'migliorista' che cura i rapporti con l’Unione Sovietica per il Pci. Negli anni ’80 si fanno sempre intensi i rapporti tra i socialisti di Bettino Craxi e Napolitano che, nel 1981, rinuncia agli incarichi dentro la segreteria del partito esprimendo così il suo dissenso con i contenuti della famosa intervista sulla 'questione morale' rilasciata da Berlinguer a Repubblica. Questo, però, non impedisce a Craxi, durante il processo Tangentopoli, di tirare in ballo proprio Napolitano per quanto riguarda i finanziamenti che il Pci prendeva da Mosca. “Qualcuno può credere che il ravvennate Gardini che aveva grandi interessi in Emilia e in Unione Sovietica non abbia mai dato un contributo al Partito Comunista?”, si chiedeva l’allora leader del Psi. “Sarebbe come credere che – disse Craxi - il presidente della Camera, onorevole Giorgio Napolitano non si fosse mai accorto del grande traffico di denaro che avveniva sotto di lui tra i vari rappresentanti amministratori del Partito Comunista e i Paesi dell’Est. Cosa non credibile”.

Con la vittoria di Romano Prodi alle elezioni del ’96, per Napolitano, arriva l’incarico di ministro dell’Interno. Si tratta della prima volta di ex comunista al Viminale e lo si nota fin da subito con il varo di una nuova legge sull’immigrazione, la Turco-Napolitano. Sono loro a dar vita ai Cie, i Centri di identificazione ed espulsione, che ora sono nell’occhio del ciclone. Si trattava di una legge che spalancava le porte a un’immigrazione incontrollata con la motivazione che: “Le imprese del Nord hanno bisogno degli extracomunitari”, come spiegava Napolitano nel 1998. Dall’anno successivo fino al 2004 è stato europarlamentare a Bruxelles.

Gli anni da presidente della Repubblica

Nel 2005 diventa senatore a vita e nel 2006 viene eletto presidente della Repubblica. Anche qui Napolitano compie un nuovo record: è il primo (e finora l’unico) ex comunista a salire al Colle. La coabitazione con il premier Silvio Berlusconi si fa complicata nel 2011 quando le cancellerie europee (e non solo) si organizzano per ordire un complotto che prevede l’uscita di scena del Cavaliere. La maggioranza di centrodestra si sgretola, non solo per lo ‘spread’ alto, ma anche perché si vociferava che Napolitano avesse promesso all’allora presidente della Camera, Gianfranco Fini, di nominarlo premier qualora avesse fatto cadere il governo Berlusconi. Promessa non mantenuta.

A dicembre 2011 nasce il ‘governo del Presidente’ con la nomina del tecnico Mario Monti prima a senatore a vita e, il giorno successivo, a premier. Tutto sembra filare liscio per Napolitano ma il “suo governo” è un fallimento e le elezioni del 2013 presentano un Parlamento spaccato. La coalizione ‘Bene Comune’ di Pierluigi Bersani non ha i numeri per governare ed è impossibile formare un governo di coalizione con i Cinquestelle. Ancora più difficile è portare al Colle sia Franco Marini sia Romano Prodi, pugnalato da ‘101 franchi tiratori. Ecco che Napolitano segna un altro record: è lil primo presidente della Repubblica ad essere eletto per un secondo mandato. Ora deve gestire la nascita del governo di coalizione centrosinistra-centrodestra guidato da Enrico Letta, nato per fare le riforme. Tutto va bene finché l’esecutivo non perde rapidamente prima l’appoggio di Berlusconi e, poi, la fiducia degli italiani. Nel mezzo la procura di Palermo sale al Colle per interrogare il Capo dello Stato, come persona informata sui fatti, nell'ambito del processo sulla 'trattativa Stato-mafia". Anche in questo caso si tratta di una prima volta assoluta.

Poi arriva lo ‘tsunami’ Renzi che ‘rottama’ Letta e si fa promotore di una riforma costituzionale, che Napolitano sostiene anche dopo aver lasciato il Colle che, però, viene sonoramente bocciata dagli elettori col referendum del 4 dicembre 2016. "Non mi nascondo dietro un dito. Aver visto fallire, lo scorso 4 dicembre, il terzo o quarto tentativo di riforma è certamente stata una sconfitta anche per me", ammetterà Napolitano pochi giorni dopo l’esito del voto. Nel 2018, a seguito della complicata situazione di stallo politico determinato dai risultati delle Politiche del 4 marzo, si torna a parlare di 'governo del Presidente', volgendo lo sguardo verso l'esecutivo tecnico di Mario Monti. Napolitano, intervistato dal Corriere, precisa: "Gli scenari che leggo sul dopo voto sono spesso pure fantasticherie, formule senza fondamento costituzionale. Ho esperienza in materia, visto che mi è stato attribuito il merito o il demerito di aver fatto nascere un qualche 'governo del presidente', magari 'tecnico'; e posso dire che una simile fattispecie non esiste". E conclude: "Il presidente non può inventarsi un governo perché dominus è il Parlamento; tutti i governi sono espressione della nostra democrazia parlamentare". Nel maggio 2021, all'età di 97 anni, viene sottoposto a un intervento chirurgico all'ospedale Spallanzani di Roma. Il 13 ottobre 2022, in occasione della prima seduta della XIX legislatura, rinuncia al ruolo di presidente provvisorio del Senato della Repubblica, che spetta al senatore più anziano e che Napolitano aveva già ricoperto nel 2018. A presiedere la seduta che ha portato all'elezione di Ignazio La Russa è stata, dunque, la senatrice a vita Liliana Segre.

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