BERSAGLIERE A VENT'ANNI, BERSAGLIERE PER TUTTA LA VITA, così dice un vecchio detto. Girando per la rete ho trovato un blog sulla mia caserma, dove c'era il 1° Reggimento Bersaglieri, alla Borgata Aurelia (frazione nord di Civitavecchia), il cui motto era "Ictu Impetuque Primus" (primo nel colpire e nell'assalire), ora con la riorganizzazione dell'esercito, l'abolizione della leva, in quella caserma c'è un reggimento di trasmissioni e il primo Bersaglieri è a Cosenza, ma fa parte di un altra brigata, la Brigata Garibaldi, mentre noi facevamo parte della Brigata Granatieri di Sardegna. Tante generazioni di italiani sono passate in quella caserma e da tutta Italia, ognuno immette i suoi ricordi: io ero nella Prima Compagnia Lupi, il cui primo comandante fu La Marmora, quando ancora l'italia non esisteva e i bersaglieri erano una specialità dell'esercito piemontese. Vedendo quel blog mi sono venuti alla mente tanti ricordi, ho potuto rivedere virtualmente i volti di persone che pensavo di non rivedere più. Finora non sono intervenuto, spero di uscire allo scoperto e trovare il coraggio perché vorrei ringraziare alcuni ufficiali, alcuni dei quali avevano la guerra in testa, che sotto la loro apparente arroganza e il loro apparente disprezzo per noi semplici militari di truppa, delle volte mostravano grande umanità. Inoltre vorrei dire che nonostante tutto sono orgoglioso di avere fatto parte di quel glorioso corpo d'Italia. Nel mio caso quando commettevo qualche stupidaggine, dopo le sfuriate, mi graziavano quasi sempre, invece di fottermi di brutto, mi davano lezioni di vita che sarebbero servite non solo per la vita militare, ma anche per la vita in generale. Purtroppo il cappello piumato l'ho perduto, ma il fez e la divisa li conservo ancora.
Mi sono venute alla mente le canzoni che ci facevano imparare e cantare, con la mitica fanfara che suonava, che ancora ricordo. Il testo di qualcuna l'ho riportato qui sotto:
IL REGGIMENTO DI PAPÀ
Col bimbo in braccio, ancor sugli occhi il pianto,/aveva atteso ansiosa il suo passaggio./ La Grande Guerra rotto avea l'incanto,/l'Italia i figli suoi dovea chiamar:/partiron quel mattin/ verso l'italo confin./Parte il Reggimento,/il Reggimento di papà,/alto il vessillo al vento/ che un dì la gloria bacerà./Parte col cuor contento/chi lieto il sangue suo darà,/ parte il Reggimento,/il Reggimento di papà./ Campane a festa, pace vittoriosa,/ritornano dal fronte i Bersaglieri!/ Tra le altre massaie, trepida e ansiosa,/la sposa attende col suo piccino./Tra canti, evviva e fior/ tornano lieti i vincitor./Torna il Reggimento,/il Reggimento di papà,/alto il vessillo al vento/ baciato dalla gloria va./Torna col cuor contento/Chi al casolar ritorno fa,/torna il Reggimento,/ ma non ritorna più papà. Bimbo, alza la testa,/il pianto tuo non far brillar./Del babbo tuo le gesta/ quando sarai soldato/nel Reggimento di papà. |
LA CARETTIANA
E passa e va il reggimento/con il vessillo alto che garrisce al vento/e passano con volti fieri/son tutti giovani son bersaglieri/E' il terzo di papà Caretto/che come al Piave ancor rinnova il suo valor/è l'ideal che l'accompagna/è un solo grido "vincere o morir" bersaglier. /E va vessillo sacro va/solo chi muor si può fermar/e va sfidando l'avvenir/chi per la patria muor vissuto è assai./Marcian seguendo un sol destin/ la nostra fede mai si spegnerà/ognor riuniti nel cammin/il comandante ci ritroverà "bersaglier".Parole e musica sono del Capo-fanfara del 3°Rgt. Bersaglieri Mar.Leandro Bertuzzo il quale, su incarico del Capo di Stato Maggiore della Terza Brigata Goito,scrisse questo pezzo in onore del Colonnello Aminto Caretto che il 1° ottobre1940 assunse il comando del 3° Rgt. e decorato con la Medaglia d'oro in Russia.
PIUME AL VENTO
Sfilano per le strade i bersaglier,/musica in testa, a gran velocità./Ogni piumato fante se ne va/scordando i suoi nostalgici pensier..../L'ammirazion che desta il suo passar/è la sua vita, tutto il suo piacer/e se un ricordo lo fa sospirar/rialza la testa :"Sono un bersaglier!"
Passa!Le piume al vento l'Italia nel cuor!/Squilla con ardimento fanfara d'amor!/Stanco magari è il corpo/ma l'anima è ancor/tesa, verso l'ascesa dell'italo valor!
E se la patria un dì bisogno avrà/d'altri suoi figli, ancor ne troverà/primo, fra tutti capo eretto e fier/coi suoi nipoti il vecchio bersaglier!
Passa! Le piume al vento............... (si ripete il ritornello sopra)
ALL’ARMI BERSAGLIERI
All'armi, all'armi, all'armi Bersaglieri,/Noi siamo dell'Italia i Bersaglieri./Siamo ciclisti, falchi della guerra:/qual folgore piombiam,/tremendi e fieri,/e del nemico siam l'incubo e il terror./
Rapidi come vento andiamo ognora,/ostacoli per noi non ha la Terra./la nostra ruota gira la vittoria/e forti abbiam le gambe e saldo il cuor.
Silente vola la bicicletta,/passa la gola, il monte e la città;/laggiù è la gloria, essa ci aspetta/per la vittoria che ci arriderà.
Del Bersagliere la baionetta/l'orda straniera in fuga volge ognor./Ciclisti siamo, andiamo in fretta/che i primi siamo sul campo dell'onor.
All'armi, all'armi, all'armi Bersaglieri,
tremendi e fieri! Urrà!
#1 20 Febbraio 2010 - 19:00
RispondiEliminaCiao anche io sono stato del primo reggimento bersaglieri alla caserma la marmora 3 sca 98 vorrei conttattare i miei ex commilitoni se c'è qualcuno di loro che sta leggendo vi prego di conttattarmi ciao
Un cordiale saluto all' epoca tenente Ferrajoli
utente anonimo
#2 21 Febbraio 2010 - 18:09
RispondiEliminaGrazie per la visita tenente Ferraioli.
Inoltre vorrei segnalare il megaraduno, per tutti coloro che hanno prestato servizio al 1° Bersaglieri di Civitavecchia, che ci sarà il prossimo 20 giugno. Per maggiori informazioni e per vedere il programma
5/97 compagnia mortai cerco commilitoni
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