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martedì 26 marzo 2013

180) LA MANIFESTAZIONE DEGLI IMPRESENTABILI


MENTRE E’ STATO DATO A BERSANI L’INCARICO ESPLORATIVO PER LA FORMAZIONE DEL NUOVO GOVERNO, HA AVUTO UN GRANDE SUCCESSO LA MANIFESTAZIONE DEL PDL A ROMA IN PIAZZA SAN GIOVANNI.



Quasi 300.000 persone, provenienti da tutta Italia, con autobus e treni speciali, hanno partecipato sabato 23 marzo alla manifestazione indetta dal partito del “Popolo della Libertà” in Piazza San Giovanni a Roma. Vedendo simili adunate di popolo, tornano l’energia, la carica e la passione in ognuno di noi, insieme all’orgoglio di votare un partito ed esserne militanti: è il Presidente Berlusconi che parlando dà potenza e rigenera. Con un bottino di 98 deputati e di 99 senatori il Popolo della Libertà rappresenterà oltre 7milioni e 300mila italiani nelle assemblee legislative d’Italia. Per ora gli obbiettivi della sopravvivenza e del mantenimento della propria identità di centrodestra sono stati raggiunti, facendo pulizia di disonesti e di dissidenti. Il partito ha riacquistato la dignità perduta, il rispetto e il timore degli avversari. Negli ultimi mesi del 2012, dopo i casi del Lazio e della Lombardia, sembrava che esso stesse affondando definitivamente, come faceva credere la grande stampa italiana, tutti erano in fuga: verso Fratelli d’Italia, verso Monti e i moderati, verso altre formazioni minori; tutti erano pronti a salire sul carro del vincitore, magnificando le primarie del centrosinistra e sbeffeggiando quelle eventuali del Pdl.



Poi la svolta: il ritorno di Berlusconi in campo, il grande assalto mediatico a seguito di ciò, dopodiché verso il Cav c’è stata la non considerazione di Bersani che pensava di avere già vinto: “al massimo Monti potrà darmi filo da torcere, ma non più  di tanto, per cui non ho avuto interesse a cambiare la legge elettorale che mi consentirà di governare con il 30 – 35%, ho buone possibilità di espugnare pure la Lombardia, regione chiave per il Senato e ho già pronta la lista dei ministri!”  In mezzo a tutto questo io, dal mio piccolo, continuavo a credere ancora a quella parolaccia (Pdl): quando era tutto contro non ho abbandonato la nave in mezzo alla bufera, la quale resistendo e non affondando ha attraccato trionfalmente in porto. Della gente normalissima è arrivata a Roma da tutta Italia per celebrare il suo presidente vittorioso, con fierezza e orgoglio ha potuto gioire alzando al cielo le bandiere e improvvisando slogan: dopo tutte le campagne di fango mediatiche sembrava che uno del Pdl dovesse vergognarsi, stando nascosto, ma non è stato così. Il Presidente della Repubblica a seguito del risultato elettorale, a seguito delle proteste dei parlamentari Pdl e vedendo il grande entusiasmo e attaccamento del popolo pidiellino, è intervenuto presso il Consiglio Superiore della Magistratura per invitare i magistrati a rispettare il ruolo che il Cavalier Berlusconi ricopre. È stata veramente bella quell’iniziativa, peccato che non abbia potuto parteciparvi; sarebbe stato splendido andarci con appuntata al petto la spilla del Popolo della Libertà che possiedo dal 2008, cioè quando feci il rappresentante di lista alle elezioni politiche e che conservo gelosamente, e sarebbe stato altrettanto magnifico farsi dare o comprare una grossa bandiera Pdl.

Avevo sentito parlare di uno sciopero dei mezzi pubblici a Roma; avevo altresì letto sui giornali provinciali la pubblicità di quella manifestazione e gli autobus che partivano dai molti paesi della Provincia di Latina, ma non dal nostro. Sono stato felice ugualmente, seguendo la diretta sul sito del Corriere della Sera: non è stata solo politica, all’inizio c’erano cantanti napoletani che, cambiando le parole delle note canzoni partenopee, inserivano spesso “Silvio” e un’Alessandra Mussolini scatenata, col fiocco tricolore in testa, cantava e ballava sotto il palco. Sono simpatici i parlamentari Pdl: bisogna scaldare la folla, facendola divertire, così da lasciarsi alle spalle la tensione e la pressione per le complesse trame politiche: anche questo fa brodo. In futuro si svolgeranno altre adunate di piazza in varie parti d’Italia, al Nord e al Sud, e quando ricapiterà a Roma? Ma non importa, l’importante è stare vicino al partito con il cuore. Dal mio cuore e senza nessun secondo fine, arriva il mio attaccamento: né a me, né alla mia famiglia nessuno ha mai regalato nulla con la politica.


Sono un berlusconiano dell’ultima ora, prima votavo sempre An e dintorni destrosi, pur riconoscendo a Berlusconi il ruolo di capo della coalizione, ma non ero molto entusiasta: lo sono divenuto con la creazione di questo grande partito nato dalla fusione delle diverse anime del centrodestra. Quest’anno ho votato ancora più convinto e di corsa Pdl, anche nella scheda regionale (di solito nelle elezioni regionali ed amministrative i grandi partiti si spacchettano in molte liste civiche e c’è più scelta), perché aveva fortemente corso il rischio di scomparire: il candidato che ho votato ha preso molti voti ma non ce l’ha fatta ad essere eletto. Certamente rinnoverò l’adesione al Pdl alla prossima campagna tesseramento, se a Cori non c’è nessuno che se ne occuperà proverò ad informarmi a Cisterna o a Latina. Tutti i militanti rubano, evadono le tasse, sono collusi con la criminalità, sono puttanieri: hanno i requisiti giusti o no? Naturalmente scherzo. Prospettive future? Ora si attendono gli sviluppi per la formazione del governo (o di larghe intese o di centrosinistra o tecnico), si valuterà provvedimento per provvedimento, dando priorità a quelli più urgenti, e poi si tornerà al voto (il Pdl cresce tra le intenzioni di voto) e potrebbe ripetersi l’esperienza del 2008 (Grillo permettendo): la vittoria dopo una breve opposizione a Prodi.

5 commenti:

  1. Ma perche non sblocchi le risposte nel post precedente di berlusconi a proposito delle tessere?

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  2. A reconsolate co l'ajetto..............
    le tessere false ci sono state altroche è intervenuta anche la digos "Tessere Pdl, aperta l'inchiesta
    la Digos nella sede del partito
    Il fascicolo sulla scoperta di 139 tessere intestate a ignari cittadini domiciliati tutti al civico 10 di via Colaianni. Tra cui anche una militante del Pd e cittadini non residenti a Bari. Sequestrati tutti gli elenchi
    Tessere Pdl, aperta l'inchiesta la Digos nella sede del partito
    La Procura della Repubblica di Bari ha oggi acquisito documenti nella sede barese del Pdl, nell'ambito di un'inchiesta sulle 139 tessere di presunti iscritti al partito residenti in via Colaianni, nel capoluogo, denunciata nel corso del Congresso di Bari da un esponente dello stesso partito. Gli uomini della Digos hanno sequestrato tutti gli elenchi degli iscritti. Il fascicolo d'inchiesta è stato affidato al procuratore aggiunto Lino Giorgio Bruno. Il reato ipotizzato è la violazione della normativa sulla privacy."....... Come vedi altro che denunce da parte del cavaliere, è meglio che se sta zitto altrimenti altre condanne pure per diffamazione oltre quelle che già ha.........pensa pensa chi sono ogni commento spari ma non ce cugli mai

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    1. Sono stato qualche giorno in ferie, non accedendo più al mio blog. Ho concesso la pubblicazione del commento, tagliando delle parti non adeguate. Se quelle indagini sono state archiviate, non andando avanti, significa che non c’erano prova a conferma di ciò, quando invece avrebbero dovuto scatenarsi per le elezioni politiche. Qualcuna a me propose tempo fa di tesserarmi al Pdl, essendo stata raggiunta da voci sulla mia forte simpatia a quel partito, io accettai. Registrò i miei dati personali, chiedendo una copia di un mio documento, un contributo di 10 € e mi rassicurò sul mantenimento della più assoluta riservatezza riguardo alle informazioni fornite. Come è stato fatto con me, presumo che così sia stato fatto per tutti.
      “Mi pare che la polemica sulle tessere del Pdl sia priva di fondamento, intanto reputo è riprovevole che sia uscito un elenco intero di nomi, violando la privacy, senza contare che non si tiene conto del fatto che molti iscritti nel 2010, ad esempio, restano ancora iscritti per l’anno successivo, ovvero il 2011: se rinnovano la tessera avranno diritto di voto al congresso, altrimenti decade la loro iscrizione”. Con queste parole il presidente della Provincia di Savona Angelo Vaccarezza commenta la campagna di tesseramento del partito e le polemica sulla presenza di nomi estranei al Pdl.

      “Anche la certificazione per la scheda via internet deve essere comunque supportata dal documento di identità (per l’iscrizione on line si può sapere il numero della carta di identità), oltre che dal modulo, quindi per molti casi citati non si tratta di una iscrizione perfezionata, quindi reale” spiega ancora Vaccarezza.

      “Abbiamo 2.800 iscritti pronti a partecipare al prossimo congresso provinciale che rilancerà l’azione politica del Pdl in questo territorio, e questo forse può dare fastidio…Mi auguro che non si vogliano produrre azioni di discreditamento del Pdl” conclude Vaccarezza.

      “Abbiamo svolto le verifiche del caso – aggiunge il coordinatore Santiago Vacca -. I casi di Cipollina e Gambaretto, che risultano iscritti nel 2010 non lo saranno per il 2011 in quanto non rinnoveranno la tessera e quindi sarà automaticamente decaduta la loro iscrizione al partito. Comunque gli iscritti che avranno diritto per il congresso dovranno presentare la loro carta di identità e quelli saranno le persone che sostengono il Pdl. Quanto all’iscrizione dell’esponente del Pd immagino ad uno scherzo di cattivo gusto di qualcuno che aveva i dati personali del diretto interessato. Naturalmente faremo altri approfondimenti in merito alla procedura on line” conclude Vacca
      Da un commento del blog Fli Cori: si può notare che il linguaggio è molto simile a quello su
      “Si si a reconsolate co gl’aglietto.
      T’hao sgamato aro che recordate ca pure te nascunni la gente non è stupida come te cridi tu salutame via G. Leopardi”

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  3. Volesse po di ca è no corese pure chiglio No è?
    Traduzione: che sia un cittadino di Cori anche quello del blog semplicemente?

    A Cori ci sono c.a. 8.000 presone, sai quanti parlano e scrivono ancora in Corese

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  4. “In piazza a Brescia per Silvio, ad ogni manifestante un cestino più 10 euro”. Qualcuno ha abboccato come un pollo al falso manifesto, forse perché non vedeva l’ora di gridare «Vergogna!» agli elettori del Pdl. Altri, invece, hanno fatto girare quel cartello taroccato sulla rete ben consapevoli che fosse un “fake”, ma tanto contro Berlusconi tutto fa brodo. In questo clima di odio verso il governo delle larghe intese dalla sinistra vendoliana e dai grillini che impazzano sul web omai ci si può aspettare di tutto, anche che un cartello-sfottò creato da un sito satirico (anche questo però tutto orientato contro il centrodestra, non a caso l’autore, Giuseppe Paperini, si definisce “di sinistra”) venga veicolato per sostenere la tesi che gli elettori del Pdl, considerati rozzi, ignoranti, affamati e accattoni, vengano contingentati su degli autobus come pecoroni e portati in piazza, a Brescia, per manifestare contro i giudici al fianco di Berlusconi. Per soldi o per un panino. Lo stesso tentativo che si fece di giustificare l’invasione di piazza del Popolo del Pdl, un mese e passa or sono, come una scampagnata retribuita dal partito. Trecentomila persone corrotte e plagiate, fu la tesi di allora, rimbalzata in programmi tv molto seguiti come “Servizio pubblico”.

    Il metodo è lo stesso anche per l’adunata di Brescia. Il manifesto falso creato dal sito di satira di sinistra è praticamente identico a quello visibile sul sito del Pdl. Ma con qualche dettaglio modificato che induce all’equivoco: l’aggiunta in basso della scritta “cestino + 10 euro, mentre il nome dell’autore che l’ha creato è scritto minuscolo, al centro, tanto che risulta davvero difficile distinguere quel tentativo di satira da una reale offerta di denaro e di merende agli elettori di centrodestra. Ecco perché sulla rete, in queste ore, il popolo della sinistra e dei grillini che spara tutti i giorni sul governissimo col Pd, s’è scatenato in una sequela di insulti irripetibili: “orrore”, “a che punto siamo”, “offrono soldi per farli andare a un comizio”, “questa è la gente che vota Berlusconi!”. Tutto falso, ma poco importa. A chi prova a far notare che il manifesto sembra taroccato, arrivano altri insulti, in un tipico tentativo di cazzata auto-avverante di un certo tipo di navigatore del web che assimila solo le informazioni che gli piacciono.

    Morale della favola, nel caos e nell’anarchia della rete la lotta politica si conduce anche così, con trucchetti da scuola elementare o iniziative da spalatori di fango per colpire chi domani sarà in piazza a manifestare al fianco di colui che, piaccia o no, considera il proprio leader. A proposito, la Boldrini non ha nulla da dire su questo?

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