IN QUESTI GIORNI SONO
SORTE DELLE POLEMICHE RELATIVE ALL’APERTURA DI NUOVE CAVE DI PIETRA. LE
CONTESTAZIONI SONO IN PARTE LEGITTIME, IN PARTE NO. NON BISOGNA DIMENTICARE CHE
LA CAVE SONO
SEMPRE ESISTITE E QUELLE ABBANDONATE, DA ANNI DETURPANO IL NOSTRO PAESAGGIO
MONTANO.
Mi
permetto di intromettermi nel dibattito che da giorni imperversa sulla carta
stampata provinciale, che riguarda le polemiche e le contestazioni per l’apertura
di due nuove cave per estrarre il cemento: una dovrebbe sorgere nel territorio
comunale di Rocca Massima e un’altra in quello di Cori. Condivido la
contrarietà dell’amministrazione comunale corese all’apertura di una nuova cava
nella vicinanza di un’altra, immensa e in piena attività. Però dalle notizie
diffuse attraverso la carta stampata e attraverso dei manifestini, pare che il
nostro comune abbia a suo tempo dato l’autorizzazione all'avviamento della
nuova attività estrattiva: allora perché prima dire di si? Per l’altra cava,
che dovrebbe sorgere nel territorio comunale della Rocca, penso che il Comune
di Cori non abbia i titoli per esprimersi: ogni singolo comune valuta le
proposte e sceglie al meglio, valutando le opportunità di nuovo lavoro per i
suoi cittadini, le entrate per lo stesso e prestando attenzione all'ambiente. Entrambe
le probabili nuove attività di estrazione sono riconducibili alla stessa
proprietà, mi chiedo: perché scegliere di aprire due imprese che deturpano il
paesaggio, l’una a pochi chilometri dall'altra, e non optare per altri luoghi, anche
di altri comuni, meno in vista e spogli di vegetazione? Le cave sono sempre
esistite, servono per un’edilizia in continua espansione e danno lavoro,
bisognerebbe soltanto scegliere dei siti dove l’impatto sull'ambiente è minimo.
A Cori le cave abbandonate e chiuse da molti anni, a ridosso del centro abitato,
deturpano in modo considerevole il paesaggio, ma oramai non ci facciamo più
molto caso e a nessun amministratore comunale è mai venuto in mente di rinverdirle. Delle altre mini cave si notano nella Via San Nicola e nella via parallela sottostante
di Cori Valle: sono gli sbancamenti per la creazione delle strade e per la
sostruzione delle ville, delle villette e delle altre abitazioni di quelle zone,
che danno una pessima immagine di un territorio montano ed agricolo.
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