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lunedì 14 dicembre 2020

458) CAPOLINEA PER IL GOVERNO CONTE II?

IL GOVERNO È COSTRETTO A CONTRARRE 200 MILIARDI DI DEBITI CON L’UE E FESTEGGIA PER AVER TROVATO L’ACCORDO AL SUO INTERNO. I 5STELLE, TENTANO DI FAR CADERE LE COLPE SU SALVINI, PER IL LEGGITTIMO CONTRASTO ALL’IMMIGRAZIONE ILLEGALE, MA CI SONO DELLE PROVE CHE LI INCHIODANO. RENZI SCALPITA MA DIFFICILMENTE GLI FARANNO LARGO. SI FARÀ DI TUTTO PER EVITARE LE URNE, COSÌ DA DECIDERE (COME AL SOLITO) SUL PROSSIMO CAPO DELLO STATO.

 


Alla fine, come da previsioni, il governo Conte II ha ceduto all’Unione Europea, la quale pretende che tutti gli stati membri siano finanziati dalla Bce per far fronte alle molte emergenze dell’epidemia Covid 19. Se fossero dei soldi regalati andrebbe bene, il guaio è che dovranno essere restituiti. All’Italia dovrebbero spettare oltre 200 miliardi di euro: un ulteriore immenso indebitamento in una nazione che ha già un elevato debito pubblico. L’Europa ed in particolare la Germania con questa mossa ci terranno sempre di più sotto scacco: incomberà sulle nostre teste questa spada di Damocle e ne pagheranno le conseguenze i comuni cittadini, le generazioni future e lo stato, che dovrà offrire delle garanzie. I soldi arriveranno nel corso degli anni e non saranno superiori da quelli decisi nelle manovre finanziarie nostrani, cambierà solo il creditore. La Germania non è riuscita con due guerre mondiali a sottomettere l’Europa, oggi vi riesce attraverso la politica economica dell’Ue. Qualcuno al tempo della riunificazione tedesca aveva previsto che nel giro di pochi decenni i teutonici si sarebbero presi delle rivincite: non si sono riscattati in ambito militare, in altri modi sì.

Il Governo Conte festeggia per aver convinto alcuni dissidenti della maggioranza ad accettare i dettami imposti da Bruxelles e Berlino, ma al di là dell’apparenza restano le crepe al proprio interno. I tanti no, ostentati per lungo tempo dal Movimento Cinque Stelle, divengono puntualmente dei sì per mantenersi il potere; anche nel caso del processo a carico di Matteo Salvini c’è stato un loro clamoroso voltafaccia, per addossare tutte le colpe solo a lui, invece ci sono delle prove schiaccianti documentate che ne provano le loro corresponsabilità. A parte il fatto che essi, quando governavano con la Lega, avevano fatto approvare il decreto sicurezza che ora stanno smontando insieme al Pd; ora, facendo delle pessime figure, rinnegano anche le loro stesse parole (a voce e scritte), le quali condividevano la linea della Lega per il contrasto agli ingressi illegali, al traffico dei nuovi schiavi e agli altri affari connessi.

Ne vedremo delle belle, non nell’immediato, perché ci vorranno mesi per questo processo e non è escluso che quando questo terminerà le sorti di questo governo saranno state già decise per altri fattori, come le tensioni tra i partiti e la solita smisurata ambizione di Matteo Renzi, il quale ha iniziato a minacciare la crisi. Molto difficilmente Renzi diverrà nuovamente Presidente del Consiglio: l’altra volta poteva contare sul fatto di essere capo del Partito Democratico, questa volta dirige un piccolo partito che, con la minaccia delle elezioni anticipate, tornerà nei ranghi, perché temerà la sparizione dalla scena politica. Egli potrebbe accontentarsi di ottenere un importante ministero in un nuovo governo. Poi, in caso di crisi di governo il Presidente della Repubblica potrebbe arrabbiarsi e sciogliere le camere, contro la volontà del parlamento stesso (uhm…). Intanto prendono tempo, ritardando la rimodulazione dei collegi elettorali, causata dalla riduzione dei parlamentari: così avranno la scusa per evitare le elezioni immediate. Sullo sfondo di tutto c’è la prossima scadenza del mandato presidenziale: si farà di tutto per far eleggere per l’ennesima volta un capo dello stato di centrosinistra, evitando con le elezioni anticipate la terrificante ipotesi di avere al Quirinale un uomo di destra per sette anni.

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