DOPO CIRCA DUE ANNI E MEZZO SONO RICOMINCIATE PER ME LE VACANZE (NON TROPPO LONTANE, COME NUOVO INIZIO BISOGNA ANDARCI LEGGERI): NAPOLI E DINTORNI E IL MOLISE.
Sono passati due
anni e mezzo dal gennaio 2020, poche settimane prima della chiusura generale,
in cui mi concessi l’ultima vacanza. Dopo tanto tempo ho deciso di andarci
cauto nel ricominciare, scegliendo dei luoghi non eccessivamente lontani. L’ideale
sono stati pochi giorni a Napoli e dintorni, andandoci in treno. Napoli città,
se non fosse troppo sporca in alcune zone, sarebbe una splendida metropoli
storica. Essa, essendo stata per secoli capitale del Regno di Napoli, ospita
diversi palazzi reali e castelli, usati come forti militari: il Palazzo reale
di Piazza Plebiscito, quello di Capodimonte, il Maschio Angioino, il Castello
del Vomero. La città nel sottosuolo è divenuta una meta ambita: li ci vivevano a
migliaia durante la guerra e nel dopoguerra. Caratteristici sono i vicoli del
centro storico, con le rinomate botteghe di artigianato e di altro. Napoli è
bella a tratti, come diceva qualche stesso napoletano, aggiungendo che i cumuli
di pattumiera per le strade dovrebbero essere ritirati due volte al giorno. La
città, essendo bene organizzata con metropolitane, ferrovie urbane, porto ed
aeroporto, è inoltre un importante scalo di smistamento verso le rinomate
località balneari del suo golfo, specie in questo periodo, e verso le isole di
Capri e di Ischia. Ci sono degli autobus turistici che partono da Piazza
Garibaldi, la piazza della stazione centrale, verso le mete turistiche
importanti del territorio napoletano: gli scavi archeologici di Pompei, di Ercolano,
il Vesuvio, Amalfi, Positano ed altre. Io ho scelto di andare a Pompei e sul
Vesuvio, il vulcano che la seppellì nel 79 dc, insieme ad Ercolano. Già c’ero
stato una volta nelle rovine di Pompei, tanti anni fa con la scuola media, ma è
stato sempre interessante tornare in questo sito famoso e visitato da tutto il
mondo. Napoli non gode di una buona fama di città tranquilla e un po’ di timore
c’è sempre quando ti ci rechi; la criminalità è presente in tutte le città, perciò
bisogna fare attenzione ed essere prudenti ovunque. I napoletani si arrabbiano
con coloro che provengono del resto delle province campane e dicono di essere
di Napoli: secondo essi sarebbero costoro che sputtanerebbero il nome della loro città,
comportandosi male. A parte dei piccoli imbrogli subiti all’albero e al suo
ristorante, su quello che prima dicevano faceva parte del pacchetto e poi è
risultato extra da pagare in più, fortunatamente sono stati pochi giorni
tranquilli e interessanti.
La seconda parte
delle vacanze ha riguardato la visita nella sola giornata di ferragosto dei due
capoluoghi di provincia del Molise: Campobasso ed Isernia. Ci voleva anche una
gita in automobile, ben revisionata e con gli adeguati lavori di manutenzione fatti
eseguire, per concludere le ritrovate vacanze alla grande. Qualche località
interessante nell’ambito dell’Italia centrale si può visitare anche nell’arco
di una giornata particolare (come pasquetta e appunto ferragosto), principalmente
per svagarsi e per testare l’autovettura su lunghe distanze e su strade
adeguate, facendo bene attenzione ai limiti e ai cartelli nei centri abitati, per
non ritrovarsi dopo pochi giorni nella cassetta delle lettere qualche
spiacevole sorpresa. Campobasso ed Isernia qualche cosa di storico ed interessante
da vedere ce l’hanno (vi dimorava l'antico popolo dei sanniti), tuttavia non c’erano molti turisti, per cui gran parte
dei locali e dei ristoranti erano chiusi, i pochi aperti erano solo su prenotazione;
alla fine qualche ristoro tipico l’ho trovato, in un piccolo centro, uscendo
dalla strada extraurbana principale che partendo dall’A1 attraversa tutto il
Molise. Insomma sono rimasto soddisfatto di questi ritrovati viaggi di riposo
(?), con l’auspicio in futuro di farne degli altri.