IL CRESCENTE NUMERO DEI TERRORISTI ISLAMICI, CHE SI SOSTIUISCE ALLA POPOLAZIONE EUROPEA, DETTA LEGGE A SUON DI BOMBE E DI FUCILATE.
C’è molta amarezza dopo quello che è successo a Parigi, non soltanto motivata dall’uccisione dei giornalisti di quel settimanale satirico; il fattore che colpisce maggiormente è l’espansione di culture e religioni che non dovrebbero c’entrare nulla con l’Europa, le quali dettano legge a suon di bombe o di mitra, incutendo paura e angoscia tra le popolazioni locali. Tante nazioni europee hanno deciso spontaneamente di rinunciare alle loro identità nazionali, incluse le loro tradizioni, in nome di un mondialismo, di un buonismo, di un multiculturalismo che si è rivelato suicida.
Nel pensiero moderno nostrano esaltare la propria cultura nazionale, le propria gloria, la propria storia, la propria religione è vietato, particolarmente a causa dell’esperienze nazifasciste che ci sono state, secondo tale concezione bisogna immettere nel proprio tessuto sociale e storico altre colture lontane anni luci, buttare all’aria le tradizioni europee di millenni ed adattarsi a quelle altrui. Gran Bretagna e Francia hanno seguito quelle strade, facilitando l’immigrazione dalle ex colonie e concedendo con estrema facilità le cittadinanze britanniche e francesi (Marianna in questo caso non ha detto “jamais, jamais”, ma “oui, bien sŭr”). Esse sono state seguite a ruota libera dalle Germania, dalla Svizzera, dal Belgio, dall’Olanda e dai paesi del Nord Europa. Per ora Italia, Spagna e Grecia ancora riescono a preservare le loro identità, perché il fenomeno migratorio massiccio è abbastanza recente rispetto al resto d’Europa occidentale. Tuttavia si sente nostalgia e rimpianto per una società italiana che non c’è più, che si nota quando trasmettono dei film degli anni ’60, ’70 e ’80 e si rimane amareggiati per come sia stata cancellata in pochi decenni.
Secondo me è sbagliato distruggere le culture degli stati europei per passare al multiculturalismo: si potrebbe fare se tutte le nazioni del mondo fossero multirazziali e multiculturali; al contrario ciò avviene solo in Europa, in Occidente, e sono gli unici che ci rimettono. Se vai in Africa, in Vicino ed in Lontano Oriente non trovi le popolazioni locali in invecchiamento ed in diminuzione con gli occidentali che aumentano; anzi, perseguitano e cacciano anche i pochi cristiani che ci sono. Non dimentichiamoci degli italiani trapiantati in Libia, Tunisia ed Egitto: tutti espulsi o costretti dalle circostanze avverse a rimpatriare. L’Islam con le guerre dirette non avrà mai la possibilità di conquistare il mondo, userà altre strategie, come l’immigrazione e la riproduzione di massa nelle nazioni più potenti della Terra, sfruttando la nostra stupidità in nome del buonismo, dei diritti civili e la nostra paura delle loro violente reazioni se non li accontenteremo. Qualche terrorista ha detto che nessuno farà più del male ai francesi se essi lasceranno in pace l’Islam. Benissimo; allora perché loro pretendono di stabilirsi a milioni nei paesi cristiani? Hanno i ricchissimi paesi arabi del petrolio per emigrare.
La satira, la mancanza di rispetto per quella religione non giustifica assolutamente l’ultimo eccidio che hanno compiuto. Se i politici e gli altri personaggi pubblici avessero usati gli stessi parametri dei terroristi islamici quando volte avrebbero dovuto trucidare giornalisti e vignettisti? Un’infinità. La sinistra nostrana invece di preoccuparsi per l’instabilità che causeranno i terroristi, si preoccupa della diffusione dell’islamofobia, cercando le cause degli atti terroristici nelle presunte guerre che provoca l’occidente nei territori mussulmani. Ma se quelle guerre se le fanno tra loro, cosa c’entra l’Occidente? Tutto iniziò con le rivolte interne della cosiddetta “primavera araba”. La causa maggiore è il fondamentalismo islamico che tenta di prendere il potere ovunque e anzi è lo stesso Isis che deve ringraziare gli Usa per aver rovesciato Saddam Hussein e Gheddafi, favorendolo. La guerra in Afghanistan l’hanno dichiarata Al Qaeda e i Talebani con la distruzione della Torri Gemelle americane l’11 settembre 2001. Infine noi cosa c’entriamo con Israele che si difende per la propria sopravvivenza? Il progresso tecnico – scientifico, che ha portato migliori condizioni di vita, è nato quasi tutto dall’ingegno dell’occidente; gli integralisti islamici se non facessero le guerre per imporre il loro medioevo eviterebbero l’arretratezza dei loro territori e getterebbero le basi per il loro avanzamento economico – sociale.
Questo non entra in testa a quella parte politica che occupa il governo italiano, il governo dell’invasione che mette sempre più a rischio l’italianità. Le altre nazioni d’Europa si preoccupano sempre di più e propongono maggiori controlli alle frontiere (terrestri, marittime, aeroportuali), i nostri naturalmente sono contrari. Allora bisognerà votare dei partiti che si opporranno all’islamizzazione e che mettano in condizione le famiglie di ripopolare la nostra patria, quel tanto che basta per garantire un perfetto equilibrio demografico, con dei nuovi italiani, italiani doc! (Mario Rossi, Giovanni Neri, Marco Ferrari, Luigi Bianchi, Giuseppe Di Mario). I numeri per far cadere questo governo antinazionale non ci sono; tanto, per quanto possano avanzare le opposizioni, il popolo rieleggerà questi che ci sono: 80 € valgono di più dei nostri valori tradizionali e del nostro sangue che stiamo perdendo. La maggioranza delle persone non conosce a fondo le controverse sfumature islamiche, piuttosto si fa una risata sentendo parlare della religione in generale, soprattutto quando passerà il clamore per gli attentati di Parigi.
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