MENTRE NEI SECOLI
PASSATI PER LA NOSTRA FEDE
ERA LEGGITTIMO COMBATTERE PER DIFENDERLA DALLE INCURSIONI DEGLI ALTRI “FALSI “ CULTI, OGGI, PER IL CONTESTO
STORICO CHE VIVIAMO, IL PONTEFICE CHE GUIDA LA CHIESA SI DIMOSTRA
SEMPRE PIÙ PROGRESSISTA (BENEDIZIONI DELLE IMMIGRAZIONI DI MASSA, APERTURE
ACRITICHE ALL’ISLAM, SIMPATIE PER I
POLITICI E I DITTATORI LATINOAMERICANI COMUNISTI, CONTINUE INTERVISTE A “REPUBBLICA”, FACILI ASSOLUZIONI).
Nei secoli passati un fedele cattolico veniva incitato dalle
alte autorità ecclesiali a combattere per la fede, contro gli infedeli: così
facendo si sarebbe guadagnato un posto in paradiso. Da Poitiers, alle crociate,
da Lepanto a Vienna, molti cristiani sono caduti combattendo per la loro fede e
per impedire che la cristianità nelle loro patrie fosse cancellata a favore di
altri culti, allora considerati fasulli. Addirittura i Santi e la Madonna aiutavano i
guerrieri cristiani: è il caso della Madonna
del Buon Rimedio che avrebbe sostenuto i combattenti a Lepanto. Con i tempi
di oggi cosa faranno a coloro che a loro tempo si guadagnarono un posto nelle
alte sfere celesti? Li retrocederanno a….?
Così noi, che dovremo genufletterci all’immigrazioni di massa e all’Islam se
non vorremo finire male. Per un prete, per un vescovo, per un cardinale, per un
papa, la parola di Cristo dovrebbe essere verità assoluta: significa che non ci
dovrebbero essere altri dei, altre religioni. Va bene poi aiutare il prossimo
di qualunque fede, ma benedire costantemente un fenomeno illegale (che non è
tutto oro anche se luccica), il quale potrebbe cancellare la cristianità di un
territorio, sembra più estremismo politico che carità cristiana.
Questo Papa parla solo di immigrazione, trascurando e trattando
con superficialità altri temi che erano in cima ai pensieri dei suoi
predecessori, come ad esempio l’aborto. (e che sarà mai!) Il recente giubileo straordinario della misericordia ha
dato la possibilità di ottenere il perdono per coloro che hanno abortito volontariamente
e, a sorpresa, il Pontefice ha annunziato che d’ora innanzi i sacerdoti
potranno assolvere chi abortisce. Buone iniziative, ma bisogna ricordare che la
misericordia divina per chi si pentiva c’èra sempre stata, anche per i peccati
più gravi dell’aborto. Legittimi sono i dubbi sollevati dagli ambienti
ecclesiali conservatori, secondo cui con questa novità si banalizza il peccato: se
prima si facevano degli scrupoli prima di abortire, d’ora innanzi se ne faranno
di meno. Il motivo per cui l’aborto è maggiormente giustificato è la violenza
carnale: in quella circostanza la dottrina ecclesiale consente l’utilizzo della
cosiddetta “pillola del giorno dopo”,
per evitare il concepimento. Fra poco da noi qualunque metodo contraccettivo
verrà tollerato, in qualsiasi circostanza, quando dovrebbero essere promosse
delle campagna in quel senso nei paesi in via di sviluppo.
Saranno sempre più contenti gli esponenti della sinistra
nostrana e mondiale per queste svolte del Sommo Pontefice, il quale in più
occasioni non ha fatto mistero di simpatizzare per la sinistra: dalle
interviste a “Repubblica”, in cui
dichiara che Comunismo e Cristianesimo si somigliano, alle amicizie intime con
i politici e dittatori latinoamericani dichiaratamente comunisti. Per la Chiesa durante il XX Secolo il Comunismo era il male
assoluto, mentre ora assistiamo ad una rivalutazione. E i martiri cristiani
perseguitati da molti regimi? Anche l’Italia unita era uno scandalo per la Chiesa, oggi Essa ha capito
che fu una cosa giusta; su questo punto siamo d’accordo. Nell’aldilà si
assisterà continuamente ad un continuo sali – scendi, derivanti dai cambi di
posizione del Vaticano? Non vogliamo erigerci a giudici supremi universali sui
grandi misteri dei quali non potremo sapere mai nulla: ci scherziamo su, anche
con le vignette satiriche di Alfio Krancic (una satira “diversa”, di destra, non guasta), per non ammettere che, parlando
sul serio, c’è poco da stare allegri per questi stravolgimenti. I cattolici americani hanno dato un chiaro segnale votando Trump, dissociandosi da quelle linee.
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