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domenica 18 dicembre 2016

338) VOGLIAMO VOTARE AL PIÙ PRESTO



SI È INSEDIATO IL GOVERNO GENTILONI, L’ENNESIMO ESECUTIVO NON ELETTO, FOTOCOPIA DI QUELLO RENZI. SI SPERA CHE IN POCHI MESI ESSO FACCIA LA LEGGE ELETTORALE E POI SI VADA A VOTARE. MA NON SARÀ COSÌ. 


Già si sapeva che se Renzi avesse perso il referendum, lo stesso si sarebbe dimesso e con la stessa maggioranza che lo sosteneva si sarebbe formato un nuovo governo. Non saremmo andati direttamente alle elezioni politiche: sia perché le poltrone governative se le vogliono tenere il più tempo possibile e sia perché si attende la sentenza della Consulta Costituzionale che deciderà sulla costituzionalità o sulla non costituzionalità della legge elettorale (ormai le leggi non le fa più il parlamento eletto dal popolo ma le fanno i magistrati della Consulta nominati dall’alto). 


Ora c’è il Governo Genitloni: il quarto governo non eletto, il quarto capeggiato da un cattolico di sinistra e formatosi attraverso dei compromessi e degli inciuci vari; grossomodo è una copia del Governo Renzi. La norma anti – ribaltoni, nell’ultima proposta di modifica costituzionale che è stata bocciata dal referendum, non l’avevano inserita; e come avrebbero potuto? Se lo avessero fatto (come fece il centrodestra nella sua riforma costituzionale del 2006) non avremmo mai avuto i vari esecutivi Letta, Renzi, Gentiloni, che si sono formati con l’appoggio decisivo dei vari transfughi di destra. Il loro capo è Angelino Alfano: il suo trasferimento dal Ministero degli Interni a quello degli esteri è una promozione o una fuga? (perché non sa più come uscire dalla grana immigrazione) Quel che è, è: i ministeri importanti glieli danno sempre, poiché è la mente di un partito che è fondamentale alla tenuta del governo. Invece ha suscitato un po’ di clamore la conferma al governo della signorina Maria Elena Boschi: primo perché la riforma costituzionale che portava il suo nome è stata bocciata, secondo perché la sua famiglia è stata coinvolta in degli affari poco chiari con le grandi banche toscane.

Speriamo che facciano votare al più presto, lo chiede la maggioranza degli italiani; i compromessi tra vincenti e perdenti sono un affare tipico tutto nostro: nelle altre nazioni quando si vota, se non esce un vincitore, si continua a votare di continuo finché un partito, o una coalizione di partiti, arriva ad una maggioranza. È successo così in Grecia ed in Spagna. Non voteremo a breve, a meno che Renzi decida una mossa a sorpresa: per prendersi la sua rivincita e per non farsi logorare o spodestare dalla guida del suo partito. Sarà una bella battaglia, lo sarà ancor di più e tutto tornerà in gioco dopo che il M5S, dato da tutti per favorito, si è dimostrato un partito come gli altri, con i vari difetti. Ci saranno sempre le incognite CameraSenato: se non faranno delle buone leggi elettorali che permetteranno ad una coalizione di ottenere la maggioranza in entrambi i rami parlamentari, o torneranno le larghe intese o si dovrà tornare al voto continuamente. Sarà compito dei vari partiti premunirsi, magari facendo firmare un contratto ai propri candidati, onde evitare i facili cambi di casacca di convenienza; alla Verdini, il quale ha cercato la poltrona: non gliel'hanno data ed è tornato all'opposizione!

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