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sabato 22 aprile 2017

350) TURISMO A VENEZIA



VENEZIA, CON LA SUA GLORIOSA STORIA E CON LE SUE CARATTERISTICHE DI CITTÀ SORTA IN MEZZO ALLA LAGUNA E ATTRAVERSATA DA MOLTISSIMI CANALI, DA UN LATO LA FA UNA CITTÀ AFFASCINANTE E INTERESSANTE, MA DA UN ALTRO LATO È SCOMODA PER VIVERCI ED È MOLTO CARA ECONOMICAMENTE. 


A Venezia quasi non si cammina per i moltissimi turisti (Anglo – Americani, Francesi e Giapponesi in prevalenza) che la prendono d’assalto e sono affascinati da questa città unica al mondo, che ha anche una storia prestigiosa. La città fu fondata alla caduta dell’Impero Romano da molti esuli veneti, che fuggivano dalle invasioni barbariche e dalle loro devastazioni: dalla terraferma e si rifugiarono nelle isolette lagunari. All’inizio fu un ducato, che si rese autonomo dai Bizantini, poi divenne una Repubblica, la cui massima autorità era il doge, che era eletto dalla nobiltà veneziana.  In un periodo in cui il temine “Italia” era solo un’espressione geografica ed i suoi territori erano controllati direttamente o indirettamente dalle grandi potenze europee dei secoli passati, con l’assenso della Chiesa che aveva anche un suo stato, Venezia seppe costruire una potente nazione autonoma, totalmente indipendente. La sua autorità ricadeva sui territori odierni del Veneto, del Friuli, in una parte della Lombardia, sull’Istria, sulla Dalmazia e per un breve periodo pure in alcune zone della Grecia. Venezia riuscì a tenere testa ai Turchi, ma nulla poté contro Napoleone che nel 1797, dopo più di un millennio, pose fine alla sua autonomia. Dal 1815 al 1866 la città fece parte dell’Impero Asburgico, nell’ambito del Regno Lombardo – Veneto; durante i moti del 1848 ci fu un tentativo, represso nel sangue, ad opera di Daniele Manin di riacquistare l’indipendenza. Nel 1866, dopo la Guerra tra Austria e Prussia, Venezia e il Veneto vennero annessi al Regno d’Italia: un voto unanime plebiscitario sancì l’unione.



Nel Palazzo Ducale, nella Basilica di San Marco, nel Ponte di Rialto, nei musei e in altri luoghi, ci sono i segni artistici dell’apogeo della potenza veneziana del passato. Interessanti sono le altre isole lagunari: Murano, famosa per il vetro, Burano, nota per le casette colorate, Torsello, Pellestrina, ecc. Il Principale mezzo di comunicazione a Venezia è il vaporetto: è come la circolare nelle altre città; i tassì e le ambulanze sono dei motoscafi. Ma nelle parti cittadine lontane dai canali bisognerà necessariamente camminare a piedi. Soltanto una piccola porzione di Venezia, la più vicina alla terraferma, è accessibile alle automobili e ai torpedoni e lì sono presenti dei grandi parcheggi. Almeno la ferrovia, che con l’alta velocità consente di raggiungere le altre grandi città italiane lontane in poche ore, arriva nel cuore storico della città. Per raggiungere l’aeroporto bisogna servirsi del vaporetto o del treno. Le grandi navi da crociera sono ancorate ad inizio città; in lontananza, nei cantieri navali di Marghera, si vede qualcuna di queste imbarcazioni in assemblaggio. A Venezia c’è un grandissimo giro d’affari tra alberghi, ristoranti, negozi di ricordi; i commercianti veneziani hanno le classiche botteghe, gli extracomunitari le bancarelle, in cui spiccano i ricordi di Venezia e dell’Italia in generale, tra cui le magliette del Padrino, con l’effigie di Marlon Brando. Figuriamoci se i veneziani si mettono a vendere quelle maglie. In un negozio ho acquistato un bel libro di Venezia con molte illustrazioni colorate e la storia delle attrazioni principali; con mia piacevole sorpresa ho trovato all’interno anche  un cd. 


Insomma Venezia è interessante ed affascinante (sembra che ci sentiamo soddisfatti solo quando facciamo le vacanze all’estero, non rendendoci conto del grande patrimonio artistico italiano che abbiamo), ma la vita è cara dal punto di vista economico ed è scomoda per viverci. Economicamente i viaggi all’estero con l'aeroplano a volte sono più convenienti (in Italia solo Venezia è un’eccezione?); l’unico inconveniente fuor d’Italia è la lingua.

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