VENEZIA,
CON LA SUA GLORIOSA
STORIA E CON LE SUE CARATTERISTICHE DI CITTÀ SORTA IN MEZZO ALLA LAGUNA E
ATTRAVERSATA DA MOLTISSIMI CANALI, DA UN LATO LA FA UNA CITTÀ AFFASCINANTE E
INTERESSANTE, MA DA UN ALTRO LATO È SCOMODA PER VIVERCI ED È MOLTO CARA
ECONOMICAMENTE.
A Venezia quasi non si cammina per i moltissimi turisti (Anglo –
Americani, Francesi e Giapponesi in prevalenza) che la prendono d’assalto e
sono affascinati da questa città unica al mondo, che ha anche una storia
prestigiosa. La città fu fondata alla caduta dell’Impero Romano da molti esuli veneti, che fuggivano dalle invasioni barbariche e dalle loro
devastazioni: dalla terraferma e si rifugiarono nelle isolette lagunari.
All’inizio fu un ducato, che si rese autonomo dai Bizantini, poi divenne una Repubblica,
la cui massima autorità era il doge,
che era eletto dalla nobiltà veneziana.
In un periodo in cui il temine “Italia”
era solo un’espressione geografica ed i suoi territori erano controllati
direttamente o indirettamente dalle grandi potenze europee dei secoli passati, con
l’assenso della Chiesa che aveva
anche un suo stato, Venezia seppe costruire una potente nazione autonoma,
totalmente indipendente. La sua autorità ricadeva sui territori odierni del
Veneto, del Friuli, in una parte della Lombardia, sull’Istria, sulla Dalmazia e
per un breve periodo pure in alcune zone della Grecia. Venezia riuscì a tenere
testa ai Turchi, ma nulla poté contro Napoleone che nel 1797, dopo più di un
millennio, pose fine alla sua autonomia. Dal 1815 al 1866 la città fece parte
dell’Impero Asburgico, nell’ambito
del Regno Lombardo – Veneto; durante
i moti del 1848 ci fu un tentativo,
represso nel sangue, ad opera di Daniele Manin di riacquistare l’indipendenza.
Nel 1866, dopo la Guerra
tra Austria e Prussia, Venezia e il Veneto vennero annessi al Regno d’Italia:
un voto unanime plebiscitario sancì l’unione.
Nel Palazzo Ducale,
nella Basilica di San Marco, nel Ponte di Rialto, nei musei e in altri
luoghi, ci sono i segni artistici dell’apogeo della potenza veneziana del
passato. Interessanti sono le altre isole lagunari: Murano, famosa per il
vetro, Burano, nota per le casette colorate, Torsello, Pellestrina, ecc. Il
Principale mezzo di comunicazione a Venezia è il vaporetto: è come la circolare
nelle altre città; i tassì e le ambulanze sono dei motoscafi. Ma nelle parti
cittadine lontane dai canali bisognerà necessariamente camminare a piedi. Soltanto
una piccola porzione di Venezia, la più vicina alla terraferma, è accessibile alle
automobili e ai torpedoni e lì sono presenti dei grandi parcheggi. Almeno la
ferrovia, che con l’alta velocità consente di raggiungere le altre grandi città
italiane lontane in poche ore, arriva nel cuore storico della città. Per
raggiungere l’aeroporto bisogna servirsi del vaporetto o del treno. Le grandi
navi da crociera sono ancorate ad inizio città; in lontananza, nei cantieri
navali di Marghera, si vede qualcuna di queste imbarcazioni in assemblaggio. A
Venezia c’è un grandissimo giro d’affari tra alberghi, ristoranti, negozi di
ricordi; i commercianti veneziani hanno le classiche botteghe, gli
extracomunitari le bancarelle, in cui spiccano i ricordi di Venezia e dell’Italia in
generale, tra cui le magliette del Padrino,
con l’effigie di Marlon Brando. Figuriamoci se i veneziani si mettono a vendere
quelle maglie. In un negozio ho acquistato un bel libro di Venezia con molte
illustrazioni colorate e la storia delle attrazioni principali; con mia
piacevole sorpresa ho trovato all’interno anche
un cd.
Insomma Venezia è interessante ed affascinante (sembra che ci
sentiamo soddisfatti solo quando facciamo le vacanze all’estero, non rendendoci
conto del grande patrimonio artistico italiano che abbiamo), ma la vita è cara
dal punto di vista economico ed è scomoda per viverci. Economicamente i viaggi all’estero con l'aeroplano a volte sono più convenienti (in Italia solo
Venezia è un’eccezione?); l’unico inconveniente fuor d’Italia è la lingua.
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