OPINIONI SU ALCUNI
FATTI DI CRONACA NAZIONALE E INTERNAZIONALE DELLE ULTIME SETTIMANE.
L’ascesa di Minniti e la solita
questione migranti
L’attuale Ministro degli
Interni Minniti si è dato da fare per fermare le rotte dei trafficanti dal
Nord Africa verso la Sicilia
e sta con fatica riuscendo nell’impresa. Tutta un’altra cosa rispetto ad Alfano. Il
Governo si è svegliato tutto insieme per tentare di recuperare i consensi in
vista delle imminenti elezioni regionali siciliane e (soprattutto) di quelle politiche
che incombono, nelle quali lo steso Minniti, divenuto uomo forte e temuto nel
suo partito, potrebbe scalzare Renzi e Gentiloni. Se il precedente esecutivo si
fosse mosso su quella questione, Renzi probabilmente non avrebbe perso il
referendum costituzionale. Abbiamo visto i recenti fatti di cronaca nazionale
relativi agli stupri (addirittura si accaniscono anche sulle settantenni),
quello che ha suscitato maggiormente scalpore è stato quello di Rimini: spesso
si concedono con troppa superficialità i permessi di permanenza sul territorio
italiano, senza sapere effettivamente con chi si ha a che fare e senza venire a
conoscenza di eventuali crimini commessi nei paesi d’origine dai soggiornanti
in Italia. Delle altre polemiche sono sorte sulla morte di una bambina a causa
della malaria: non si sa se quella malattia, ritornata da noi dopo decenni,
proviene dall’Africa oppure no. Però mesi fa il Ministero della Salute aveva
lanciato l’allarme sulla possibilità della ricomparsa di quel mortale
malanno, a seguito dei massicci flussi migratori.
Il ventennale della morte della
principessa Diana
Sono passati venti anni dalla morte della Principessa Diana di
Gran Bretagna, la quale era la persona più famosa al mondo. Il suo ex marito,
l’erede al trono di Gran Bretagna, e il resto della casa reale erano molto
insofferenti di fronte alla sua popolarità. Carlo d’Inghilterra era sempre
stato legato all’odierna moglie Camilla, ma il matrimonio tra i due era
impossibile, poiché la stessa era sposata con prole con un cattolico ed egli
avrebbe perso i suoi diritti di erede al trono unendosi ad ella
(successivamente le norme saranno modificate). Carlo si sposò con Diana, di
sangue nobile, per avere degli eredi. Dopo il naufragio del loro matrimonio
Diana ebbe delle relazioni con dei facoltosi mussulmani ed era ancora in giovane età: se
avesse avuto degli altri figli sarebbe stato uno scandalo per la Corona che il primogenito suo e di Carlo, futuro sovrano
britannico e capo della Chiesa Anglicana, avesse avuto dei fratellastri
islamici. Per cui c’è chi sostiene la tesi del complotto: l’assassinio delle
principessa, da parte dei servizi segreti britannici, sarebbe stato camuffato
in un incidente automobilistico. È una versione poco convincente, sia perché
c’erano molti testimoni che assistettero all’incidente, sia per la
testimonianza dell’autista dell’auto che sopravvisse e che quella notte aveva
bevuto molto.
L’assurda campagna negli Usa contro
Cristoforo Colombo
Negli Stati Uniti è tornata la caccia alle streghe. Questa volta
la vittima è il navigatore genovese Cristoforo Colombo, scopritore ufficiale
del continente americano. Ci sono molte richieste di rimozione delle statue del
marinaio italiano e in molte città statunitensi si va verso l’abolizione del Columbus Day, che tradizionalmente si
celebra il 12 ottobre. La motivazione è quella che dopo la scoperta
dell’America le popolazioni natie amerinde vennero progressivamente sterminate
da parte degli Europei. Mica fu Cristoforo Colombo che fece eliminare gli
autoctoni americani, furono principalmente spagnoli, portoghesi, inglesi e
francesi, ma la maggioranza dei natii perì a causa delle malattie arrivate
dall’Europa; se Colombo non avesse scoperto, per caso, il nuovo mondo (voleva
raggiungere l’Estremo Oriente asiatico attraverso una rotta che nessuno aveva
mai osato affrontare), presto o tardi vi sarebbe approdato qualcun altro. Gli
stessi Americani nelle guerre contro gli indiani pellerossa compirono molte
stragi. Se i buonisti d’oltreoceano vogliono essere coerenti con i loro
princìpi sarà bene che essi propongano di lasciare le Americhe a quei pochi
indigeni rimasti e tutti rientrino nelle nazioni europee da dove partirono i
loro avi. Si, e dove ci ficcheremo tutti quanti? (Basta dire che in Italia
dovrebbero rientrare oltre 70 milioni di individui: a tanto ammontano gli
oriundi italiani stanziati nel Nuovo Mondo. Molti di più sono gli oriundi britannici, francesi, tedeschi, spagnoli e portoghesi.)
Il regimi comunisti e le tensioni in
Estremo Oriente
Nel lontano oriente soffiano dei venti di guerra: infatti la Corea del Nord, sta testando
degli ordigni nucleari a lunga gittata, così da provocare la ferma opposizione della
comunità internazionale e degli Usa. In quel “paradiso comunista” non c’è
libertà (mesi fa uno studente americano è stato torturato e portato alla morte
per aver strappato un manifesto) e il popolo soffre, mentre si spendono miliardi
in armamenti. (Anche in Venezuela, retto anti-democraticamente da un altro
regime d’ispirazione marxista, non c’è libertà e mancano i beni di prima
necessità, nonostante la nazione sia una delle maggiori produttrici di petrolio
al mondo) Se gli Usa attaccheranno la
Corea del Nord, la
Cina potrebbe intervenire in sua difesa, generando un
conflitto su larga scala. Bisognerà vedere, restando nell’ipotetico, se il
conflitto sarà convenzionale o nucleare. Nel secondo caso ci saranno quegli
scenari apocalittici, manifestatesi sotto forma di incubi per cinquant’anni
durante la Guerra Fredda.
Non credo che si arriverà a tanto, al massimo potrà esserci un conflitto
convenzionale tra le due Coree e forse il Giappone; ma neanche ci sarà per non
scatenare la reazione delle grandi potenze mondiali. Fortunatamente tutto ciò
avviene molto lontano da noi, che al massimo subiremo ristrettezze economiche.
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