DECENNI DI LASSISMO NEI CONFRONTI
DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA PROVOCA DANNI, MA I BUONISTI NON VOGLIONO SENTIR
RAGIONE.
La crudele violenza e il brutale delitto
subìti della giovane Desirée possono essere considerati il frutto di anni ed
anni di menefreghismo e di lassismo nei confronti del fenomeno migratorio
libero e senza regole. Questa storia è molto triste e non bisogna trovare la
consolazione o la giustificazione che una persona senza problemi di disagio non
si sarebbe mai recata in quei luoghi e non avrebbe mai frequentato certi
individui. Bisogna andare al nocciolo del problema, chiedendosi “che ci sta a
fare tutta questa gente da noi se non ha mezzi per sostenersi e vive nel
degrado e si dà alla delinquenza?” Guai a dir questo, nel recente passato
nessuno ha mai avuto il coraggio di affrontare questo problema, i pochi che ci
hanno provato si sono arresi subito, azzittiti dagli immancabili buonisti,
umanitari, piagnoni e quant’altro, ai quali evidentemente piacciono le città
degradate con altissima criminalità: a tutto c’è un limite, anche agli
eccessivi buonismi e permissivismi.
La deriva fascista preoccupa di più
della brutale morte di una ragazzina: lo ha dimostrato la manifestazione al
quartiere San Lorenzo di Roma, dove è avvenuto il crimine, dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.
Ora sta provando il Ministro Salvini a risolvere questa delicata questione
(nonostante sia quotidianamente messo alla gogna non si arrende): tra i
provvedimenti, che il suo decreto prevede, ci sono la non concessione del
diritto di asilo per i richiedenti che commettono dei reati e il ritiro della
cittadinanza, per chi l’avesse acquisita, a chi si macchia di reati legati al
terrorismo internazionale. Pure in questa circostanza c’è chi ha storto il
naso; perfino dalla sede del nostro municipio hanno esposto uno striscione di
protesta. A parte il fatto che il comune è un istituzione e non la sede di un
partito politico, per cui non andrebbe usato per tali fini; se non vanno bene
quelle misure, deve ricevere un premio chi si macchia di gravi reati?
Si leggano le cronache nazionali
sulla carta stampata o sui siti telematici “politicamente
scorretti”: tutti i giorni non mancano, tra i richiedenti asilo politico,
casi di spaccio di droga, violenze sessuali, furti, aggressioni ai poliziotti o
ai controllori di biglietti nelle corriere e nei treni. Bisogna altresì
ricordare che la richiesta di asilo politico, per coloro che giungevano
clandestinamente in Italia, veniva accolta o rifiutata anche dai precedenti
governi di centrosinistra, l’unica differenza con questo governo è che non
facevano nulla per fermare gli approdi, tranne negli ultimi mesi Gentiloni e
Minniti. Talvolta con troppa superficialità venivano concessi i permessi
temporanei: è il caso di uno degli assassini della giovane ragazza.
I veri profughi siano accolti, anche
gli altri stranieri che si presentano alle frontiere con documenti in regola e
contratti di lavoro, non devono esserci caos, confusione, mancanza di regole;
non bisogna dimenticare che la percentuale di disoccupati è ancora alta e molti
italiani sono costretti ad andarsene. La delinquenza di casa nostra c’è sempre:
se avessimo solo quella per le forze dell’ordine il lavoro sarebbe sempre non
facile, ma molto semplificato. Se dessimo retta ai pochi aspiranti abbattitori
di frontiere, ci ritroveremmo in un sacco di guai. Ci vogliono delle regole
rigide e la severa regolarizzazione del fenomeno migratorio: il governo si sta
adoperando in tal senso, riscuotendo consensi quasi plebiscitari.
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