I media ingrossano la vicenda ong e il
trasbordo illegale di immigrati, coprendo così lo scandalo dei bambini tolti
ingiustamente alle famiglie di origine e dati in affido a Bibbiano (RE).
I mezzi di informazione, detti appunto il quarto potere, la cui
stragrande maggioranza si sa come la pensa in politica, manipolano la testa
della gente, concentrando tutte le attenzioni sui problemi irrilevanti e
ingrossandoli, mentre le notizie serie e soprattutto politicamente scorrette
vengono ignorate del tutto. È esattamente quello che è successo nelle ultime
settimane: si preferisce mettere in evidenza l’arrivo di immigrati irregolari, tramite
le organizzazioni non governative, che se ne fregano delle regole e delle leggi,
per screditare il governo e farlo passare per rassista e fassista, mentre è
calato immediatamente il sipario su una vicenda gravissima e tristissima, con
accenni alla pedofilia, che è avvenuta in provincia di Reggio Emilia e che
coinvolge alcuni politici del Partito Democratico.
Le ong, con la scusa della solidarietà universale, lucrano
sulla pelle della gente. La loro
presenza spinge sempre di più i trafficanti di esseri umani a fare affari. Se
sentono lo stimolo di effettuare quelle operazioni di salvataggio (o di
trasbordo?) le effettuassero pure, ma perché pretendono di portare tutti in
Italia, quando nel Mar Mediterraneo si affacciano diciotto paesi? Come
se l’Italia non avesse accolto nessuno in questi anni. Da giorni ormai questi
interminabili avvenimenti occupano quasi l’intero spazio dei media nazionali,
quando basterebbero poche notizie in secondo piano.
Le notizie gravi vengono ignorate dopo la prima lettura, poiché
sono coinvolti esponenti politici che non possono essere presi di mira. Con
questo non si vuole criminalizzare un’intera corrente politica, le mele marcie
si trovano dappertutto. Però se fosse successo il contrario? Se fossero stati
coinvolti esponenti di destra i mezzi di informazione avrebbero fatto fuoco e
fiamme per settimane, per mesi. Dei bambini sono stati tolti con l’inganno alle
loro famiglie d’origine e con degli stratagemmi, tipo l’elettroshock, hanno
tirato fuori dalle loro bocche maltrattamenti ed abusi mai subiti per poterli
affidare a coppie di gradimento degli organizzatori di questi colossali reati e
messinscena. Naturalmente sullo sfondo
c’era un grosso giro d’affari di migliaia e migliaia di euro che gli affidatari
versavano ai servizi sociali e alle associazioni ad esso collegate. Alcuni
genitori naturali di questi bambini si sono suicidati per il dolore, altri sono
espatriati. Le famiglie a cui furono affidati questi minori non avevano i
requisiti per adottare: alcune erano titolari di attività sessuali, alcune
erano con problemi psichici, con figli naturali suicidi e ci sono stati due
casi di veri abusi subiti dai ragazzini ad opera di queste famiglie
affidatarie. Per i carabinieri, alcune vittime dei reati, oggi adolescenti, manifestano
profondi segni di disagio, tossicodipendenza e gesti di autolesionismo. Le indagini partirono a causa dell’enorme
numero di segnalazioni di abusi sessuali nel reggiano, che insospettì i
carabinieri e si resero conto che qualcosa non quadrava. La psicologa, che
aveva scoperto gli inesistenti abusi, aveva un gigantesco conflitto di
interesse: era diventata presidente di un centro privato, al quale erano stati
poi affidati i bambini portati via alle famiglie, per un guadagno di oltre 2,2
milioni di euro. In tutto sono state eseguiti 18 arresti di politici, medici,
assistenti sociali e liberi professionisti; il sindaco di Bibbiano è stato
sospeso dalla carica perché coinvolto nell’inchiesta.
I fatti narrati sono o non sono dei gravi episodi che meriterebbero
maggiore approfondimento e considerazione? Sicuramente sì.
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