LA LEGA DI SALVINI, PER TORNACONTO PERSONALE, HA DECISO DI CHIUDERE L’ESPERIENZA DEL GOVERNO CONTE COL MOVIMENTO CINQUE STELLE (anche per sua responsabilità). NON ERA IL MOMENTO ADATTO: TRA LITI VARIE QUALCOSA DI POSITIVO STAVA CONCRETIZZANDOSI. Sarà SICURO CHE SI ANDRà A VOTARE IN UN PERIODO NON ABITUALE?
Improvvisamente la Lega
di Salvini ha deciso di aprire una crisi di governo per far cadere l’esecutivo
di Giuseppe Conte di cui fa parte col Movimento Cinque Stelle. Il
pretesto è stato il voto contrario dei penta-stellati alla ferrovia alta
velocità Torino – Lione, che certamente sarà realizzata e si sapeva prima delle
votazioni in parlamento. Da un movimento che ha fatto sempre la sua bandiera e
il pieno di consensi con la battaglia contro la Tav, cosa ci si aspettava che
lo stesso rinnegasse la sua anima? Quelli della Lega lo sapevano sin
dall'inizio, a dimostrazione che è stato solo un pretesto per tentare d’andare
al voto e concretizzare il consenso di cui in questo momento gode la Lega, come
hanno dimostrato le ultime elezioni europee.
È normale che quando
due forze politiche agli antipodi si mettono insieme ci siano dei contrasti,
degli scontri: bisogna cercare di mediare, di trattare, cercando delle
soluzioni intermedie che non pendano eccessivamente né dall’una, né dall’atra
parte, come fu fatto i primi mesi di quest’avventura, prima che le lotte e gli
insulti tra alleati prendessero il sopravvento. Sarebbe bastato seguire il
contratto di governo che avevano stipulato agli esordi di questo esecutivo, il
quale si sapeva non sarebbe durata tutta la legislatura ma pochi si aspettavano
che finisse così presto. Qualcosa di positivo era stato realizzato: netto
contrasto all’immigrazione irregolare (tra poco ritornerà?), taglio dei privilegi della politica
(alcuni di questi provvedimenti rischieranno di rimanere incompiuti), aiuti
alle famiglie e alle imprese in difficoltà, lotta ai furbi, revisione dei
requisiti per le pensioni, eccetera. Io avrei aspettato la prossima primavera
per le elezioni che non è detto che saranno scontate: potrebbero formarsi altre
maggioranze parlamentari per portare a compimento il taglio dei parlamentari e
la legge finanziaria.
Sono d’accordo che
con i no a tutto dei Cinque Stelle, soprattutto per quanto concerne le
opere pubbliche per il mantenimento dello sviluppo di un paese, e con i loro frequenti
attacchi e insulti agli alleati di governo non si va da nessuna parte, ma non
condivido il lasciare incompiuto alcuni provvedimenti, come quelli citati in precedenza,
che stavano per essere approvati e per impedire l’aumento delle tasse. Quando
si inseguono sogni, illusioni per anni, prima che il tempo faccia il suo corso,
si arriva ad un punto di non ritorno e, anziché continuare a tergiversare per
decenni con azioni inutili e con mobilitazioni di adepti, bisogna prendere delle
decisioni drastiche: o si trova il tempo ed il coraggio per affrontare la
situazione, valutando da più parti se potranno esserci le condizioni per aprire
qualcosa di concreto, oppure se si ritiene sin da subito che manchino i
presupposti per i più semplici e svariati motivi o sia troppo complicato, è più logico lasciar perdere,
rinunciare, cercando delle soluzioni alternative più facili e più a portata di
mano, in maniera da restituire serenità, tranquillità a tutti. La Lega
di Salvini dopo aver regalato sogni a tutti con i Cinque Stelle, avendo
trovato la forza d’abbandonare la sua collocazione politica classica ed
entusiasmando militanti e altra gente, è tornata sulla terra, rendendosi conto
delle difficoltà e degli ostacoli da sormontare per illudere con ennesime altre
speranze, ha deciso di tornare alla sua collocazione naturale di centrodestra.
Le maggioranze
alternative e trasversali che potrebbero formarsi (M5s – sinistra), nonostante
le smentite, per evitare le urne hanno fatto tornare la Lega sui propri passi,
cedendo di schianto alle richieste dei grillini per approvare il taglio della
casta politica. Ora non si sa se si voterà il prossimo autunno oppure no: se le
elezioni politiche ci saranno, sarà a distanza di un secolo dall'ultima volta.
E se si voterà sarà sicuro che Salvini riuscirà ad ottenere la maggioranza?
Potrebbe esserci anche una fase di stallo come l’ultima volta, cioè si
perderanno mesi per trovare delle alleanze valide.
Nessun commento:
Posta un commento