DOPO LA MORTE è MEGLIO L’ANIMA E L’ALDILà
O LA REINCARNAZIONE NELLE MOLTEPLICI FORME DI VITE PRESENTI SULLA TERRA? il ruolo dell'uomo e delle altre specie nell'equilibrio della natura.
In occasione del mese di novembre in cui si ricordano tutti i
nostri cari defunti viene da pensare che anche noi un giorno lo saremo. O
almeno rimarranno sulla Terra le nostre spoglie mortali che si disintegreranno
col tempo, ma della nostra mente, della nostra essenza che ne sarà? Dormiremo
senza mai svegliarci, oppure, come vuole la credenza cristiana, avremo un’anima
che si risveglierà in un’altra dimensione? O ancora, come da credenze delle
religioni orientali come l’induismo e il buddismo, ci reincarneremo in altre
forme di vite presenti in questo pianeta? (ed eventualmente in altri) Come dice
un detto: ci vuol fortuna a nascere cane! Alcuni mesi fa me ne sono uscito con
un tale (che dopo avermi chiesto di togliere una sorta di scarafaggio
dall’interno di un locale ed averlo buttato all’esterno ed egli è corso a
schiacciarlo) dicendogli: “se alla prossima vita rinascerai insetto e
qualcuno schiaccerà anche te?” E lui, senza scomporsi più di tanto, ha
risposto:” meglio, almeno mi toglierò subito l’impiccio!” Non a caso in
alcune religioni è considerato un sacrilegio uccidere animali ed insetti.
Ci sono moltissime forme di vita sulla Terra, molte non visibili ad
occhio umano, ognuna delle quali ha un suo ruolo che le compete nella natura,
esse si distruggono a vicenda, o meglio: una specie vivente serve da cibo per
l’altra. Degli esempi: gli insetti servono da cibo ai volatili, nei mari i
pesci grandi ingoiano quelli piccoli, le api sono fondamentali in natura per
l’impollinazione, i gatti si cibano di topi e di altri roditori più piccoli, eccetera.
È la catena alimentare di cui gli umani, che sono la specie dominante, sono al
vertice, mentre tra gli animali dominano le aquile, i serpenti, i leoni, i
coccodrilli. L’uomo, a mani nude, contro i grandi predatori non avrebbe nessuna
possibilità di spuntarla, ma grazie all’ingegno, sin dai tempi primordiali, è
sempre riuscito a ideare lance appuntite, spade, armi da fuoco, che gli
consente di avere la meglio nella maggior parte dei casi. A differenza delle
altre specie viventi gli umani hanno un’intelligenza superiore che consente
loro di migliorare le vite, ricercare il benessere, costruire, ingegnare,
faticare di meno e soprattutto distinguere ciò che è giusto da ciò che è
sbagliato. Gli animali seguono l’istinto e come le altre forme viventi hanno il
sistema nervoso semplificato. Nella riproduzione alcuni insetti eliminano il
sesso fecondatore dopo l’accoppiamento perché la loro testa dice di far così.
Altri animali sono più intelligenti e sono dei fedeli amici degli uomini: i
cani, i gatti. Ci dovrà essere un essere superiore che ha stabilito che l’uomo
è diverso da tutte le altre specie viventi e non è fortuna se noi siamo tali e
non siamo invece insetti o animali. O sarà un caso che nell’evoluzione l’uomo,
derivante dalla scimmia, sia divenuto la specie che impera? Alcuni dicono che
l’improvvisa scomparsa dei dinosauri sia stata la nostra fortuna. Ancor prima
dei grandi rettili erano gli insetti giganteschi che dominavano il nostro
mondo, prima ancora la vita esisteva solo in acqua. È stato tutto un ciclo di
milioni e milioni di anni. La Bibbia dice invece che tutto è successo in sette
giorni, ma è una rappresentazione simbolica e tutto coincide con l’evoluzione
della Terra di miliardi di anni. Coloro che credono che sia stato solo un caso
nascere essere umani, e non il frutto di una volontà divina, per rispetto delle
altre forme di vita si astengono dal mangiare la carne e il pesce; anche nel
mondo vegetale, che serve da cibo anche per gli animali erbivori, c’è vita. Pure
noi uomini, come gli altri esseri viventi, ci cibiamo con altri viventi, alcuni
dei quali sono fondamentali per la nostra crescita e il nostro sviluppo, altri
possono essere nocivi.
C’è la credenza cristiana dell’aldilà, in cui le anime degli esseri
umani vivranno in un’altra dimensione, godendo o soffrendo a seconda di come si siano comportati, c’è
chi invece crede nella reincarnazione in altre forme di vita sulla Terra: anche
in questo caso tutto dipende dal comportamento della vita precedente, che comporta
la rinascita in una vita migliore o peggiore di quella che si è vissuta e le
molte rotazioni di vita cesseranno quando si raggiungerà la perfezione. Alcuni
monaci buddisti riescono a trovare sul pianeta le reincarnazioni dei loro
maestri defunti, alcuni dei quali possono rivivere in più persone: è un po’ strampalata
come teoria. Eppure loro sono convinti, come sono convinti i cristiani dei
miracoli. La Chiesa Cattolica nega l'esistenza della reincarnazione, sostenendo che un'anima è padrona di un solo corpo. Se potessi scegliere tra reincarnazione e aldilà cristiano,
sceglierei senza dubbio il secondo, anche perché ci sarà la speranza di
ritrovare persone care e conoscere gli antenati.
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