UNA PANORAMICA SUI PALAZZI DEL POTERE ROMANI, A
150 ANNI DALLA PROCLAMAZIONE DI ROMA CAPITALE D’ITALIA.
Nel febbraio del 1871 ci fu la
proclamazione di Roma capitale d’Italia, che allora era una città assolutamente
impreparata a svolgere le funzioni di centro nevralgico di una grande nazione
moderna. Nonostante ciò, essa era ritenuta la città ideale per svolgere tale
compito, poiché da millenni era al centro del mondo: nella Roma antica e nella
Roma cristiana. Nella terza era di Roma, capitale del Regno d’Italia,
accantonata l’ipotesi di costruire una cittadella del potere, per le molte
istituzioni, fuori delle Mura aureliane, si scelse di rimanere all’interno
della città, in mezzo al fascino delle rovine della Roma antica. Il palazzo del
Quirinale, già residenza estiva papale, divenne il principale alloggio del Re, nel
Palazzo di Montecitorio, sede della Polizia pontificia, fu ricavata l’aula
della Camera dei deputati, nel Palazzo Madama, antica casa nobiliare, quella
del senato. Il Re ed il governo decisero di trasferirsi subito da Firenze a
Roma, senza attendere il tempo necessario per preparare la città al ruolo di
capitale, come, ad esempio, hanno fatto a Berlino nel 1990: allorquando ci
vollero diversi anni per il trasferimento da Bonn. A Roma, all’inizio per le
sedi dei vari ministeri si scelsero dei conventi requisiti dallo stato agli
ordini religiosi, col passare dei decenni vennero costruiti dei nuovi colossali
edifici. La città nel 1870 aveva poco più di 200.000 abitanti, a fine secolo
raggiunse mezzo milione di residenti; i nuovi abitanti di Roma, piemontesi e non, venivano definiti "buzzurri". Furono decenni di grandi trasformazioni
urbanistiche e speculazioni (nuove strade larghe, muraglioni sul lungotevere,
Altare della patria), i quali culminarono nello scandalo del fallimento della
Banca romana. La città oggi è al pari delle altre grandi capitali europee
occidentali, tranne che per il trasporto su metropolitana: infatti le
moltissime rovine di Roma antica nel sottosuolo rendono estremamente difficile
la realizzazione di una vasta ed efficiente rete di trasporto sotterraneo.
PRESIDENZA DELLA
REPUBBLICA E CAMERE
·
Palazzo del Quirinale (Sede della Presidenza della
Repubblica):
costruito tra il 1573 ed il 1583 è stata la residenza dei Papi e dei Re
d’Italia.
·
Tenuta presidenziale di Castelporziano (Residenza di
campagna):
già convento e residenza nobiliare, il palazzo e la tenuta furono acquistati
dallo stato nel 1872, come dimora di caccia del Re d’Italia.
·
Palazzo Madama (Senato della Repubblica): è del XV secolo,
apparteneva alla famiglia Medici, poi ai Lorena, infine divenne un palazzo
pontificio per alcune istituzioni.
·
Palazzo Giustiniani (Presidenza del Senato della Repubblica): è del XVI secolo è
appartenuto a diverse famiglie nobiliari, tra cui Giustiniani.
·
Palazzo Montecitorio (Camera dei deputati): fu realizzato nel 1563
da Gian Lorenzo Bernini per la famiglia Ludovisi. Ha ospitato anche pubblici
uffici pontifici. La prima aula parlamentare realizzata nel 1871 era scomoda ed
inadeguata, per cui l’edificio subì una radicale trasformazione nel 1918 e solo
la facciata principale fu conservata.
GOVERNO
·
Palazzo Chigi (Presidenza del Consiglio dei ministri): è del 1578 ed è appartenuto
a diverse famiglie nobiliari, tra cui i Chigi di Siena. Ha ospitato ambasciate
nello Stato Pontificio e, quando fu acquistato dallo Stato italiano, divenne
Ministero degli esteri. Fu brevemente scelto da Mussolini come sede del governo
e dal 1961 è destinato a quella funzione.
·
Villa Madama (Sede di rappresentanza della Presidenza del
Consiglio dei ministri): è del 1525 ed è appartenuta alla famiglia Medici.
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Villa Doria Pamphilj (Sede di rappresentanza del governo): è un’antichissima
abitazione che ha subito diverse trasformazioni fino al 1972. Vi avvennero dei
combattimenti durante la Repubblica romana.
·
Palazzo della Farnesina (Ministero degli affari esteri e
della cooperazione internazionale): fu costruito in diverse fasi tra il 1937 ed
il 1959 e divenne l’unica sede del Ministero degli esteri.
·
Palazzo del Viminale (Ministero dell'interno): fu inaugurato nel
1925 per ospitare la Presidenza del Consiglio dei ministri e il Ministero degli
interni. Durante il fascismo la sede governativa fu spostata altrove, vi tornò
dal 1943 al 1961, dopo l’edificio fu destinato al solo Ministero degli interni.
·
Palazzo Baracchini (Ministero della difesa): realizzato nel 1876
per ospitare il Ministero della Guerra e lo Stato maggiore dell’esercito.
·
Palazzo Piacentini (Ministero della giustizia): fu realizzato tra il
1914 ed il 1924
·
Palazzo delle Finanze (Ministero dell'economia e delle
finanze):
fu il primo grande edificio per le istituzioni realizzato a Roma dopo il 1870,
essendo stato inaugurato nel 1876. Ha anche ospitato il Consiglio dei ministri
del Regno.
·
Palazzo del Ministero della pubblica istruzione (Ministero
dell'istruzione):
fu inaugurato nel 1926.
·
Collegio Romano (Ministero per i beni e le attività
culturali):
è del 1584 ed era un collegio gestito dall’ordine Gesuitico.
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Palazzo Piacentini (Ministero dello sviluppo economico): è del 1932 e ospitava
il Ministero delle corporazioni.
·
Palazzo dell'Agricoltura (Ministero delle politiche
agricole alimentari e forestali): è del 1914.
·
Villa Patrizi (Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti):
in origine era una villa in stile rococò, dell’originale non rimane nulla. Nel
1907 fu venduta alle Ferrovie dello stato ed ancora oggi ne è la sede.
· Villa Lubin (Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro): fu costruita nel 1908 come sede dell’Istituto internazionale di agricoltura.
GIUSTIZIA
·
Palazzo della Consulta (Corte costituzionale): è situato sul Colle
Quirinale, vicino all’omonimo palazzo, fu costruito nel 1737 in stile barocco
per ospitare gli uffici del Sant’Uffizio. Dopo Roma capitale è stato palazzo
del Principe Umberto, successivamente ha ospitato vari ministeri. Dal 1955
ospita la Corte costituzionale.
·
Palazzo Spada (Consiglio di Stato): di stile barocco fu
realizzato da Francesco Borromini nel 1540.
·
Palazzo di Giustizia (Corte suprema di cassazione): detto anche
“palazzaccio” ci vollero ben 22 anni per edificarlo, tra il 1889 e il 1911, è
di stile umbertino. Il tipo di terreno alluvionale sul quale sorge l’edificio,
ha reso necessari diversi interventi di consolidamento.