bandiera

bandiera

sabato 17 ottobre 2009

26) IO E L’INFORMATICA

Sembra che sia scoppiata la rivoluzione elettronica: è arrivata al momento giusto, quando la gente pensava che non sarebbe arrivata più, si è sviluppata passo per passo; molti più di vent’anni fa temevano le controindicazioni se fosse arrivata tutta insieme e molto probabilmente avrebbe colto la gente impreparata.


Anche il sottoscritto si è trovato ad essere travolto  da questa rivoluzione, ritrovandosi a dirigere due blog, persino i 60enni e i 70enni si stanno adeguando a questi nuovi stili di vita, mentre i bambini già dalle scuole elementari apprendono l’uso dei sistemi informatici e delle lingue estere, al paro della grammatica, della geografia e della matematica. Quando eravamo noi bambini gli elaboratori di dati erano poco diffusi, ma già si percepivano come sogni futuristici e si sapeva che un giorno tutto sarebbe ruotato attorno a quegli apparecchi. Allora i rappresentanti di società informatiche provavano ad invogliare, tramite le scuole, i bambini/ragazzi a frequentare i loro costosissimi corsi, al termine dei quali avrebbero ricevuto gratuitamente l’apparecchio del domani. Il sistema operativo informatico più diffuso al mondo, prima dell’uscita sul mercato di Windows 95, era l’MS-DOS: al suo confronto gli elaboratori a cui siamo abituati noi sembrano giocattoli per bambini, perché bisognava scrivere delle parole comando per compiere tutte le operazioni e si doveva avere buona memoria; ricordo un mio vicino di casa, dirigente d’azienda, che lo possedeva e una volta stampò la lettera a Babbo Natale al figlio più piccolo, compiendo complicate operazioni.

Un tempo i computer più diffusi tra i ragazzi erano i Commodore 64, ci si poteva giocare e si potevano compiere piccole operazioni di elaborazioni dati a livello base. A me lo regalò in occasione della cresima nel 1989 il mio compare Pierluigi: lo prese a Perugia, dove allora studiava. Il Commodore andava collegato ad un qualsiasi televisore e lo usavo per giocarci: le cassette dei giochi si caricavano ad una sorta di registratore; qualche volta provai anche a compiervi delle operazioni matematiche.

Quando andai alle scuole superiori, al geometra, c’erano alcuni laboratori di informatica, naturalmente il sistema operativo era MS-DOS, ma ce li facevano usare poco e solo gli ultimi anni. Il sistema operativo Windows (le finestre che si aprono lanciando i programmi) fu inventato nel 1985 e fino al 1995 ci furono cinque versioni, il lancio del Windows 95 fu un enorme successo che surclassò, mandando in pensione, l’MS-DOS, le macchine da scrivere, le calcolatrici e si diffusero sempre più tra la gente comune internet e la posta elettronica, i nuovi modi di comunicare. Quando feci il servizio militare, nella caserma dove fui inviato le furerie di compagnia erano dotate di elaboratori sistema operativo MS-DOS, mentre gli uffici della palazzina del comando erano più all’avanguardia dal punto di vista informatico, avendo il sistema operativo Windows 95. Allora provai ad apprendere l’uso del computer, dopo l’esperienza della scuola, ma vi rinunciai ritenendo la faccenda troppo complessa: ancora non conoscevo il facile gioco delle finestre che si aprivano.


"La centrale operativa" dove l'autore del Tutto e della Coppa del Mondo di Calcio dirige le operazioni


Tornato a casa, nella mia famiglia si decise l’acquisto del computer per motivi di studio: comprammo ad inizio 1999 un Pentium II con sistema operativo Windows 98 ma il sottoscritto non voleva ancora saperne di imparare ad usarlo, ritenendolo troppo complicato, anche se quell’elaboratore appariva diverso dai soliti: vicino alla testiera c’era un cursore che serviva per muoversi al suo interno e accendendolo l’aspetto del video era più attraente e più vivo. Alcuni mesi dopo frequentai a Cori, nel Centro Congressi Ponte della Catena, dove allora c’erano la sede della Polizia Municipale e l’ufficio informagiovani, nel quale lavoravano due amiche, un corso di informatica gratuito in cui appresi le nozioni sull’uso basilare del PC e dei suoi programmi più comuni: elaborazione testi (Word) e foglio elettronico (Excel), insomma l’italiano e la matematica. Così iniziai a usare l’elaboratore anche a casa e a perfezionarmi sempre più; nell’estate 2000 installammo in casa l’allaccio alle reti informatiche (internet) e creammo una casella di posta elettronica. Il nuovo modo di comunicare e di archiviare i dati, al posto del cartaceo, mosse i passi anche in casa nostra, entrando nelle nostre quotidiane abitudini. Dopo aver frequentato i corsi di informatica a Cori, andai a frequentarne altri a Latina, conseguendo la Patente Europea di Informatica, appresi anche le tecniche per creare siti internet con superficiali nozioni del linguaggio di programmazione HTML: insomma alla fine è facile come un gioco apprendere l’uso del Computer e più si impara, più ci si diverte. Però i corsi di programmatore, che non ho mai frequentato per gli elevati costi, sono più seri, più dei complicati sistemi MS-DOS e non sono così “giocosi”.

Naturalmente io, come tutti, man mano che i sistemi informatici, che sono in continua evoluzione, si evolvono, devo tenermi aggiornato e stare al passo con i tempi: alla fine dell’anno scorso, aiutato da un amico che ha inserito tutti i programmi, ho rinnovato il terminale e il sistema operativo, mentre all’inizio del 2009 ho installato l’internet veloce o la linea adsl, che permette di visionare filmati in rete e di aprire velocemente le pagine con sopra molte immagini, senza che il telefono di casa sia occupato quando si naviga, anche 24 ore su 24 volendo e senza che la bolletta telefonica arrivi salata. Arriveremo un domani ad un unico schermo, che si tirerà giù come una tenda, e fungerà da elaboratore dati, televisore e telefono; già ora gli elaboratori possono svolgere in piccola parte quelle funzioni: si possono visionare film in dvd, se si installa l’apposito programma si può parlare telefonicamente vedendo in faccia l’altra persona  e le fotografie si stampano con il computer, infatti non si usa più la camera oscura per lo sviluppo. Ma il principale mezzo di comunicazione delle masse rimane il televisore, le reti sono poco usate per le notizie e generalmente in tutto il mondo vi si sfogano gli estremisti di qualunque genere, soprattutto politici e religiosi, essendoci molta libertà.
Tutto questo per dire che la rivoluzione elettronica mi ha travolto, facendomi ritrovare a gestire due blog, dove ho potuto raccontare questa storia, che è la storia del rapporto tra me e l’informatica.

Nessun commento:

Posta un commento