BASTA CHE IL PDL SI ASTENGA SULL’APPROVAZIONE DI UNA LEGGE PER SCATENARE IL PUTIFERIO, DOVUTO ALLE PROBABILI DIMISSIONI DI UN GOVERNO MONTI, GIUNTO COMUNQUE AL TERMINE DEL SUO MANDATO (E DELLA LEGISLATURA). BASTA CHE LE VOCI DI UNA POSSIBILE RIDISCESA IN CAMPO DI UN “VECCHIACCIO, FINITO E ALL’EPILOGO, LADRO, MAFIOSO, MALATO, PUTTANIERE, PEDOFILO (E CHI PIU’ NE HA, PIU’ NE METTA)”, CHE HA CONDOTTO L’ITALIA ALLA ROVINA E IL CUI PARTITO DA MESI E’ A PICCO NEI SONDAGGI, SI FACCIANO PIU’ INSISTENTI, PER FAR SALTARE LE VALVOLE A TUTTI, ANDANDO IN ESCANDESCENZA.
Dove sta la stranezza nel fatto che Monti ha annunciato che si dimetterà dopo l’approvazione della legge finanziaria? La legislatura è finita e avrebbe dovuto sloggiare comunque, anche perché i grandi partiti che si sfideranno alle prossime elezioni politiche hanno annunciato che non intenderanno proseguire con Monti Presidente del Consiglio dei Ministri. Legittimo che il Pdl abbia espresso delle perplessità: fecero fuori un governo legittimamente eletto, addossandogli tutti i drammi del paese, con un anno di tecnici le cose sono peggiorate (disoccupazione, debito crescente, nuove stangate per i cittadini) e allora perché non si possono formulare critiche? Controvoglia e con responsabilità Alfano e gli altri hanno mandato avanti l’espressione dei grandi finanzieri europei, della Germania, del Presidente della Repubblica, e un ministro si permette di esternare disappunto sulla possibile ridiscesa in campo di un fondatore di un partito, grazie al quale per più di un anno lo stesso ha potuto rivestire quel ruolo. Altro fatto grave: questi governanti parlano tanto di risparmi nella politica e non hanno mosso un dito per evitare che nella Regione Lazio si voti poche settimane prima di tutte le altre elezioni in programma (ci sarebbe voluto un decreto legge) e erano già stati minacciati su questa cosa. Per cui il partito del “Popolo delle Libertà ha ritenuto giusto dare un segnale forte all’esecutivo, astenendosi sull’approvazione di alcune leggi.
Tutto il resto lo hanno fatto gli altri, in Italia e in Europa: voci di dimissioni del governo, pericoli per l’Italia, speculatori finanziari che tornano all’assalto, l’ombra del mostro Berlusconi che si aggira, ecc. In Italia anziché indignarsi che la sovranità nazionale è minacciata, posta sotto ricatto dai mercati, dagli speculatori finanziari e siamo stretti nella morsa Ue, Germania, Merkel, facendo ingrassare tutti sempre di più, mentre noi tiriamo la cinghia, si esulta perché per un giorno è salito il cosiddetto spread e si è fatta una pubblicità negativa a Berlusconi con i quotidiani europei omologhi di Repubblica, Unità, Corriere della Sera, La Stampa. Dunque signori, non pensate che le sorti dell’Italia devono essere decise solo ed esclusivamente dal popolo italiano? Ancora tutta questa paura fa un settantasettenne che tuttora non ha preso nessuna posizione ufficiale sulla ridiscesa in campo, rovinato nella dignità e nella moralità, che è la causa di tutti i guai italiani e il cui partito è super-sfavorito nella contesa elettorale? È terminata la strafottenza di Bersani: lui che ha voluto ostacolare Renzi, un giovane promettente che avrebbe sfidato Alfano, ora si ritrova a dover fronteggiare un cadavere che cammina. Perché averne timore? E che ci vuole è tutto facile!
È ancor di più fuori luogo il clamore degli ex alleati di centro sul ritorno di Berlusconi e sulla fine di Monti. Loro (Fini e Casini) che siedono in Parlamento dal 1983 e hanno intenzione di ricandidarsi, danno del dinosauro a Berlusconi perché non vuol sapere di ritirarsi. Da tempo i due politicanti "di mestiere" non fanno più parte dell’alleanza di centrodestra, per cui il Pdl può presentare chi vuole e senza che interferiscano. Anzi per tutto il 2012 i “moderati” del partito hanno fatto di tutto per ricucire i rapporti con l’Udc senza successo, perché i centristi volevano a tutti i costi l’alleanza con i progressisti e avrebbero impostato la campagna elettorale sparando a zero sul Pdl e sul suo mentore. Addirittura il Cavaliere aveva dichiarato che sarebbe stato disposto a farsi da parte per ricreare l’area politica che guidò l’Italia dal 2001 al 2006, proponendo addirittura di candidare Mario Monti. Le suddette voci destarono un po’ di malumori tra i militanti e nell’ala destra del Popolo della Libertà, tuttavia le buone intenzioni c’erano. Ora Fini e Casini sono isolati, abbandonati anche dall’altro voltagabbana per convenienza, Rutelli, e la loro speranza è riposta o in Montezemolo o in Monti che fanno campagna elettorale con loro, garantendosi qualche seggio al parlamento. I problemi italiani vengono da lontano, non sono dipesi da Berlusconi: la crisi internazionale e il debito pubblico ereditato dai governi di centrosinistra (Dc – Psi); l’unica pecca che si può attribuire ad egli è il non aver attuato le riforme necessarie, o meglio non ha avuto il coraggio di fare scelte impopolari. Mario Monti quelle misure le ha adottate e le cose non sono migliorate: lo ha scritto perfino quel Financial Times antiberlusconiano.
L'autorevolezza riconquista l'America!
RispondiEliminaItali, uot ar iu duing!? Jon Stewart al The Daily Show, famosissimo programma americano di satira, in onda su Comedy Central. Il nostro ex Premier Silvio Berlusconi lo aveva appena ribadito, "io fino a quando ho rappresentato l'Italia, ero uno dei due-tre capi di governo più autorevoli"
http://www.thedailyshow.com/watch/tue-december-11-2012/the-bungover-4
Certo gliele ha suonate lo Spread che in soli 2 giorni dopo l'ennesima discesa è passato da sotto i 300 punti a 360 e gliele ha suonate il misnistro degli esteri tedesco che gli ha intimato di non usare la Germania per la sua campagna populista.
RispondiEliminaMa tanto lo sanno tutti che " Lo spread è un invenzione fatta a posta per potermi cacciare, infatti in germania sono tutti banchieri" e che la Merkel non ostante abbia una laurea in Astrofisica "è una culona inchiavabile"
mi pemetto di suggerirti un link Dove potrai trovare le mirabolanti evoluzioni di Zio Silvio e della sua ciurmaglia......http://nuovoanluc.blogspot.it/2012/02/124-spunti-sulle-parole-di-adriano.html
SVEGLIATE MONTI DIMETTENDOSI LO HA LASCIATO CON IL CERINO IN MANO HA PRATICAMENTE IN...... QUESTA GRANDE MENTE DI ZIO SILVIO
Silvio Berlusconi, ospite di Maurizio Belpietro, canale 5:
RispondiElimina"Ma che ci frega dello spread? ... Guardi che io ero uno dei due, tre capi di Stato più autorevoli"
Marcello Dell'Utri, senatore Pdl, intervistato dal Fatto:
RispondiElimina"Grazie ad Ingroia ora m'hanno sequestrato pure la villa a Santo Domingo ... Berlusconi deve ricandidarmi perché io non sono più al sicuro, se uno non vuole andare in galera deve pur trovare un posto dove stare! Il Pdl è il mio partito, sono io che decido!"
Gianfranco Rotondi, onorevole Pdl ed ex ministro, intervistato dal Fatto Quotidiano:
RispondiElimina"Surreale! Prima stacchiamo la spina al governo dicendo che aveva fatto il male dell'Italia, poi nominiamo Monti capo dei moderati ... siamo comici. Berlusconi ascolta chiunque, ma a Monti facciamo schifo e rifiuterà. Noi dovevamo cadere combattendo, in trincea, dovevamo rivendicare i risultati del governo Berlusconi, presentandoci come ci dipingono: noi siamo i berlusconiani, quelli cha hanno difeso Ruby nipote di Mubarak"
Silvio Berlusconi, poco fa, intervistato da Giletti, Domenica In.
RispondiElimina<< "Me ne vado eh! Impari da Barbara D'Urso!" ...>>
RispondiEliminaSilvio Berlusconi, intervistato da SkyTg24:
"Non ho mai detto che Ruby fosse la nipote di Mubarak"