LA SOCIETÀ DEL LATINA CALCIO
DOPO QUATTRO ANNI DI SERIE B È RETROCESSA, È FALLITA E RIPARTIRÀ DAI
DILETTANTI.
Per quattro anni
il nostro territorio ha avuto molta notorietà attraverso il Latina Calcio, il quale ha militato nel Campionato Nazionale di Serie B: la
seconda serie nazionale dello sport più popolare. Ogni qualvolta che facevo la Strada
Pontina da Roma, con un pizzico d’orgoglio, pensavo alle
squadre avversarie del Latina, e anche ai loro tifosi, che la percorrevano,
dopo essere atterrate a Fiumicino, sempre che non avessero fatto l’intero
percorso in torpedone, andando alla scoperta di quell’angolo d’Italia, il
nostro. I moltissimi appassionati di pallone di tutta Italia si tengono
continuamente aggiornati sulle ultime novità delle serie calcistiche maggiori,
che per quattro anni hanno riguardato anche il Latina. Dopo essersi informati sul calcio, gli stessi prendevano
informazioni sulla città di Latina e sul territorio limitrofo: oggi è molto
facile farlo con i moderni mezzi informatici. La suddetta società calcistica
ebbe il maggior apice, quando sfiorò la promozione in Serie A, nel primo anno
di Serie B, dopodiché ha vissuto
stagioni mediocri, conquistando delle sudate salvezze e arrivando al penultimo
posto quest’anno, tanto da retrocedere. Nel corso dell’ultima stagione c’è
stato il cambio di proprietà: i nuovi acquirenti pensavano di fare un buon
affare, tanto da lanciare dei proclami (Serie
A, nuovo stadio), non immaginando di trovarsi ad avere a che fare col
fallimento. Tante altre società di Serie
B hanno dei debiti molto superiori a quelli che aveva il Latina Calcio, ma li dichiarano nei
bilanci e riescono ad andare avanti, mentre i conti del Latina erano truccati e furono scoperti tramite l’inchiesta giudiziaria
“Olimpia”. Nelle grandi società di Serie A, che hanno delle grandi
multinazionali alle spalle, avvengono frequenti ricapitalizzazioni per coprire
i disavanzi economici; altre invece fanno affari, comprando a poco presso giocatori
sconosciuti, facendoli crescere di qualità e di valore economico, per poi
rivenderli a fior di milioni: è il caso della SSLazio.
Gli ultimi
proprietari della società calcistica pontina, dopo aver smantellato per
questioni economiche una rosa competitiva nel mercato invernale, hanno bleffato
per alcuni mesi, dichiarando a più riprese che, attraverso il fallimento pilotato,
avrebbero continuato a gestire la compagine, risanandola: non è andata così e i
tifosi che avevano abboccato, illudendosi, ci sono rimasti molto male. In
effetti quei signori si sono fatti un po’ di conti: se la squadra fosse
riuscita a mantenere la categoria, sarebbero entrati più soldi, tramite i
diritti televisivi e gli sponsor, quest’ultimi sono sempre pronti a sborsare
fior di quattrini per ottenere un’eccellente visibilità in un campionato d’alto
livello. Nel campionato di Lega Pro
(da poco tornato a chiamarsi Serie C)
ci sono meno guadagni, per cui ci sarebbe voluto più tempo per risanare i
debiti. La vecchia società ha chiuso i battenti dopo essere stata dichiarata
fallita e se ne costituirà un’altra che ripartirà dai dal calcio dilettantistico.
Per alcuni versi sarà anche un bene ripartire da zero, piuttosto che tenere
attiva la vecchia società e portarsi dietro i vecchi problemi. Quella del Latina Calcio è sempre stata una piccola
realtà che, tra frequenti fallimenti, ha sempre militato tra la
Serie D e la C2; gli ultimi anni nel grande calcio
sono stati un’eccezione. La stessa cosa succede spesso a molte altre società
sportive che hanno dei momenti di gloria e poi sprofondano, spariscono, vengono
rifondate, ripartendo dal basso. Questi cambiamenti totali e rapidi, talvolta
colgono impreparate le città che non dispongono di adeguate infrastrutture per gli
eventi sportivi di alto rango: è il caso di Latina, che non avrebbe avuto un
impianto sportivo adeguato se la sua squadra fosse arrivata nella massima serie
calcistica; solo recentemente il suo stadio è stato ampliato, quando ormai non
serviva più. Tante volte le società sportive piccole, andando oltre i loro
limiti e le loro possibilità, fanno gioire e sognare i loro tifosi, per poi
cadere nel baratro, così da far piombare gli appassionati nello sconforto.
Allora non sarebbe meglio rimanere nell’anonimato calcistico e non compiere
quei passi da gigante per elevarsi di rango? Non saprei…..
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