bandiera

bandiera

sabato 21 luglio 2018

395) FURTI SACRILEGHI NELLE CHIESE A CORI



I FURTI DEI CALICI USATI PER LE FUNZIONI NELLE CHIESE DI CORI, I RITI VUDÙ,  LE MESSE NERE, LA SICUREZZA DEI CITTADINI.



Un mistero si aggira sui furti che hanno riguardato i calici e le ostie usati per le celebrazioni religiose in alcune chiese di Cori. Una domanda sorge spontanea: come mai i trafugatori hanno preso di mira solo quegli oggetti in particolare, evitando di portare via soldi o altre cose di maggior valore? C’è chi ipotizza la pista sacrilega, cioè i furti a scopi satanici. Qualcun altro addirittura parla di riti vudù, i quali sono dei culti sincretistici africani con alcuni aspetti esoterici.



Questa pratica prevede dei sacrifici animali. Addirittura quando fu uccisa, lo scorso febbraio, quella ragazza a Macerata in un primo momento si parlò di riti vudù, poi quella pista si rilevò falsa. Anche nel nostro caso specifico, cioè in questi piccoli furti, sembra poco probabile la pista vudù (se fosse esatta i furti riguarderebbero pure altro), ciò non toglie che per un paese di modeste entità, con alcuni dei suoi abitanti locali che hanno dei problemi seri, non è conveniente ospitare un elevatissimo numero di richiedenti asilo politico, senza sapere chi sono costoro e cosa hanno fatto in vita loro; è notizia di questi giorni che i nostri politici locali hanno fatto richiesta per farsene arrivare degli altri, quelli che erano a Fondi, dopo che i loro gestori hanno chiuso bottega perché travolti dal malaffare. Mandarli in città più grandi che ancora ne ospitano pochi no? Non so il motivo di questa scelta; alcuni mesi fa gli stessi amministratori avevano dichiarato sulla stampa che Cori aveva raggiunto il numero massimo di profughi da ospitare. Per tranquillizzare il popolo i governanti coresi hanno dichiarato che coloro che arriveranno staranno al massimo per sessanta giorni, prima di essere trasferiti altrove: saranno sessanta giorni precisi o sessanta giorni rinnovabili? Ora c’è il Ministro Salvini che porrà fine agli eccessivi sperperi ed affari in questo campo e darà un’accelerata nell’esaminare le moltissime richieste d’asilo politico, concedendolo solo a chi ne ha diritto, come facevano i suoi predecessori, soltanto che erano più lenti.

Tornando ai furti dei calici: dietro potrebbe celarsi l’ombra delle messe nere o dei riti satanici, i quali alcune volte possono condurre ad uccidere. Premettendo che i possibili moventi di quegli scippi sono solo delle supposizioni e nessuno conosce la verità, prendendo spunto da un’ipotetica motivazione affronto l’argomento. Sempre più giovani e meno giovani si sentono attratti dall’esoterismo, la quale è una trappola ben adescata per coloro che sono privi di convinzioni religiose. Uno cresciuto con ideali cristiani se ne guarderebbe bene di farsi convincere a partecipare a quei riti. Ben pochi ritrovano la fede cristiana, sono di più coloro che preferiscono abbracciare altre religioni o addirittura i riti satanici; fortunatamente ancora non ci sono masse oceaniche che cercano l’alternativa al cattolicesimo, la stragrande maggioranza degli individui vive, religiosamente parlando, nell’indifferenza.




Il sistema di videosorveglianza da poco istallato in paese, al fine di prevenire gli scippi e le rapine nelle abitazioni private e nel patrimonio storico culturale, ancora non è funzione; presto arriveranno delle nuove telecamere, ma bisogna attivarle tutte il prima possibile. Non è escluso che un domani provino a rubare oggetti con più alto valore custoditi nelle chiese, come ad esempio l’Ara del Tempio d’Ercole a San Pietro o il famoso candelabro pasquale a Santa Maria, o delle porzioni di colonne dei templi. Ciò, dei reperti storici,  che si puossono trasportare facilmente non starebbero meglio custoditi e protetti nel Museo della Città e del Territorio?

Nessun commento:

Posta un commento