I FURTI DEI CALICI USATI PER LE FUNZIONI NELLE
CHIESE DI CORI, I RITI VUDÙ,
LE MESSE NERE, LA SICUREZZA DEI
CITTADINI.
Un mistero si aggira
sui furti che hanno riguardato i calici e le ostie usati per le celebrazioni religiose
in alcune chiese di Cori. Una domanda sorge spontanea: come mai i trafugatori
hanno preso di mira solo quegli oggetti in particolare, evitando di portare via
soldi o altre cose di maggior valore? C’è chi ipotizza la pista sacrilega, cioè
i furti a scopi satanici. Qualcun altro addirittura parla di riti vudù, i quali
sono dei culti sincretistici africani con alcuni aspetti esoterici.
Questa pratica prevede
dei sacrifici animali. Addirittura quando fu uccisa, lo scorso febbraio, quella
ragazza a Macerata in un primo momento si parlò di riti vudù, poi quella pista
si rilevò falsa. Anche nel nostro caso specifico, cioè in questi piccoli furti,
sembra poco probabile la pista vudù (se fosse esatta i furti riguarderebbero
pure altro), ciò non toglie che per un paese di modeste entità, con alcuni dei
suoi abitanti locali che hanno dei problemi seri, non è conveniente ospitare un
elevatissimo numero di richiedenti asilo politico, senza sapere chi sono
costoro e cosa hanno fatto in vita loro; è notizia di questi giorni che i
nostri politici locali hanno fatto richiesta per farsene arrivare degli altri,
quelli che erano a Fondi, dopo che i loro gestori hanno chiuso bottega perché
travolti dal malaffare. Mandarli in città più grandi che ancora ne ospitano
pochi no? Non so il motivo di questa scelta; alcuni mesi fa gli stessi amministratori
avevano dichiarato sulla stampa che Cori aveva raggiunto il numero massimo di
profughi da ospitare. Per tranquillizzare il popolo i governanti coresi hanno
dichiarato che coloro che arriveranno staranno al massimo per sessanta giorni,
prima di essere trasferiti altrove: saranno sessanta giorni precisi o sessanta
giorni rinnovabili? Ora c’è il Ministro Salvini che porrà fine agli eccessivi
sperperi ed affari in questo campo e darà un’accelerata nell’esaminare le
moltissime richieste d’asilo politico, concedendolo solo a chi ne ha diritto,
come facevano i suoi predecessori, soltanto che erano più lenti.
Tornando ai furti dei
calici: dietro potrebbe celarsi l’ombra delle messe nere o dei riti satanici, i
quali alcune volte possono condurre ad uccidere. Premettendo che i possibili
moventi di quegli scippi sono solo delle supposizioni e nessuno conosce la
verità, prendendo spunto da un’ipotetica motivazione affronto l’argomento. Sempre
più giovani e meno giovani si sentono attratti dall’esoterismo, la quale è una
trappola ben adescata per coloro che sono privi di convinzioni religiose. Uno
cresciuto con ideali cristiani se ne guarderebbe bene di farsi convincere a
partecipare a quei riti. Ben pochi ritrovano la fede cristiana, sono di più
coloro che preferiscono abbracciare altre religioni o addirittura i riti
satanici; fortunatamente ancora non ci sono masse oceaniche che cercano
l’alternativa al cattolicesimo, la stragrande maggioranza degli individui vive,
religiosamente parlando, nell’indifferenza.
Il sistema di
videosorveglianza da poco istallato in paese, al fine di prevenire gli scippi e
le rapine nelle abitazioni private e nel patrimonio storico culturale, ancora
non è funzione; presto arriveranno delle nuove telecamere, ma bisogna attivarle
tutte il prima possibile. Non è escluso che un domani provino a rubare oggetti
con più alto valore custoditi nelle chiese, come ad esempio l’Ara del Tempio d’Ercole a San Pietro o il famoso candelabro pasquale a Santa Maria, o delle porzioni di colonne
dei templi. Ciò, dei reperti storici,
che si puossono trasportare facilmente non starebbero meglio custoditi e
protetti nel Museo della Città e del
Territorio?
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