Una
ristretta cerchia di persone influenti vorrebbe imporre la propria visione del
mondo, andando contro le idee della maggioranza del popolo.
Alcune logge di persone influenti, le quali influenzano la stragrande maggioranza dei mezzi d'informazione, ci impongono le loro visioni del
mondo, non rendendosi conto di essere in minoranza e contro le opinioni della
maggioranza del popolo. Un popolo, quello britannico, che in maggioranza ha
scelto di andarsene dall’Unione Europea: non si vuole accettare quella decisione: a Bruxelles principalmente e in piccola parte a Londra. Le teorie del mondo d’oggi
mondialiste vorrebbero la perdita dell’identità nazionale dei popoli
occidentali e lo stravolgimento della famiglia tradizionale e della naturale
procreazione.
Un esempio è stato l’ultima edizione del festival di Sanremo: il voto
della gente comune aveva decretato un altro vincitore rispetto a quello che ha
deciso la giuria composta una limitata cerchia di gente pubblica influente. Oppure
la vicenda dell’attentato al torpedone che trasportava i ragazzi di una scuola
in gita: l’attenzione dei media era rivolta esclusivamente ai protagonisti che
hanno evitato la strage di origine straniera, ignorando gli altri eroi
italiani. Con quel pretesto i mezzi di informazione hanno fatto pressione
affinché la politica spingesse per facilitare le acquisizioni delle
cittadinanze per i residenti in Italia che ne sono privi. Le stesse famiglie
dei due ragazzi di origine nordafricana che erano su quell’autobus hanno
ammesso che sono i stati i giornalisti a fare loro solleciti per richiedere lo
status di cittadini italiani immediatamente. Invece la maggioranza della gente
pensa che un non italiano per ottenere la cittadinanza deve percorrere un
cammino di integrazione e di retta condotta: quando li avrà intrapresi,
dimostrando di voler accettare gli usi e i costumi, la cultura, la religione e
altre cose del paese che lo ospita, allora se ne potrà riparlare. Un altro esempio vale per l'omicidio "dell'italiano felice", un razzismo politicamente poco corretto su cui è calato immediatamente il sipario. I discorsi fatti in precedenza valgono anche
per i giovani che sono stati lanciati nella nazionale di calcio italiana: tutti
per giorni hanno parlato solo ed esclusivamente di un giovane di colore, Kean, il
quale non ha fatto nulla di straordinario, solo ordinaria amministrazione
contro avversarie molto modeste, non filandosi tutti gli altri che grosso modo
hanno avuto prestazioni pari a lui e qualche giocatore anziano è stato anche
più bravo. Col tempo tutti ci dimostreranno quando varranno, soprattutto quando
incontreranno le grosse nazionali.
Cambiamo argomento, parlando delle polemiche relative all’ultimo
congresso sulla famiglia a Verona. È scoppiato un putiferio da parte di
omosessuali e femministe che si sono fatti sentire prepotentemente. Cosa
volevano? Perché queste cosiddette femministe non hanno mai organizzato
manifestazioni o fiaccolate davanti le ambasciate e i consolati di quelle
nazioni dove la donna non è considerata come persona? Come ha scritto Vittorio
Feltri in un suo articolo nessuno contesta gli omosessuali perché tali, sono
loro che vorrebbero imporre agli altri i loro concetti, stravolgendo millenni e
millenni di tradizioni e di fenomeni naturali che determinano tutte le
esistenze. Essi sono solo una piccola minoranza, la stragrande maggioranza
della gente è per la tradizionale famiglia e per la naturale procreazione. Se
tutti divenissero come loro il mondo finirebbe: infatti non si è mai visto due
sodomiti che generano una nuova vita. Allora perché indignarsi di un congresso
a tutela della famiglia e della vita (non di imposizioni) in un paese in
profonda crisi demografica?
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