L’ISIS,
CIOè LO STATO ISLAMICO, è STATO BATTUTO (PER ORA) IN SIRIA. ANCHE DEI VALOROSI NOSTRI CONNAZIONALI SI
BATTONO IN SIRIA PER LA LIBERTà E PER LA NOSTRA SICUREZZA E UNO è CADUTO
(lorenzo orsetti) tra l’indifferenza generale e delle istituzioni.
Situazione Siria oggi
la guerra in Siria ancora
non è finita ma sembra sia arrivata ad una svolta: infatti l’Isis, ovvero lo
stato terroristico islamico, è stato sconfitto dopo che è caduta l’ultima
roccaforte da esso controllata. Diverse fazioni, che controllano vari
territori, se non si metteranno d’accordo continueranno a fronteggiarsi tra di
esse: il Regime di Assad, i ribelli e i curdi. Una svolta decisiva ad Assad l’hanno
data i russi e in piccola parte gli americani. Lo Stato Islamico nel 2014 era
all’apice: controllava quasi tutta la Siria, oltre che una fetta di Iraq, e
organizzava attentati sanguinari in Europa. I curdi, che vivono tra Siria, Iraq
e Turchia, sono secoli che vogliono un loro stato indipendente e, con la pretesa
di combattere il terrorismo opprimente, cercano di raggiungere il loro scopo
primario, con la libertà e i diritti che gli oppressori negano.
Situazione Siria 2014
Dall’Europa sono partiti
molti volontari per unirsi alla lotta, non solo per battersi dalla parte
sbagliata dopo raggiri, illusioni ed indottrinamenti. Molti giovani europei,
italiani compresi, hanno sentito lo stimolo di battersi anch’essi per delle
giuste cause: per i diritti, le emancipazioni di quelle genti e per prevenire
gli attentati terroristici in Europa. Nella società occidentale odierna, dove
vigono il consumismo sfrenato, la comodità, il materialismo e le nuove generazioni sono molli, delicate, può sembrare un
paradosso. Nell’800, quando gli italiani erano quasi tutti più poveri, spinti
dalla necessità erano costretti a combattere per l’Italia unita al fine di conquistare
la libertà e il riscatto sociale che non arrivò subito. (Domani non è detto che
delle nuove necessità non si ritorni a pugnare) Invece nel contesto italiano
odierno si resta meravigliati dalle scelte di questi coraggiosi; le popolazioni
locali mediorientali sono costrette a combattere per la loro stessa esistenza, la
maggior parte di noi pensa che, si ci minacciano o ci colpiscono con attentati,
basta individuare gli autori e colpirli dal cielo per sradicare altre eventuali
azioni eclatanti.
La morte del fiorentino
Lorenzo Orsetti, di idee anarchiche e che combatteva a fianco dei curdi, non ha
suscitato un clamore generale e c’è stato poco cordoglio, anche perché subito
dopo sono accaduti eventi di maggiore rilevanza mediatica; appunto, sempre per rimanere
in tema di terrorismo. Ma già il giorno stesso della sua morte i politici e le
istituzioni non hanno espresso parole di cordoglio. I suoi familiari erano
preparati al peggio e si sono detti orgogliosi del loro congiunto e delle
scelte che aveva fatto. Anch’io dal mio piccolo lo ringrazio di aver dato la
propria vita anche per noi, per farci vivere un po’ più tranquilli, anche se i pericoli non sono completamente scongiurati.
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