DOPO QUESTA PASQUA SURREALE
SARÀ MEGLIO RIAPRIRE TUTTO E RIPARTIRE CON LE DOVUTE PRECAUZIONI, PER FAR Sì CHE IL PAESE NON COLLASSI
ECONOMICAMENTE, DIPENDENDO MAGGIORMENTE DALL’ESTERO, E RISCHI LA FAME. PER IL
GOVERNO VA BENE COSÌ TEMPOREGGIA E MANTIENE IL POTERE.
Mentre si avvicina
la Pasqua in un clima surreale, che mai e poi mai ci saremmo aspettati di vivere,
la situazione dei contagiati da Coranavirus lentamente migliora. È da un
mese oramai che le funzioni religiose vengono celebrate a porte chiuse e sarà
così anche nella solennità della Pasqua, la massima festività per la Religione
Cristiana. In questo periodo preti e fedeli si sono organizzati per vie
telematiche: sulle reti informatiche è stato e sarà possibile seguire in
diretta e in differita le messe. In passato quando le grandi epidemie colpivano
interi territori, non essendo la scienza medica molto progredita come oggi, ci
si affidava alla fede: all'incessante preghiera, a processioni, a voti, per
chiedere alle divinità la fine di quei terribili flagelli. Oggi invece, anche
se i momenti di riscoperta e della rivalutazione della fede non mancano, si
segue più l’evolversi dei progressi in campo della ricerca medica, al fine di
intravedere delle speranze per l’epilogo di questa odierna piaga. Gli effetti
si notano nel confronto tra presente e passato: finora in tutto il mondo ci
sono stati per questo virus circa 100.000 decessi, un numero ben lontano dai
milioni e milioni delle grandi epidemie del passato. Oggi ci sono dei frequenti
annunci sulla scoperta dei vaccini, ma ci vorranno settimane, mesi, per
valutarne gli effetti: o la piena efficacia o gli effetti collaterali. Dopo
giorni in cui delle voci contrastanti tra loro si alternavano, che parlavano del
perdurare o della cessazione del virus, sembra che il numero dei nuovi contagiati
vada scemando e il numero dei guariti vada aumentando. Quindi dovremmo aver
raggiunto questo benedetto picco di cui si parlava tanto.
Se le cose dovessero
continuare a migliorare da qui a qualche giorno sarà opportuno tentare di
riaprire tutto subito, con la speranza che tutto torni lentamente come prima,
anche se sarà molto difficile. Ovviamente, se tutto riaprirà come auspico, ci
sarà l’obbligo delle necessarie precauzioni, che già c’erano alla prime
avvisaglie del virus, prima della quarantena: costante protezione del viso,
distanze tra persone nei luoghi pubblici e di lavoro, evitare baci e strette di
mano e con l’aggiunta dei tamponi di massa sulla popolazione. Ognuno di noi
potrebbe essere affetto dal Coranavirus in forma leggera e non lo sa,
una volta individuato il malato verrà messo in quarantena: una sicurezza per
lui e per gli altri. Non si può continuare a stare fermi a lungo, perché alcune
famiglie sono alla fame senza lavoro. Lo stato fa bene a stanziare aiuti alle
famiglie e alle imprese in difficoltà, peggiorando la sua situazione economica:
considerata la gravità della situazione non può far altrimenti. Purtroppo il
debito pubblico schizzerà ancor di più verso le stelle e l’Unione Europea approfitterà
sempre di più degli stati con elevati debiti, non escludendo che possa in
futuro ipotecare i beni e i patrimoni dello Stato Italiano, e già da adesso si oppone
all'emissione di nuovi Bot, o meglio: coronabond. L’ente sovranazionale
europeo qualche aiuto lo concede, ma non più di tanto poiché tutti stanno
vivendo un duro periodo a causa di questa epidemia. I soldi che arrivano
dall'Europa sono parte di quelli che l’Italia le ha versato. Da moltissime
nazioni europee stanno giungendo proteste e lamentele verso quest’Europa: sono
dei chiari segnali che essa dovrà cambiare ed essere impostata in modo diverso
in futuro se non vorrà crollare. Siamo finiti in una morsa che ci finirà
stritolare se non riaprirà tutto al più presto; mi rendo conto della gravità
della situazione sanitaria, ma se non si ripartirà, con la massima attenzione
per tutelare la salute e la vita di tutti noi, saranno guai seri.
Questa tempesta in
atto al governo in carica va bene, così almeno prende altro tempo per restare
in carica e non cadere. La sua emorragia si è arrestata alla comparsa del
virus, quando tutti si sono ricompattati per affrontare questo dramma. il
rinvio del referendum costituzionale farà guadagnare mesi preziosi a questa
legislatura agonizzante.
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