DOPO UN’ESTATE MEDIATICA DI FUOCO SUL FRONTE IMMIGRAZIONE
DI MASSA, PER FAR RESTARE LA GENTE TRANQUILLA E NON ANGUSTIARLA PIÙ, IN
AUTUNNO I MEDIA HANNO DECISO DI NON DARE PIÙ MOLTO RISALTO AD UN PROBLEMA A CUI
NON SI VUOL PORRE RIMEDIO.
La popolazione d’Europa la scorsa
estate era molto preoccupata per gli arrivi massicci di africani e di
mediorientali, attraverso la
Turchia , la
Grecia e i Balcani, ma anche tramite la rotta Libia – Italia.
I politici del Vecchio Continente, nonostante le inquietudini espresse, non
sanno cosa fare per porre un freno agli arrivi; gli unici che cercano dei
rimedi sono i governanti delle nazioni dell’Europa dell’Est. Se non si fa nulla
per fermare questo fenomeno illegale si incoraggerà sempre di più tale esodo
biblico e anche le tragedie del mare aumenteranno (vengono sfruttate dai mezzi d'informazione per
lavarci il cervello e scuotere le nostre coscienze: si tenta di attribuirci
delle colpe che non abbiamo). Per coloro
che fuggono dalle guerre sarà compito dell’Onu allestire dei campi nelle
nazioni confinanti (quindi con la stessa cultura, con gli stessi usi e costumi,
con la stessa religione) e provvedere al sostentamento. Da quei campi profughi
le nazioni d’occidente selezioneranno, in base alle loro possibilità, qualche
fuggiasco da ospitare, cercando possibilmente di dare la priorità ai cristiani
perseguitati per la loro fede ed anche a qualche non cristiano che sfugge anch'egli dagli estremismi religiosi. Di cristiani che arrivano se ne vedono
pochini; alcune volte sono gli islamici più fanatici ed estremisti che si
introducono illegalmente in Europa. Qualche maligno sostiene che dietro
l’esplosione delle partenze dalla Turchia verso la Grecia (una delle porte
d’accesso all'Europa) ci sia la mano del Governo Turco, il quale ha in mente di
islamizzare il Continente Europeo e sottomettere così i propri abitanti,
approfittando del buonismo dilagante e dell’abbandono del nazionalismo e del
patriottismo, in favore di una nuova visione occidentale mondialista e
multiculturale.
Il Capo dello Stato Italiano ha
dichiarato che non c’è bisogno di erigere muri, di avere paura di una società
globalizzata (è il medesimo pensiero di Papa Francesco); peccato però che
questa cosiddetta società globalizzata, secondo le teorie del centrosinistra, solo
in occidente deve esistere, con la distruzione dei popoli che da secoli lo
compongono e che ne hanno fatto la storia e la gloria; in altre parti del mondo
le popolazioni son ben definite, uniformi e crescono sempre di più. (molti
personaggi pubblici in cuor loro sono molto preoccupati da questi massicci approdi verso l’Europa ma non hanno il coraggio di esternarlo, devono attenersi
alle solite parole retoriche dell’accoglienza sfrenata, cioè alla moda). Hanno
capito bene l’antifona gli extraeuropei e cercano di sfruttarla a proprio
vantaggio. Decenni addietro, anche quando c’erano conflitti in corso, non si
verificavano mai esodi massicci verso l’Europa come avviene oggi: al massimo i
fuggitivi scappavano nei paesi limitrofi, solo qualcuno attraverso vie legali
chiedeva ospitalità nelle maggiori nazioni d’occidente. Ovviamente le nazioni
arabiche ricchissime se ne guardano bene dall'offrirsi per accogliere i loro
stessi consanguinei arabi. Le popolazioni dell’Europa orientale non si fanno
contagiare dai modi di fare di quelle occidentali e dell’Unione Europea: dopo
le esperienze pluridecennali vissute sotto le dittature temono di essere private
nuovamente delle libertà e della sicurezza; esse capiscono che le frontiere
vanno difese. Queste politiche di resa, del calar le braghe e di timore di
alzar la voce contro gli stati responsabili dell’immigrazione selvaggia, potrebbero
un domani rivelarsi fatali per tutti noi.
Al momento nessuno, tra quelli che
arrivano dalla Turchia, cerca un’Italia carica di problemi, di disoccupazione e
con un altro fronte caldo d’immigrazione selvaggia, quasi tutti inseguono i
paesi che al ora stanno meglio di noi: Germania, Francia, Gran Bretagna,
Svezia, Norvegia. Anche qualche nazione africana sta vivendo un vero e proprio
boom economico; tuttavia qualche suo abitante, anziché darsi da fare, ha capito
che in Europa, con un qualsiasi pretesto, si ottiene lo status di rifugiato
politico e tutti sono mantenuti alla grande. Occorrerà selezionare minuziosamente
coloro che fuggono veramente da
conflitti in corso, prelevarli direttamente nelle vicinanze dei loro paesi e
bloccare con ogni mezzo le vie migratorie illegali. Facile a dirsi, difficile
ad attuare (senza un Maroni, senza una Lega
Nord al Governo); per cui è meglio il silenzio mediatico: per non
angustiare e per far dormire sonni tranquilli al popolo.
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