BATOSTA STORICA
PER IL PD E PER LA SINISTRA,
GRANDI AFFERMAZIONI DEL MOVIMENTO 5 STELLE (IN TANTI HANNO ABBOCCATO ALLE SUE
FANTASIE) E DELLA LEGA. BERLUSCONI PER LA PRIMA VOLTA NELLE
ELEZIONI POLITICHE NON RIMONTA E NON È PRIMO NEL CENTRODESTRA. TUTTAVIA NESSUNO
HA LA
MAGGIORANZA PARLAMENTARE E SARÀ NECESSARIO UN ACCORDO TRA
FORZE INCONCILIABILI TRA LORO O I TRADIMENTI DEI PARLAMENTARI NEI CONFRONTI DEI
LORO PARTITI PER EVITARE IL RITORNO IMMEDIATO ALLE URNE.
RISULTATI ELEZIONI
POLITICHE 2018 CAMERA DEI DEPUTATI
Affluenza: elettori 50.782.650,
votanti 72,93%
- CENTRODESTRA: uninominale 12.147.611 voti, 37,00%, 111 seggi; proporzionale Lega 5.691.921 voti, 17,37%, seggi 73/Forza Italia 4.590.774 voti, 14,01%, 59 seggi/Fratelli d’Italia 1.426.564 voti, 4,35%, 19 seggi/Noi con l’Italia Udc 428.298 voti, 1,3%; totale seggi centrodestra 262;
- MOVIMENTO 5 STELLE: uninominale 10.727.567 voti, 32,68%, 93 seggi; proporzionale 10.697.994 voti, 32,66%, 133 seggi; totale seggi Movimento 5 Stelle 226;
- CENTROSINISTRA: uninominale 7.502.056 voti, 22,85%, 28 seggi; proporzionale Partito Democratico 6.134.727 voti, 18,72%, 86 seggi/+Europa 836.837 voti, 2,55%/Italia Europa Insieme 196.766 voti, 0,60%/Civica Popolare Lorenzin 177.825voti 0,54%/Svp - Patt 134.651 voti, 0,41%, 2 seggi; totale seggi centrosinistra 116;
- LIBERI E UGUALI: uninominale 1.113.969 voti, 3,39%; proporzionale 1.109.198 voti, 3,38%, totale seggi 14;
- Seggi dall’estero: Partito Democratico 5, +Europa 1, centrodestra 3, Movimento 5 Stelle 1, Movimento Associativo Italiani all’estero 1, Unione sudamericana emigrati italiani 1.
RISULTATI ELEZIONI
POLITICHE 2018 SENATO DELLA REPUBBLICA
Affluenza: elettori 46.663.202, votanti
72,99%
- CENTRODESTRA: uninominale 11.323.360 voti, 37,49%, 58 seggi; proporzionale Lega 5.317.019 voti 17,63%, 37 seggi/Forza Italia 4.352.380 voti, 14,43%, 33 seggi/Fratelli d’Italia 1.286.122 voti, 4,26%, 7 seggi/ Noi con l’Italia Udc 361.737 voti, 1,19%; totale seggi centrodestra 135;
- MOVIMENTO 5 STELLE: uninominale 9.729.621 voti, 32,22%, 44 seggi; proporzionale 9.713.763 voti, 32,21%, 68 seggi; totale seggi Movimento 5 Stelle 112;
- CENTROSINISTRA: uninominale 6.943.450 voti, 22,99%, 14 seggi; proporzionale Partito Democratico 5.768.101 voti, 19,12%, 43 seggi/+Europa 712.844 voti, 2,36%/Italia Europa Insieme 163.028 voti, 0,54%/Civica Popolare Lorenzin 157.205 voti, 0,52%/Svp – Patt 128.282 voti, 0,42%, 1 seggio; totale seggi centrosinistra 58;
- LIBERI E UGUALI: uninominale 990.500 voti, 3,28%; proporzionale 987.706, 3,27%, 4 seggi; totale seggi 4;
- Seggi dall’estero: Partito Democratico 2, centrodestra 2, Movimento Associativo Italiani all’estero 1, Unione sudamericana emigrati italiani 1.
RISULTATI ELEZIONI REGIONALI
- REGIONE LAZIO: Nicola Zingaretti (centrosinistra) 1.018.736 voti, 32,92%, 24 seggi; Stefano Parisi (centrodestra) 964.418 voti, 31,17%, 15 seggi; Roberta Lombardi (M5S) 559.752 voti, 22,06%, 10 seggi; Sergio Pirozzi 151.476 voti, 4,89%, 1 seggio;
- REGIONE LOMBARDIA: Attilio Fontana (centrodestra) 2.793.370 voti, 49,75%, 48 seggi; Giorgio Gori (centrosinistra) 1.633.367 voti, 29,09%, 17 seggi; Dario Violi (M5S) 974.984 voti, 17,36%, 13 seggi.
COMMENTI SUI RISULTATI
La
percentuale dei votanti nelle ultime politiche è stata la più bassa di sempre,
ma ci si aspettava di peggio. Nella storia repubblicana italiana le sinistre
non avevano mai raggiunto un risultato così basso tra sinistra moderata ed
estrema; ugualmente è stato per il centro o per i moderati veri e propri,
sparsi tra la liberale Forza Italia,
una parte del Pd ed altri piccoli
partiti alleati del centrodestra e del centrosinistra. I veri trionfatori di
queste elezioni sono stati i partiti antisistema nati fuori dagli schemi
tradizionali, destra, sinistra, centro, vale a dire la Lega
(in questa occasione non più Lega Nord
e mutatosi in un’aggregazione di destra vera per convenienze elettorali) e il Movimento Cinque Stelle. Anche il
partito di destra Fratelli d’Italia, grazie
alla stretta alleanza con la Lega,
ha più che raddoppiato i propri consensi, in ogni caso è ben lontano dagli
imponenti numeri dei movimenti trionfatori di queste votazioni politiche. Silvio
Berlusconi è la prima volta che fallisce nettamente nelle elezioni politiche:
infatti le altre volte quando partiva sfavorito, effettuando delle
straordinarie rimonte, perdeva di misura (1996, 2006, 2013), ha vinto bene due
volte (2001, 2008) ed ha ottenuto una vittoria azzoppata al suo debutto
politico (1994). Per lui gli anni iniziano a farsi sentire, non è facile
trovare un suo degno erede: se si ritirasse definitivamente il suo partito si
spaccherebbe in tanti pezzi. La perdita dei voti di Forza Italia è stata in
parte compensata dal successo della Lega;
nel complesso la coalizione di centrodestra è la prima coalizione sia alla Camera che al Senato, pur non ottenendo oltre la metà dei parlamentari per
governare in autonomia. Il Movimento
Cinque Stelle, che non è coalizzato con altri, è divenuto il primo partito per
preferenze. Il successo della Lega e
del M5S probabilmente è dovuto alle
non efficaci politiche dei governi uscenti di centrosinistra in materia di
contrasto all’immigrazione clandestina e alla disoccupazione nel mezzogiorno
d’Italia. Al nord è stata premiata la
Lega, al sud il M5S. Tanti creduloni, specie coloro che
vogliono essere mantenuti a vita, hanno abboccato alla promessa del reddito di
cittadinanza da parte dei penta-stellati (una promessa più potente rispetto a
quelle del centrodestra, relative all’abolizione della legge Fornero sulle pensioni o alla massiccia riduzione delle tasse),
il quale è un progetto disastroso, irrealizzabile, genererà disoccupazione e lo
stato italiano andrà in bancarotta, pagando decine e decine di milioni di
indennità, restando senza i contributi necessari per i servizi essenziali, a
causa
dell’abbandono delle attività lavorative. Arriveranno sempre più stranieri per occupare i posti di lavoro abbandonati e comanderanno. Secondo
Beppe Grillo tra vent’anni il lavoro manuale sparirà perché sarà tutto
automatizzato e meccanizzato. Negli anni 1970/1980 dicevano le stesse cose (nel 2000 i robot sostituiranno la manodopera
umana, sarà tutto computerizzato, si viaggerà nello spazio, ecc.) e hanno
azzeccato soltanto i computer come fenomeno di massa; in ogni modo se la
profezia si avvererà la gente non starà con le mani in mano: svolgerà dei nuovi
lavori attinenti alle nuove tecnologie. Col M5S
andranno in fumo i progetti relativi alla modernizzazione delle infrastrutture e
delle vie di comunicazioni, necessari per far rimanere la nostra nazione al
pari con le altre sviluppate, moderne e progredite. Il suddetto movimento,
essendo il partito di maggioranza relativa, farà da ago delle bilancia: per
governare dovrà richiedere il consenso di uno dei tre partiti più grandi (Pd, Lega,
FI), perdendo la propria anima di
forza contro il partitismo tradizionale. Per fermarlo le due aggregazioni
inconciliabili tra loro (destra e sinistra) dovranno mettersi insieme. Se i
partiti rivali non si accorderanno probabilmente entreranno in gioco i
voltagabbana col consueto cambio di casacca dei parlamentari, i quali andranno
ad ingrossare la coalizione più vicina alla maggioranza: sarà quasi certamente
la strada che imboccheranno i freschi onorevoli per evitare di tornarsene
immediatamente a casa, specialmente i grillini che non vorranno rinunciare ai
privilegi come prevede il loro movimento. La magistratura dovrà prendersela con
qualcuno, con alcuni, ed aprirà delle indagini sulla compravendita dei
parlamentari. Non parliamo del nuovo consiglio regionale della Regione Lazio, dove potrebbe verificarsi
l’identica azione: alcuni dei neoconsiglieri d’opposizione, per non rinunciare
alle ricche prebende, potrebbero unirsi alla minoranza dei consiglieri del
riconfermato Presidente Zingaretti. Tutti ne elogiano la vittoria, indicandolo
come salvatore del Pd, non dicendo
che è stato decisivo il dissidente di destra Pirozzi per la sua riconferma, che
è sceso di molti voti rispetto alle precedenti elezioni regionali e che nel
complesso i partiti di destra hanno ottenuto più voti rispetto a quelli di
sinistra.
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