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sabato 22 ottobre 2022

503) IL GOVERNO DI GIORGIA MELONI

DOPO 11 ANNI DALL’ULTIMA VOLTA SI È INSEDIATO UN GOVERNO ELETTO DAL POPOLO, GUIDATO DA GIORGIA MELONI (PRIMA DONNA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI), COME CONSEGUENZA DELLE ULTIME ELEZIONI POLITICHE VINTE NETTAMENTE DAL CENTRODESTRA, DANDO L’AVVIO ALLA XIX LEGISLATURA DELLA REPUBBLICA ITALIANA.


GOVERNO GIORGIA MELONI

(68° governo della Repubblica italiana)

·         Presidente del Consiglio dei ministri: Giorgia Meloni (FdI)

·         Vicepresidenti: Antonio Tajani (FI), Matteo Salvini (LSp)

  • Sottosegretario alla presidenza: Alfredo Mantovano (Ind.)

 

MINISTRI:

1.    Affari esteri e cooperazione internazionale: Antonio Tajani (FI)

2.    Interno: Matteo Piantedosi (Ind.)

3.    Giustizia: Carlo Nordio (FdI)

4.    Difesa: Guido Crosetto (FdI)

5.    Economia e finanze: Giancarlo Giorgetti (LSp)

6.    Sviluppo Economico: Adolfo Urso (FdI)

7.    Politiche agricole alimentari e forestali. Francesco Lollobrigida (FdI)

8.    Transizione ecologica: Gilberto Pichetto Fratin (FI)

9.    Infrastrutture e mobilità sostenibili: Matteo Salvini (LSp)

10. Lavoro e politiche sociali: Marina Elvira Calderone (Ind.)

11. Istruzione: Giuseppe Valditarra (LSp)

12. Università e ricerca. Anna Maria Bernini (FI)

13. Cultura: Gennero Sangiuliano (Ind.)

14. Salute: Orazio Schillaci (Ind.)

15. Turismo. Daniela Santanchè (FdI)

 

MINISTRI SENZA PORTAFOGLIO

1.    Rapporti con il parlamento: Luca Ciriani (FdI)

2.    Pubblica amministrazione. Paolo Zangrillo (FI)

3.    Affari regionali e autonomie: Roberto Calderoli (LSp)

4.    Sud e politiche del mare: Nello Musumeci (FdI)

5.    Politiche europee, coesione e PNRR: Raffaele Fitto (FdI)

6.    Politiche giovanili e sport: Andrea Adobi (Ind.)

7.    Famiglia, natalità e pari opportunità: Eugenia Maria Roccella (FdI)

8.    Disabilità: Alessandra Locatelli (LSp)

9.    Riforme istituzionali: Maria Elisabetta Alberti Casellati (FI)


 

APPOGGIO PARLAMENTARE


CAMERA DEI DEPUTATI

(Presidente Lorenzo Fontana)

Maggioranza: FdI 118 – Lega 66 – FI 44 – misto 9 – TOTALE 237/400

Opposizione: Pd 69 – M5s 52 – A/Iv 21 – misto 21 – TOTALE 163/400

 

SENATO DELLA REPUBBLICA

(Presidente Ignazio La Russa)

Maggioranza: FdI 63 – Lega/Psa 29 – Fi 18 – Moderati 6 – TOTALE 116/206

Opposizione: Pd 38 – M5s 28 – A/Iv 9 – Auton. 7 – misto 7 – n.i. 1 – TOTALE 90/206

mercoledì 12 ottobre 2022

502) LE SANZIONI ALLA RUSSIA FANNO MALE A NOI

LE SANZIONI ECONOMICHE CONTRO LA RUSSIA, AI RUSSI FANNO UN BAFFO, MENTRE STANNO MANDANDO IN GINOCCHIO NOI, LA NOSTRA ECONOMIA E MOLTE IMPRESE SONO COSTRETTE A CHIUDERE PER IL CARO – ENERGIA.


Ormai sono più di sei mesi che infuriano i combattimenti tra Russia e Ucraina. Le nazioni occidentali, con l’Onu, hanno deciso di schierarsi decisamente in favore dell’Ucraina (vista come nazione aggredita), pur senza intervenire direttamente nel conflitto. Tale aiuto comparta l’invio di massicci e moderni armamenti pro Ucraina e l’attuazione di un embargo commerciale contro i russi. Sembra che la Russia vada avanti tranquillamente nella guerra, permettendosi addirittura il lusso di bruciare il gas invenduto, per prendere in giro i sanzionisti. Le difficoltà che essa sta avendo nel conflitto sono dovute principalmente alle armi che arrivano agli ucraini.

Tale blocco del commercio tra Occidente e Russia ha comportato una grave crisi energetica in molti paesi europei, i quali dipendono fortemente dalla Russia per l’energia. L’Italia è uno dei paesi che risente maggiormente di questa crisi, poiché è povera di risorse per produrre energia nel sottosuolo e quel poco che c’è non viene sfruttato appieno, per le solite opposizioni degli “ambientalisti da salotto”. Molte nazioni producono l’energia nucleare, il che allevia di molto il blocco delle importazioni del gas dalla Russia. Ecco allora i risultati: aumento alle stelle dei prezzi dei carburanti, delle bollette dell’energia elettrica e del gas. Le attività commerciali e le imprese in genere non riescono più a supportare tali bollette astronomiche e sono costrette a chiudere i battenti. Molte attività che avevano resistito alle chiusure imposte dal Coronavirus non possono far nulla per fronteggiare questa nuova emergenza economica. Lo Stato italiano potrà disporre degli aiuti per le aziende più colpite in un periodo limitato di tempo, non potrà farlo all’infinito. Per questo inverno a fatica ce la caveremo, per le successive stagioni fredde che verranno sarà molto difficile spuntarla.


In questa guerra non si intravede una luce in fondo al tunnel per la cessazione delle ostilità e per un ritorno alla normalità (la Russia, la quale tutela le minoranze etniche russe perseguitate, sarebbe disposta a trattare, cercando un compromesso, gli ucraini manco a parlarne), per cui occorrerà trovare urgentemente delle soluzioni per far sì di dipendere sempre di meno dall’estero per la produzione di elettricità: bisognerà intensificare le ricerche per la scoperta di nuovi giacimenti di gas e di petrolio nelle aree italiane ritenute idonee di terra e di mare, istallare impianti di energia geotermica, valutare il nucleare di ultima generazione o quello tramite fusione, i quali non comportano rischi. Le energie solare e eolica, attualmente in continua espansione, daranno un supporto in più, alle singole famiglie. Non bisognerà stare a sentire e farsi impressionare coloro che si opporranno allo sfruttamento del sottosuolo terrestre e marino: non tutto l’ambiente verrà deturpato e adibito alla ricerca di fonti energetiche, ci saranno ampi territori salvaguardati. Di fronte alle salatissime bollette quasi tutti si ricrederanno: infatti da un sondaggio risulta che oltre la metà degli italiani sia contrario alle sanzioni alla Russia e ovviamente condanna e si indigna per le varie atrocità dovute a quella situazione bellica.