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sabato 8 luglio 2023

514) LA SALVAGUARDIA DELL’ETEROSESSUALITÀ

RISPETTO E NESSUNA DISCRIMINAZIONE PER GLI OMOSESSUALI, MA NO ALL’ECCESSIVA OSTENTAZIONE, TENDENTE AD AFFIEVOLIRE LE FILE DELL’ETEROSESSUALITÀ, IN UN PAESE GIÀ SEGNATO PESANTEMENTE DA UNA GRAVE CRISI DEMOGRAFICA (MOLTI VECCHI, POCHISSIME NASCITE).



Chi ha acquisito tendenze omosessuali fin da subito, nella fase della crescita, non va discriminato e va rispettato: su questo punto non ci piove. Nei tempi antichi, dai Greci ai Romani, era normalissimo per un individuo nel corso della vita cambiare il proprio orientamento sessuale, perfino andare con i bambini non era considerato scandalo e/o reato. (Non voglio essere frainteso: naturalmente condanno la pedofilia passata ed odierna.) In tempi più recenti l’omosessualità era considerata, oltre che un illecito, una malattia, per cui chi aveva quelle tendenze difficilmente usciva allo scoperto; ancor oggi è così al difuori del mondo occidentale. Nei paesi anglofoni per quel tipo di persona si usava, in senso ironico, il termine gay (gaio, allegro) che poi è entrato nel linguaggio comune ovunque. Nel nostro tempo, nel mondo più avanzato, in cui sono andati perduti tutti i sani principi ed i valori, tutto è stravolto: sembra quasi che sia cosa anomala essere “normali” individui eterosessuali e formare delle classiche famiglie di uomo, donna e bambini. 


Con tutta questa propaganda che c’è in giro sempre più ragazzi/e, nell’età dello sviluppo e dei cambiamenti ormonali, si lasciano prendere la mano, acquisendo tendenze attrattive per i membri dello stesso sesso. Uno dei messaggi è questo: uno può scegliere se essere omo o etero, in più oggi può sentirsi uomo, domani se vuole può diventare donna, poi può perfino ripensarci e tornare uomo. Rispetto sì, ma fino a quei livelli non va bene. Se non ci fosse tutta questa pubblicità pro – omosessualità, pro trans-genere, coloro che acquisirebbero quegli orientamenti, che nessuno condannerebbe, sarebbero molti di meno. Inoltre che senso ha scendere in piazza, spesso ostentando orge pubbliche, per sbandierare una tendenza sessuale a senso unico? L’altra sponda è mai scesa in piazza? Diversi mesi fa, all’ultimo Festival di Sanremo, c’era quello che ha “simulato” con un maschio davanti a tutta Italia e nessuno ha osato dire niente, è stato tutto normale; apriti cielo se lo stesso gesto fosse stato effettuato da un maschio e una femmina: si sarebbe gridato all’oltraggio al pubblico decoro e al pubblico pudore. In questi nuovi scenari e contesti, i politici che non benedicono alcune manifestazioni vengono scherniti dalla stampa, mentre quelli che offrono sostegno vengono trattati da eroi. Dovrebbe essere il contrario. 


Le unioni civili già sono presenti, sulle adozioni, sull’affitto dell’utero, ci sarebbe molto da dire. Se l’omosessualità aumentasse a dismisura tra gli individui saremmo condannati all’estinzione. Già rischiamo adesso con la preoccupante denatalità, tuttora in corso, che da qualche decennio opprime l’Italia. In una nazione con moltissimi anziani e con pochi giovani si creano molti squilibri, non soltanto ai fini della previdenza sociale e pensionistici. Io penso che un bambino sulla carta un domani potrà avere legalmente due madri o due padri, ma a livello naturale non si potrà cambiare il vero padre seminatore e la vera madre che la tenuto in grembo e l’ha “sfornato”. Servirsi di una madre vera o di un padre vero per poi dimenticarli non è conveniente per la sana crescita di un ragazzino. Egli un giorno quando studierà si renderà conto di come funziona la riproduzione umana e si chiederà perché è stato privato di un vero genitore o di entrambi. Qualche gay di buon senso è d'accordo su questo ultimo punto.