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domenica 18 settembre 2011

104) EVENTI ESTIVI

  • Manovra finanziaria

L’evento estivo più discusso e più importante è stato l’approvazione della legge finanziaria straordinaria. Un po’ tutti i governi sono stati costretti ad attuare misure urgenti e necessarie per fronteggiare la più grave congiuntura di tutta la storia dopo il 1929. E’ cominciato tutto negli Usa: la gente acquistava case ed automobili senza avere denaro, così alcune società immobiliari e alcune banche sono andate fallite, in seguito c’è stato l’11 settembre 2001 che ha comportato per gli americani due costosissime e lunghissime guerre di lotta al terrorismo islamico. Sono necessari dei sacrifici per raggiungere il pareggio di bilancio, in più nel nostro paese ancora si pagano le conseguenze delle disastrose politiche dei vecchi volponi e maneggioni della politica, però tutti vogliono che si guardi nell’orto del vicino e non nel proprio: perfino gli ultramiliardari si infastidiscono se dovranno pagare qualche cosetta in più di tasse, ben sapendo che nonostante ciò continueranno a vivere in megaville, a girare in Ferrari ed in motoscafo. C’è stato un primo passo verso la riduzione dei costi della politica (naturalmente proteste anche lì), non sono state toccate le fasce deboli e le pensioni. Sul servizio militare l’avevano fatta grossa, in seguito hanno rimediato: un governo di destra che penalizza chi ha svolto il proprio dovere di militare che governo di destra è? L’aumento dell’iva, la lotta al sommerso e all’evasione sono state le soluzioni che hanno messo d’accordo tutti; l’approvazione finale della manovra ha comportato apprezzamento e compiacimento da parte dell’Europa. Le opposizioni possono dire ciò che vogliono, devono sempre trovare il modo di distruggere tutto; la Cgil ha provato ad inscenare uno sciopero generale, disertato dagli altri due sindacati legati alle opposizioni, che è stato un vero flop. Forza Italia ed Alleanza Nazionale prima ed il Popolo delle Libertà poi, avevano fatto della riduzione delle tasse la loro bandiera principale, che aveva loro consentito di vincere più volte le elezioni, la soluzione scelta, attraverso un lungo braccio di ferro con il ministro Tremonti, è stata la più saggia di tutte: chissà in che modo verrà percepita dalle masse? In ogni caso se non ci sarà la ripresa (anche lieve), che appositamente si ritarderà per i no a tutto (vedasi l'articolo 99), l’attuale maggioranza perderà le prossime politiche. 

  • Rischi per l'Italia con la sinistra al potere
Gli italiani pensassero alle conseguenze se consegneranno il paese a Bersani – Vendola – Di Pietro, penso che se ne pentiranno subito come hanno fatto nel 2008 con l’Unione di Prodi: fecero sparire Bertinotti e la sua area politica per tutto quello che avevano combinato in due anni. Nella stessa maniera questo effetto Vendola svanirà. Distruggeranno la nostra cultura, la nostra tradizione, la nostra identità, svendendo tutto ai musulmani in cambio di qualche voto in più (per la gioia de “Il Messaggero” e de “La Stampa”), istituiranno i matrimoni omosessuali, distruggeranno l’idea stessa di famiglia tradizionale, potrebbero liberalizzare qualche droga leggera, ecc. Volete che sia così l’Italia di domani? Italiani sveglia!!! Si è tornati a parlare dei problemi del terrorismo islamico in occasione del decennale degli attacchi alle torri gemelle: compagni, cosa pensate che vi salverete e li terrete buoni regalando moschee e cittadinanze? Le varie forme di vita che vorrebbero sono osteggiate dall’Islam, molto più della più estrema destra conservatrice nostrana: l’omosessualità, la droga, l’emancipazione femminile, l’ateismo. E i cattolici legati al Pd li seguono anche, prime fra tutte le Caritas e le Comunità di Sant’Egidio: non avvertono la contraddizione? Alcuni documentari di quella comunità vengono trasmessi dalla Rai (con i soldi di noi contribuenti), oltre la mezzanotte (per fortuna): è meglio che non ne parli, altrimenti potrebbe prendermi un travaso di bile. 
  • Lo schifo delle intercettazioni telefoniche

Prima di tutto abbattere “il mostro” poi per tutto il resto se ne riparlerà: centomila intercettazioni telefoniche, che schifo e che mostruosità! Una volta approvata le legge finanziaria (che rabbia!) si torna all’attacco. Non si riesce a piegarlo col voto si prova in altri modi: dalle suddette intercettazione si tira fuori solo ciò che fa comodo, travisando e falsificando le notizie. Manuela Arcuri per un giorno è stata l’idolo della sinistra: si scopre, e siamo sicuri che tutta l’Italia aspettava compulsamente di saperlo, che l’attrice laziale si è incontrata eccome con il Cavaliere. Insieme all’amica del cuore Francesca Lana. E che ha pure imbastito lunghe trattative con lui: i suoi obiettivi erano presentare il festival di Sanremo e rimediare un favore (un lavoro?) per il fratello. Costi quello che costi. In un’intercettazione del 28 gennaio 2009, al telefono con Tarantini, Manuela Arcuri accenna ad un incontro con Berlusconi:

“Gliel’ho accennato, m’ha detto ‘Guarda ne parliamo quando ci vediamo a cena Gli ho detto ‘No guarda, scusami, ma io la prossima settimana sono a Milano per lavoro… e io ne ho abbastanza urgenza perché parte la produzione e io gli devo fare questo favore a mio fratello… glielo dovrei fare adesso, se è possibile’. Mi ha detto ‘Allora guarda, Manuè, ti chiamo oggi pomeriggio e ne riparliamo’. Speriamo amore… mi chiama, vè? (…) Ha detto che mi chiama, mi chiama! Speriamo, guarda, perché sarebbe troppo… troppo… troppo importante veramente!. E poi una volta… Poi se me lo fa il favore, se me lo fa il favore, poi, sarà ben ricompensato…”

Sanno benissimo i signori che Berlusconi non se ne andrà mai (che reato avrebbe commesso?), altrimenti la darà loro vinta, ma sottoponendolo al più grande stillicidio mediatico e giudiziario della storia, forse alcuni spereranno che con l’età avanzata non regga a tutte queste pressioni e tensioni e gli prenda un accidente. Oppure qualche pazzo, leggendo sui giornali o sentendo in televisione, "Berlusconi di qua, Berlusconi di là", lo aggredisca incontrandolo per strada. Compagni e altri avversari politici, l’invidia, la rabbia, il livore non porteranno da nessuna parte. Ci sono alcuni esponenti Pd innovativi, proprio perché innovativi vengono tenuti ai margini del loro partito, come il sindaco di Firenze Matteo Renzi, molto critico verso il suo partito, dice: “vogliamo battere Silvio? Battiamolo alle urne, non nei tribunali.”