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sabato 15 marzo 2014

219) UN ANNO DI PONTIFICATO DEL PAPA FRANCESCO

UN BREVE BILANCIO DEL PONTIFICATO DI PAPA FRANCESCO, AL SECOLO JORGE MARIO BERGOGLIO, AD UN ANNO DALL’ELEZIONE A SOMMO PONTEFICE.




Con l’avvento di Papa Francesco al Soglio Pontificio è radicalmente cambiato lo stile del Papa nei suoi modi di fare. Egli nel momento dell’elezione scelse di adottare una croce di ferro da portare al collo, anziché una d’oro, e tenne i suoi vecchi abiti. Già nel suo modo di salutare i fedeli con un “buonasera” o con un “buon pranzo” fece capire che avrebbe parlato diretto con un linguaggio semplice, alla portata di tutti e non esprimendosi con un lessico per grandi teologi difficile da comprendere. Qualche critica per i suoi modi di fare nel Vaticano e a volte tramite i suoi media non è mancata, tutto sommato la maggioranza degli alti prelati ha accolto positivamente il nuovo Papa e le sue innovazioni. Pensiamo per esempio al pettegolezzo: chi mai si sarebbe aspettato che proprio il Sommo Pontefice ripetutamente si scagliasse contro un argomento che apparentemente può sembrare di una non enorme gravità. Le chiacchiere distruttive sugli altri imperversano nei paesi medi – piccoli, nei luoghi di lavoro e perfino negli ambienti di Chiesa, sono basate principalmente sul sentito dire e senza che ci sia nulla di certo. Per questo Papa Francesco, cui giungeranno all’udito i pettegolezzi del Vaticano, ha pensato di dare una bella tirata d’orecchie a una parte dei suoi fedeli, cominciando dalla Città del Vaticano e terminando nelle realtà ecclesiali minori. Recentemente Egli ha letto una lettera di un sacerdote romano che si lamentava del fatto che ce l’avesse con i preti, i quali molte volte sono rimproverati: per la durezza nel predicare, per i loro stili di vita lussuosi e per i loro modi di fare; i richiami papali volevano essere delle sollecitazioni a ritrovare la semplicità, l’umiltà e la povertà da parte della Chiesa. Da parte del Santo Padre sono dei buoni esempi di stile semplice il sedersi a tavola o sugli autobus al paro di tutti gli altri sacerdoti e il visitare le parrocchie romane a bordo di una modesta vettura.



I maliziosi sostengono che tutti i papi recenti che volevano rivoluzionare la Chiesa non sono durati molto; allora cosa dire di Giovanni Paolo II che ha lasciato un’impronta profonda di rinnovamento nella storia del cattolicesimo ed ha regnato tantissimo? Beh in effetti il Papa Polacco scampò ad un grave attentato. Consiglierei a Papa Francesco, ricordandosi di Giovanni Paolo II, di non trascurare la sua sicurezza. Abbiamo parlato dei pettegolezzi, ma che cosa sono in confronto ai massacri dei cristiani nel mondo? Qui il Papa si fa sentire poco. Evidenzia il tema dell’accoglienza dei profughi di tutte le religioni, commemora le vittime dei naufragi e non tralascia il dramma della disoccupazione sempre più crescente in Italia. Quando gli Stati Uniti minacciarono un intervento militare in Siria Egli istituì una giornata di digiuno per la pace: la distruzione e la morte che il Papa voleva evitare con quell’iniziativa c’erano e ci sono tuttora, semmai quell’operazione, annullata per l’opposizione degli storici alleati dei siriani, avrebbe posto fine (ufficialmente) alle ostilità, come avvenne in Libia. Le mentalità della sinistra influenzano la Chiesa: ogni volta che sono gli Usa a minacciare le guerre, ecco allora scaldarsi le piazze e i media nel chiedere la pace; quando sono le altre nazioni che si preparano ai conflitti, come in questi giorni che sale la tensione tra Russia e Ucraina, a nessuno importa niente.

Questo Cattolicesimo ai conservatori ha concesso solo il ritorno alla messa tridentina su richiesta, con i progressisti dialoga sulle questioni a loro care: unioni civili, comunione ai divorziati, omosessualità. La frase di Francesco sugli omosessuali (“Chi sono io per giudicare?”) è stata interpretata erroneamente dai media come un’apertura verso i matrimoni tra persone dello stesso sesso; in realtà ha questo senso: se uno è nato con quel difetto o l'ha sviluppato non può farci nulla, così come chi nasce cieco o paralitico che colpa ne ha? Se fossero tutti sodomiti e se anche la Chiesa promuovesse delle politiche in tal senso, l’omosessualità si espanderebbe sempre di più e il genere umano si estinguerebbe; almeno in occidente: dove si diffondono sempre più le politiche omofile e che è anche abbastanza provato dal crollo delle nascite. Su questo punto e sul sostegno verso le famiglie tradizionali basate sul matrimonio tra uomo e donna il Pontefice si è fatto sentire ripetutamente: ha spronato i giovani ad essere fecondi e non essere zitelli e ha invitato a non accontentarsi di un solo figlio. Sull’accesso dei divorziati alla comunione si va verso la svolta: la Sacra Rota scioglie molti matrimoni, allora sarebbe contraddittorio per il Vaticano vietare l’eucarestia a dei divorziati. È un Papa che piace sempre di più al popolo e sono proprio quei modi di fare semplici, bizzarri ed imprevedibili che attirano, come ad esempio telefonare alle persone comuni o rispondere alle loro lettere. Anche a me arriverà una telefonata o un commento sul blog per questi miei pensieri? Naturalmente scherzo. Se così avvenisse non reggerei l’emozione. E in più io ed il mio sito vogliamo rimanere umili, modesti, all’ombra del paesello e mai ci sogneremmo di salire così alla ribalta. Preferisco che il Papa chiami le persone che hanno veramente bisogno di aiuto e di conforto.

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