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giovedì 12 novembre 2015

290) NASCE UNA FORTE OPPOSIZIONE E UN’ALTERNATIVA

FINALMENTE SI DEFINISCONO  E SI RICOMPATTANO LE OPPOSIZIONI DI DESTRA, LE QUALI SI PROPONGONO COME ALTERNATIVA DI GOVERNO.


A Bologna c’è stata una manifestazione delle forze di destra, le quali per la prima volta hanno dato dimostrazione di aver messo da parte le divisioni, le rivalità e le ripicche. Matteo Salvini per la Lega Nord, Silvio Berlusconi per Forza Italia e Giorgia Meloni per Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale hanno infuocato una Piazza piena all’inverosimile, tenendo i loro infuocati comizi contro Renzi e il Governo, da lui impostato senza alcuna legittimazione popolare. L’importante è stato iniziare ad intraprendere un camino comune: ci sarà tempo per superare le ripicche, le rivalità, per scegliere i candidati sindaci nelle elezioni amministrative e per il candidato ufficiale nella sfida più importante, il quale sfiderà Renzi. Berlusconi sembra intenzionato a mettere a disposizione la sua esperienza per le nuove leve: le aiuterà e rinuncerà a candidarsi nuovamente (sarà…..con Berlusconi mai dire mai).

Ha manifestato una certa insofferenza il duo Alfano – Casini, le stampelle del Governo Renzi: hanno ribadito che entrambi non si staccheranno dal loro nuovo punto di attrazione. Meno male. Ma chi li ha cercati? È facile stare nel mezzo e muoversi nella direzione del vento (prima Berlusconi, poi Monti, adesso Renzi), più difficile, più impegnativo è dirigersi nel senso opposto alle raffiche. Molto più dura e violenta è stata la risposta dei facinorosi di estrema sinistra che hanno messo a ferro e fuoco alcuni quartieri di Bologna ed hanno danneggiato delle rotaie ferroviarie. Accusano gli altri di un fascismo e di un razzismo che non esistono, ma dai loro modi di comportarsi dimostrano di essere loro quello di cui rimproverano gli altri.  Alcuni li hanno arrestati per i disordini, ma clamorosamente sono già fuori di galera.

Sarà meglio non dare molta importanza a questi nefasti episodi e guardare al positivo di questa manifestazione, ovvero un punto di avvio comune che culminerà col listone elettorale: sarà la logica conseguenza della nuova e sciagurata legge elettorale. Occorrerà verificare attentamente le candidature e l’affidabilità dei personaggi in lista: per evitare futuri cambi di casacca di convenienza, consiglierei di far firmare, ai candidati di destra al parlamento, il pagamento di una salata e milionaria penale in caso di abbandono della lista che li ha fatti eleggere. Sino ad adesso la figura forte di questo trio sembra essere Matteo Salvini, che è riuscito a far convergere tutti verso di lui: sta dimostrando di avere una forte personalità e un vigoroso carisma, ma non è detto che sarà lui il prossimo candidato delle destre alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha delle buone probabilità. Egli ha avviato una svolta storica nella Lega Nord, togliendo dallo statuto un articolo sulla secessione della Padania e sta pensando di trasformare il suo partito in una Lega dei Popoli nazionale: per essere un punto di attrattiva su tutto il territorio nazionale italiano per i molti scontenti dell’odierno governo. 

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