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domenica 21 gennaio 2018

377) DILLO IN ITALIANO



NEL LESSICO ITALIANO I FORESTIERISMI (INGLESISMI IN PRIMIS) SONO IN MASSICCIO AUMENTO. L’AUSPICIO È CHE LA POLITICA PRENDA DEI PROVVEDIMENTI PER TUTELARE IL NOSTRO LINGUAGGIO. IL SITO HTTP://WWW.DILLOINITALIANO.IT/ CI DÀ DELLE VALIDE SOLUZIONI IN LINGUA ITALIANA PER EVITARE L’ECCESSIVO USO DEI NEOLOGISMI ESTERI.




Ormai in Italia non si parla più l’italiano tradizionale, si sta diffondendo una nuova lingua: l’italo – inglese. Sono i grandi mezzi di comunicazione che espandono enormemente questo moderno idioma. I neologismi di origine estera non riguardano soltanto le parole relative alle nuove tecnologie, che per pigrizia nessuno traduce nella nostra lingua, nonostante l’Accademia della Crusca tenti con scarsi risultati di diffonderne la traduzione, raggiungono anche termini secolari dal significato ben chiaro, come ad esempio: conto alla rovescia (countdown), notizie (news), false notizie (fake news), fine settimana (weekend), corpo (body), riforma del lavoro (jobs act), spettacolo (show), eccetera. Principalmente sono i giornalisti, i personaggi del mondo dello spettacolo e i politici che, pensando di essere alla moda, all’avanguardia, ci bombardano quotidianamente di forestierismi. Per le persone anziane e per chi non ha dimestichezza con l’inglese diventa un problema comprendere i telegiornali, leggere i giornali, fare acquisti, recarsi in un nuovo luogo di aggregazione che non ha scritte italiane: non sarebbe più semplice e comprensibile per tutti esprimersi e scrivere in italiano corretto?

Eppure la lingua italiana, la stessa dei grandi letterati medioevali, ha sempre affascinato i grandi scrittori di tutto il mondo e gli stranieri in genere: infatti è la quarta più studiata al mondo; sono loro stessi (specie proprio i britannici e gli americani) a stupirsi negativamente dell’avanzare delle parole inglesi nell’idioma italiano. Sono contraddittori coloro che per ragioni politiche sono contro gli Usa e poi sono i primi ad usare in modo spropositato gli anglicismi: il loro diffondersi non è un sintomo dell’imperialismo americano? Quando le parole straniere non andavano di moda si italianizzavano senza problemi i nomi delle nuove invenzioni provenienti dall’estero, degli esempi sono: televisore o televisione, derivante da television, asciugacapelli o fono che deriva da fon, telefono (telephone), telefono cellulare o telefonino (mobile phone), treno (train). Oggi nessuno traduce più, degli esempi: smartphone (telefono intelligente o multimediale), internet (rete informatica o internete), computer (elaboratore o compiutere), wifi (rete senza fili), speaker (annunciatore), scanner (fotoriproduttore), safety car (auto di sicurezza) e via dicendo. Si utilizza l’accento francese per degli italianissimi nomi di persone e di località: Carla Bruni viene chiamata Carlà e l’isola di Cavallo Cavalló. 


Nel calcio avvengono le medesime cose: per gli appellativi di tutti i grandi tornei internazionali (Champions League, Europa League, Nations League, Confederation Cup) non c’è più traduzione in italiano, mentre le altre nazioni traducono nelle loro lingue i nomi originali di quelle competizioni. Oltre agli anglicismi e ai francesismi avanzano anche gli spagnolismi: invece di dire tripletta si dice triplete, anziché dire cinquina si dice manita. Anche in questo campo quando i termini esteri non erano in voga si traduceva (es. Coppa del mondo della Fifa/Fifa word cup) e possiamo vantarci di essere gli unici tra le grandi lingue a non chiamare football (palla – piede) il calcio: agli inizi del ‘900 fu deciso di ribattezzarlo in quel modo in onore dell’antico giuoco del calcio fiorentino; successivamente anche tutto il resto di quello sport è stato tradotto nella nostra parlata. La Reale accademia della Crusca durante il fascismo qualunque parola straniera la italianizzava: le scuole e i mezzi di informazione dovevano obbligatoriamente adottare l’alternativa italiana (sport fu l’unico vocabolo che scampò all’italianizzazione, tuttavia nel presente ci sono dei sinonimi validi: attività fisica, attività agonistica). Dei vocaboli istituiti in quel periodo molti rientrano nel linguaggio comune d’oggi: tramezzino (sandwich), amaro (bitter), comparsa (cachet), comandata (corvèe), pellicola (film), rimessa (garage), tassellato (parquet), autocarro (camion), incartamento (dossier).

Ci auguriamo che il prossimo governo prenda l’impegno di salvaguardare e tutelare la nostra lingua, come fanno già molte nazioni d’Europa che salvaguardano dalle espressioni estere le loro parlate. Se l’alternativa italiana non c’è pazienza, ma se c’è sarebbe meglio esprimersi in corretto italiano. Ecco un sito che traduce gli invadenti anglicismi: 

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