NEL LESSICO ITALIANO I FORESTIERISMI (INGLESISMI IN PRIMIS) SONO IN MASSICCIO AUMENTO. L’AUSPICIO È CHE LA POLITICA
PRENDA DEI PROVVEDIMENTI PER TUTELARE IL NOSTRO LINGUAGGIO. IL SITO HTTP://WWW.DILLOINITALIANO.IT/ CI DÀ DELLE VALIDE SOLUZIONI IN LINGUA ITALIANA PER EVITARE L’ECCESSIVO USO DEI NEOLOGISMI ESTERI.
Ormai
in Italia non si parla più l’italiano tradizionale, si sta diffondendo una
nuova lingua: l’italo – inglese. Sono i grandi mezzi di comunicazione che
espandono enormemente questo moderno idioma. I neologismi di origine estera non
riguardano soltanto le parole relative alle nuove tecnologie, che per pigrizia
nessuno traduce nella nostra lingua, nonostante l’Accademia della Crusca tenti con scarsi risultati di diffonderne la
traduzione, raggiungono anche termini secolari dal significato ben chiaro, come
ad esempio: conto alla rovescia (countdown), notizie (news), false notizie
(fake news), fine settimana (weekend), corpo (body), riforma del lavoro (jobs
act), spettacolo (show), eccetera. Principalmente sono i giornalisti, i personaggi del mondo dello
spettacolo e i politici che, pensando di essere alla moda, all’avanguardia, ci
bombardano quotidianamente di forestierismi. Per le persone anziane e per chi
non ha dimestichezza con l’inglese diventa un problema comprendere i
telegiornali, leggere i giornali, fare acquisti, recarsi in un nuovo luogo di
aggregazione che non ha scritte italiane: non sarebbe più semplice e
comprensibile per tutti esprimersi e scrivere in italiano corretto?
Eppure
la lingua italiana, la stessa dei grandi letterati medioevali, ha sempre
affascinato i grandi scrittori di tutto il mondo e gli stranieri in genere:
infatti è la quarta più studiata al mondo; sono loro stessi (specie proprio i
britannici e gli americani) a stupirsi negativamente dell’avanzare delle parole
inglesi nell’idioma italiano. Sono contraddittori coloro che per ragioni
politiche sono contro gli Usa e poi sono i primi ad usare in modo spropositato
gli anglicismi: il loro diffondersi non è un sintomo dell’imperialismo
americano? Quando le parole straniere non andavano di moda si italianizzavano
senza problemi i nomi delle nuove invenzioni provenienti dall’estero, degli esempi sono:
televisore o televisione, derivante da television, asciugacapelli o fono che
deriva da fon, telefono (telephone), telefono cellulare o telefonino (mobile
phone), treno (train). Oggi nessuno traduce più, degli esempi: smartphone
(telefono intelligente o multimediale), internet (rete informatica o
internete), computer (elaboratore o compiutere), wifi (rete senza fili), speaker (annunciatore), scanner
(fotoriproduttore), safety car (auto di sicurezza) e via dicendo. Si utilizza l’accento
francese per degli italianissimi nomi di persone e di località: Carla Bruni
viene chiamata Carlà e l’isola di Cavallo Cavalló.
Nel
calcio avvengono le medesime cose: per gli appellativi di tutti i grandi tornei
internazionali (Champions League, Europa League, Nations League, Confederation
Cup) non c’è più traduzione in italiano, mentre le altre nazioni traducono nelle
loro lingue i nomi originali di quelle competizioni. Oltre agli anglicismi e ai
francesismi avanzano anche gli spagnolismi: invece di dire tripletta si dice
triplete, anziché dire cinquina si dice manita. Anche in questo campo quando i
termini esteri non erano in voga si traduceva (es. Coppa del mondo della Fifa/Fifa word cup) e possiamo vantarci di
essere gli unici tra le grandi lingue a non chiamare football (palla – piede)
il calcio: agli inizi del ‘900 fu deciso di ribattezzarlo in quel modo in onore
dell’antico giuoco del calcio fiorentino; successivamente anche tutto il resto
di quello sport è stato tradotto nella nostra parlata. La Reale accademia della Crusca durante il
fascismo qualunque parola straniera la italianizzava: le scuole e i mezzi di
informazione dovevano obbligatoriamente adottare l’alternativa italiana (sport
fu l’unico vocabolo che scampò all’italianizzazione, tuttavia nel presente ci
sono dei sinonimi validi: attività fisica, attività agonistica). Dei vocaboli
istituiti in quel periodo molti rientrano nel linguaggio comune d’oggi:
tramezzino (sandwich), amaro (bitter), comparsa (cachet), comandata (corvèe),
pellicola (film), rimessa (garage), tassellato (parquet), autocarro (camion),
incartamento (dossier).
Ci
auguriamo che il prossimo governo prenda l’impegno di salvaguardare e tutelare
la nostra lingua, come fanno già molte nazioni d’Europa che salvaguardano dalle
espressioni estere le loro parlate. Se l’alternativa italiana non c’è pazienza,
ma se c’è sarebbe meglio esprimersi in corretto italiano. Ecco un sito che
traduce gli invadenti anglicismi:
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