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sabato 10 marzo 2018

382) I NUMERI E I COMMENTI SULLE POLITICHE 2018



BATOSTA STORICA PER IL PD E PER LA SINISTRA, GRANDI AFFERMAZIONI DEL MOVIMENTO 5 STELLE (IN TANTI HANNO ABBOCCATO ALLE SUE FANTASIE) E DELLA LEGA. BERLUSCONI PER LA PRIMA VOLTA NELLE ELEZIONI POLITICHE NON RIMONTA E NON È PRIMO NEL CENTRODESTRA. TUTTAVIA NESSUNO HA LA MAGGIORANZA PARLAMENTARE E SARÀ NECESSARIO UN ACCORDO TRA FORZE INCONCILIABILI TRA LORO O I TRADIMENTI DEI PARLAMENTARI NEI CONFRONTI DEI LORO PARTITI PER EVITARE IL RITORNO IMMEDIATO ALLE URNE. 



RISULTATI ELEZIONI POLITICHE 2018 CAMERA DEI DEPUTATI
Affluenza: elettori 50.782.650, votanti 72,93%

  • CENTRODESTRA: uninominale 12.147.611 voti, 37,00%, 111 seggi; proporzionale Lega 5.691.921 voti, 17,37%, seggi 73/Forza Italia 4.590.774 voti, 14,01%, 59 seggi/Fratelli d’Italia 1.426.564 voti, 4,35%, 19 seggi/Noi con l’Italia Udc 428.298 voti, 1,3%; totale seggi centrodestra 262;
  • MOVIMENTO 5 STELLE: uninominale 10.727.567 voti, 32,68%, 93 seggi; proporzionale 10.697.994 voti, 32,66%, 133 seggi; totale seggi Movimento 5 Stelle 226;
  • CENTROSINISTRA: uninominale 7.502.056 voti, 22,85%, 28 seggi; proporzionale Partito Democratico 6.134.727 voti, 18,72%, 86 seggi/+Europa 836.837 voti, 2,55%/Italia Europa Insieme 196.766 voti, 0,60%/Civica Popolare Lorenzin 177.825voti 0,54%/Svp - Patt 134.651 voti, 0,41%, 2 seggi; totale seggi centrosinistra 116;
  • LIBERI E UGUALI: uninominale 1.113.969 voti, 3,39%; proporzionale 1.109.198 voti, 3,38%, totale seggi 14;
  • Seggi dall’estero: Partito Democratico 5, +Europa 1, centrodestra 3, Movimento 5 Stelle 1, Movimento Associativo Italiani all’estero 1, Unione sudamericana emigrati italiani 1.

RISULTATI ELEZIONI POLITICHE 2018 SENATO DELLA REPUBBLICA
Affluenza: elettori 46.663.202, votanti 72,99%

  • CENTRODESTRA: uninominale 11.323.360 voti, 37,49%, 58 seggi; proporzionale Lega 5.317.019 voti 17,63%, 37 seggi/Forza Italia 4.352.380 voti, 14,43%, 33 seggi/Fratelli d’Italia 1.286.122 voti, 4,26%, 7 seggi/ Noi con l’Italia Udc 361.737 voti, 1,19%; totale seggi centrodestra 135;
  • MOVIMENTO 5 STELLE: uninominale 9.729.621 voti, 32,22%, 44 seggi; proporzionale 9.713.763 voti, 32,21%, 68 seggi; totale seggi Movimento 5 Stelle 112;
  • CENTROSINISTRA: uninominale 6.943.450 voti, 22,99%, 14 seggi; proporzionale Partito Democratico 5.768.101 voti, 19,12%, 43 seggi/+Europa 712.844 voti, 2,36%/Italia Europa Insieme 163.028 voti, 0,54%/Civica Popolare Lorenzin 157.205 voti, 0,52%/Svp – Patt 128.282 voti, 0,42%, 1 seggio; totale seggi centrosinistra 58;
  • LIBERI E UGUALI: uninominale 990.500 voti, 3,28%; proporzionale 987.706, 3,27%, 4 seggi; totale seggi 4;
  • Seggi dall’estero: Partito Democratico 2, centrodestra 2, Movimento Associativo Italiani all’estero 1, Unione sudamericana emigrati italiani 1.

RISULTATI ELEZIONI REGIONALI

  • REGIONE LAZIO: Nicola Zingaretti (centrosinistra) 1.018.736 voti, 32,92%, 24 seggi; Stefano Parisi (centrodestra) 964.418 voti, 31,17%, 15 seggi; Roberta Lombardi (M5S) 559.752 voti, 22,06%, 10 seggi; Sergio Pirozzi 151.476 voti, 4,89%, 1 seggio;
  • REGIONE LOMBARDIA: Attilio Fontana (centrodestra) 2.793.370 voti, 49,75%, 48 seggi; Giorgio Gori (centrosinistra) 1.633.367 voti, 29,09%, 17 seggi; Dario Violi (M5S) 974.984 voti, 17,36%, 13 seggi.



COMMENTI SUI RISULTATI


La percentuale dei votanti nelle ultime politiche è stata la più bassa di sempre, ma ci si aspettava di peggio. Nella storia repubblicana italiana le sinistre non avevano mai raggiunto un risultato così basso tra sinistra moderata ed estrema; ugualmente è stato per il centro o per i moderati veri e propri, sparsi tra la liberale Forza Italia, una parte del Pd ed altri piccoli partiti alleati del centrodestra e del centrosinistra. I veri trionfatori di queste elezioni sono stati i partiti antisistema nati fuori dagli schemi tradizionali, destra, sinistra, centro, vale a dire la Lega (in questa occasione non più Lega Nord e mutatosi in un’aggregazione di destra vera per convenienze elettorali) e il Movimento Cinque Stelle. Anche il partito di destra Fratelli d’Italia, grazie alla stretta alleanza con la Lega, ha più che raddoppiato i propri consensi, in ogni caso è ben lontano dagli imponenti numeri dei movimenti trionfatori di queste votazioni politiche. Silvio Berlusconi è la prima volta che fallisce nettamente nelle elezioni politiche: infatti le altre volte quando partiva sfavorito, effettuando delle straordinarie rimonte, perdeva di misura (1996, 2006, 2013), ha vinto bene due volte (2001, 2008) ed ha ottenuto una vittoria azzoppata al suo debutto politico (1994). Per lui gli anni iniziano a farsi sentire, non è facile trovare un suo degno erede: se si ritirasse definitivamente il suo partito si spaccherebbe in tanti pezzi. La perdita dei voti di Forza Italia è stata in parte compensata  dal successo della Lega; nel complesso la coalizione di centrodestra è la prima coalizione sia alla Camera che al Senato, pur non ottenendo oltre la metà dei parlamentari per governare in autonomia. Il Movimento Cinque Stelle, che non è coalizzato con altri, è divenuto il primo partito per preferenze. Il successo della Lega e del M5S probabilmente è dovuto alle non efficaci politiche dei governi uscenti di centrosinistra in materia di contrasto all’immigrazione clandestina e alla disoccupazione nel mezzogiorno d’Italia. Al nord è stata premiata la Lega, al sud il M5S. Tanti creduloni, specie coloro che vogliono essere mantenuti a vita, hanno abboccato alla promessa del reddito di cittadinanza da parte dei penta-stellati (una promessa più potente rispetto a quelle del centrodestra, relative all’abolizione della legge Fornero sulle pensioni o alla massiccia riduzione delle tasse), il quale è un progetto disastroso, irrealizzabile, genererà disoccupazione e lo stato italiano andrà in bancarotta, pagando decine e decine di milioni di indennità, restando senza i contributi necessari per i servizi essenziali, a causa
dell’abbandono delle attività lavorative. Arriveranno sempre più stranieri per occupare i posti di lavoro abbandonati e comanderanno. Secondo Beppe Grillo tra vent’anni il lavoro manuale sparirà perché sarà tutto automatizzato e meccanizzato. Negli anni 1970/1980 dicevano le stesse cose (nel 2000 i robot sostituiranno la manodopera umana, sarà tutto computerizzato, si viaggerà nello spazio, ecc.) e hanno azzeccato soltanto i computer come fenomeno di massa; in ogni modo se la profezia si avvererà la gente non starà con le mani in mano: svolgerà dei nuovi lavori attinenti alle nuove tecnologie. Col M5S andranno in fumo i progetti relativi alla modernizzazione delle infrastrutture e delle vie di comunicazioni, necessari per far rimanere la nostra nazione al pari con le altre sviluppate, moderne e progredite. Il suddetto movimento, essendo il partito di maggioranza relativa, farà da ago delle bilancia: per governare dovrà richiedere il consenso di uno dei tre partiti più grandi (Pd, Lega, FI), perdendo la propria anima di forza contro il partitismo tradizionale. Per fermarlo le due aggregazioni inconciliabili tra loro (destra e sinistra) dovranno mettersi insieme. Se i partiti rivali non si accorderanno probabilmente entreranno in gioco i voltagabbana col consueto cambio di casacca dei parlamentari, i quali andranno ad ingrossare la coalizione più vicina alla maggioranza: sarà quasi certamente la strada che imboccheranno i freschi onorevoli per evitare di tornarsene immediatamente a casa, specialmente i grillini che non vorranno rinunciare ai privilegi come prevede il loro movimento. La magistratura dovrà prendersela con qualcuno, con alcuni, ed aprirà delle indagini sulla compravendita dei parlamentari. Non parliamo del nuovo consiglio regionale della Regione Lazio, dove potrebbe verificarsi l’identica azione: alcuni dei neoconsiglieri d’opposizione, per non rinunciare alle ricche prebende, potrebbero unirsi alla minoranza dei consiglieri del riconfermato Presidente Zingaretti. Tutti ne elogiano la vittoria, indicandolo come salvatore del Pd, non dicendo che è stato decisivo il dissidente di destra Pirozzi per la sua riconferma, che è sceso di molti voti rispetto alle precedenti elezioni regionali e che nel complesso i partiti di destra hanno ottenuto più voti rispetto a quelli di sinistra.

1 commento:

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