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domenica 7 agosto 2022

498) L'ESTATE CORESE 2022

COL COVID PASSATO IN SECONDO PIANO L’ESTATE CORESE VA AVANTI ALLA GRANDE: POSITIVI I RITORNI DEL CAROSELLO STORICO E DEL FESTIVAL FOLCLORISTICO; NEGATIVI GLI SCHIAMAZZI NOTTURNI (MUSICA AD ALTO VOLUME FUORI TEMPO MASSIMO, MOTORINI E GRIDA)

Piazza Signina, ovvero "Le piazze", durante un Carosello Storico

Il Covid c’è ancora, anche peggio di prima, ma non se ne parla più, poiché i mezzi d’informazione sono concentrati su tutt’altro; a dimostrazione che il “quarto potere” quando vuole sa terrorizzare le masse, influenzandole: ingrossando e sminuendo i problemi. La normalità sembra per il momento tornata: non si sa se rimarrà in modo permanente o in autunno ci saranno delle ennesime restrizioni.

In questo contesto d’incertezza, il ritorno alla vita precedente al 2020 sembra essere ripresa un po’ ovunque, anche nel nostro piccolo contesto paesano: dopo la ripresa delle tradizionali processioni religiose di primavera, quest’estate è tornato il tradizionale Carosello Storico dei Rioni e il Latium Festival (a dire la verità quest’ultimo non si era mai fermato nei due anni precedenti: veniva effettuato in modo riduttivo). Ritengo positivo il ritorno a queste manifestazioni storiche – folcloristiche, con l’auspicio che possano essere migliorate sempre di più: migliorare la sfilata storica nel Carosello, per far sì che essa possa richiamare sempre maggiori appassionati e visitatori dalle zone limitrofe, e auspicare che la corsa all’anello nel palio divenga competitiva per i due rioni poco vincenti, in modo da non far perdere interesse ai locali. Idem il Festival Latium, anche se in questo caso le migliorie dipendono dai singoli gruppi, gli organizzatori potranno perfezionare solo l’aspetto logistico. Queste manifestazioni, insieme ad altre iniziative private, sono, tra l’altro, occasioni per rendere vivo e attrattivo un paese, non solo per gli eventuali turisti, anche per i coresi stessi, che non dovranno recarsi occasionalmente fuori per trovare un po’ di feste e di vita.


Se non si fa nulla si dice: che mortorio di paese! Se si fa qualcosa: che baccano, nessuno riesce più a dormire! Per tutto ci vuole il giusto equilibrio. Basterebbe che i vari eventi festosi che si svolgono nottetempo non oltrepassino la mezzanotte e che la loro musica non sia a volume spropositato, per dar modo di riposare a coloro che devono alzarsi alle prime luci dell’alba o prima ancora, visto che non tutti hanno la fortuna di poter rimanere in giro fino a tardi. Spesso accade che i complessi, i gruppi, che suonano e cantano nei locali, e non, vadano un po’ oltre il tempo consentito. Con le varie urla e col rumore dei motorini che sfrecciano a tutta velocità il condimento risulta perfetto; vige un divieto di transito per i motocicli: ovviamente a notte fonda nessuno può controllare. Se uno risiede nelle zone più mondane e più frequentate di un centro abitato, tutto ciò può essere considerato normale; solo nel caso si rispettassero le più elementari regole e principi di buona educazione che sarebbe tollerante subire i normali frastuoni.

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