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lunedì 8 ottobre 2012

155) L'AVVICENDAMENTO ALLA CHIESA DELLA VALLE


COL PASSAGGIO DELLE CONSEGNE NELLA CHIESA DELLA VALLE “SANTA MARIA DELLA PIETA’”, TRA DON ANGELO BONAIUTO E DON OTTAVIANO MAURIZI, SI AUSPICA CHE QUANTO SEMINATO DI BUONO VENGA RACCOLTO.


Sabato scorso si è conclusa dopo 58 anni l’era di don Ottaviano Maurizi nella Collegiata di Santa Maria della Pietà a Cori Valle. È subentrato il parroco del Monte don Angelo Bonaiuto, che già guidava la Parrocchia Santi Pietro e Paolo da più di tra anni, cioè da quando subentrò a don Fabio Fiorini (vedere archiviogiugno 2009"). Le parrocchie rimarranno due con un solo parroco, aiutato per qualche tempo da un vice, ci dobbiamo accontentare: oggi come oggi i preti sono pochi e visto che ci sono anche due conventi di frati non possiamo lamentarci. La tradizione nella chiesa con l’uscita di scena di don Ottaviano ci auguriamo che nel nostro paese non vada dispersa: egli si era adattato ai tempi moderni senza dimenticare le vecchie liturgie latine, i canti antichi spirituali e quelli popolari nelle processioni. Questi ultimi fanno parte del nostro dna, del nostro sangue, della nostra cultura e non possono certo essere accantonati con troppo leggerezza, sostituendoli con quelli chitarristici, quasi da discoteca.



Nella processione della Madonna del Rosario il canto popolare per eccellenza è quella che fa: “ il rosario è la salvezza, dell’afflitta umanità….”  E come si può vedere da queste immagini di repertorio della processione di Sant’Antonio da Padova la bellezza, la maestria, la magnificenza, la mistica suggestione della banda musicale al seguito del santo che intona l’inno “o dei miracoli inclito Santo; dell’alma Padova, Tutela e vanto: benigno guardami prono ai tuoi piè: o Sant’Antonio prega per me!” 



È magnifica la banda musicale nelle processioni (sono ben spesi i soldi che vengono a chiederci, bussando alle nostre porte, i vari comitati per le feste patronali), sentendola suonare, la signora anziana malata del centro storico che non può muoversi di casa sente che è festa perfino per lei, con le lacrime agli occhi ripensa alle processioni della giovinezza e grida “viva …….(il santo o la Madonna che passa). Non saremo dei buoni devoti però c’è questa parte della religione che ci affascina.

La parte della carità è altresì importante, bisognerebbe soltanto allontanare la politica e la propaganda di tendenza progressista da alcune organizzazioni cattoliche.
Le missioni in patria e nel mondo la Chiesa le ha sempre avute, anche in tempi lontani in cui era un’istituzione potentissima e minacciava punizioni esemplari divine: essa non era misericordiosa ed umile come oggi. A proposito di missioni, anche noi vogliamo ricordare il missionario Alfredo Fiorini, fratello di Fabio che è vissuto un po’ d’anni in mezzo a noi, avendo letto sui giornali delle celebrazioni del 20esimo anniversario del martirio, avvenuto in Mozambico e a cui è intitolata una struttura sanitaria di Terracina, suo paese d’origine.

Quanto fatto non deve essere disperso, sia nelle cose grandi, sia in quelle piccole come Cori, con l’avvicendamento tra preti: per un don Angelo che raddoppia (gli auguriamo un buon lavoro) e per un don Ottaviano che lascia (e ringraziamo), non potendo più raddoppiare perché, vincendo, ha raggiunto il massimo consentito. 


P.S.: ah dimenticavo, un affettuoso saluto  alle suore francescane che hanno lasciato Cori.

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