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domenica 28 aprile 2013

184) FINALMENTE CI SIAMO

A PIU’ DI DUE MESI DALLE ELEZIONI FINALMENTE SI E’ INSEDIATO IL NUOVO GOVERNO PRESIEDUTO DAL DEMOCRATICO ENRICO LETTA. E’ UN GOVERNISIMO FORMATO DA PD, PDL, SC (UNA SORTA DI GRANDISSIMA DC), IL QUALE SI OCCUPERA’ DEI PROVVEDIMENTI PIU’ URGENTI PER L’ITALIA E POI SI TORNERA’ AL VOTO.
 

In questo anno dagli eventi anomali e insoliti (il nuovo Papa col vecchio in vita, la rielezione del Presidente della Repubblica) è giunta l’ora anche per il governissimo Pd – Pdl che è stato da poco varato: la rielezione di Napolitano ha contribuito enormemente a questa circostanza curiosa. Il “grande vecchio” ha bacchettato tutti affermando: “mi avete rivoluto? Bene, ma ora vi adatterete alle mie condizioni!” Tutto sommato era l’unica soluzione possibile; Bersani per qualche settimana aveva provato ad inseguire Beppe Grillo e rifiutava a priori l’alleanza col Pdl. Grillo non voleva Bersani: l’unica soluzione rimasta era il ritorno al voto entro 50 giorni. Ciò sarebbe stato incredibilmente ridicolo. Tutti ancora non si riprendono dalla combattutissima contesa elettorale del febbraio scorso e non hanno più energie, quindi hanno sotterrato le asce di guerra, preferendo unirsi per affrontare i provvedimenti più urgenti per la nostra nazione: crescita economica, occupazione, riduzione delle misure di austerità e delle tasse per i cittadini, ridimensionamento dei costi della politica e dei parlamentari, nuova legge elettorale. Il nuovo governo guidato dal democratico Enrico Letta farà tesoro dell’esperienza fallimentare del governo dei tecnici, troppo germanocentrico, incentrato sulle misure austere che bloccano la crescita, e cambierà direzione. È stato un bene per l’Italia che Monti avesse deciso di schierarsi e scendere in campagna elettorale, così, dopo la bocciatura elettorale, tutti si sono resi conto dei suoi fallimenti, il Capo dello Stato compreso, che era stato il suo principale sponsor e protettore. Se il Capo del Governo uscente avesse deciso di rimanere fuori dalla contesa elettorale, probabilmente ce lo saremmo ritrovato ancora tra i piedi.



Quello di Enrico Letta è un nome azzeccato: vuoi perché è uno dei meno estremisti del Pd, vuoi perché è nipote di Gianni, stretto collaboratore di Berlusconi, e vuoi perché è un giovane promettente, senza grilli per la testa, ragionevole, non parla a vanvera e non dice parole vuote; ogni riferimento a Matteo Renzi (che farebbe meglio ad occuparsi a tempo pieno della città di cui è sindaco) è puramente casuale. Le frange più estreme del Pd e del Pdl sono ai margini di questo esecutivo e lo appoggiano malvolentieri; le fazioni più moderate, più centriste, dei due grandi partiti sono dentro insieme alla Scelta Civica di Monti: è tornata una grande ed improvvisata Democrazia Cristiana. Staremo in finestra e vedremo cosà accadrà: se si tratterà di un governo a temine, della durata di un anno, al massimo due, per affrontare i problemi più urgenti, nulla in contrario; se poi il Partito Democratico insisterà con le “sue priorità” allora sarà meglio far saltare tutto. Le vere urgenze, promesse dal Pdl in campagna elettorale sono: l’abolizione dell’Imu sulla prima casa e la restituzione di quelle pagata lo scorso anno; se gli altri faranno le orecchie da mercante la stabilità di questo strano esecutivo sarà messa a rischio. Tutto sommato è sempre meglio il governissimo col Pdl dentro, piuttosto che un governo PdSel o PdM5s. Alfano (Ministro dell’Interno e Vicepresidente del Consiglio), Quagliarello (Ministro delle Riforme Istituzionali), Lupi (Ministro delle infrastrutture e dei trasporti), Lorenzin (Ministro della Salute), De Girolamo (Ministro Agricoltura) sono i cinque esponenti del Partito del Popolo delle Libertà dentro l’esecutivo Letta: i loro elettori hanno la massima fiducia in loro e sperano che non li deluderanno. Per il resto il Partito Democratico ha 10 esponenti nel nuovo governo, Scelta Civica ne ha 2, Radicali e Udc hanno un rappresentante ciascuno e gli indipendenti sono 4. Buon lavoro a tutti ed attenzione a non fallire ancora, sennò la prossima volta il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo prenderà il 50% delle preferenze: allora si che saremo tutti rovinati; le sceneggiate di quel movimento e del suo buffo capo di ora, assieme alla paralisi che ha causato in queste settimane, è soltanto l’antipasto rispetto a ciò che ci attenderà. Gli altri grandi – medi partiti che faranno opposizione insieme al M5s saranno il Sel di Vendola, che ha rotto col Pd, e forse la Lega Nord, la quale ha detto ni al governo. Questa operazione della “grande coalizione” è un’ennesima vittoria del Popolo della Libertà e del suo “padre nobile”: speriamo che in futuro continueranno a darli entrambi per spacciati, per finiti.

5 commenti:

  1. Rubo questi spazi per sfogarmi, perché fa molta rabbia quando si viene a sapere che alcuni, sbirciando, si impicciano delle tue cose personali senza avere i requisiti. Innanzitutto sorge una domanda spontanea: in che modo hanno avuto quella cosa? Come si permettono? Chi credono di essere? Alle persone intelligenti (inteso nell’animo, nel comportamento) non dovrebbe importare nulla, dovrebbero essere indifferenti,anche perché hanno altre cose da fare e da pensare, se proprio sono curiose attendono che arrivi il momento e non si lasciano prendere dall’ansia, dal clamore, dalla frenesia per una cosa banale, non voluta e non cercata, ma proposta da altri. Non so, forse pensano che tutti hanno in mente esclusivamente loro, ce l’hanno con loro: tutto il mondo ruota attorno ad essi. Non è affatto così. Se poi sentono di avere la coda di paglia non è affar mio.

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  2. Vatte a colecà, che è mejo

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  3. Questi due ultimi commenti, chiaramente collegati tra loro, non rientrano nel tema. Ma visto che ormai ci siete, spiegate meglio questa storia. Fornite maggiori indizi e parlate più chiaramente per far capire anche gli altri. Di che cosa state parlando? Attenzione, se non avete le prove, lasciate perdere, non fate nomi, che non voglio guai.

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  4. Collegati tra loro....... Ma chi si 007

    Piuttosto sblocca i commenti caro partito dell' Amore

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    1. Quando ti darai una calmata e li scriverai in toni ragionevoli e possibilmente in italiano, allora li vedrai pubblicati, altrimenti aria!

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