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domenica 19 maggio 2013

186) LA MANCATA GRANDE COALIZIONE A CORI

IN CAMPO NAZIONALE SI E’ CONCRETIZZATO L’ASSURDO: IL GOVERNISSIMO PD – PDL. A CORI NEL 2006 CIO’ SEMBRAVA UNA GRANDE BESTEMMIA.



Nelle ultime settimane con la nascita del governo Letta abbiamo assistito all’incredibile: per non tornare immediatamente alle urne il Partito Democratico, su ordine del Presidente Napolitano, è stato costretto a venire a patti con l’odiato nemico.

A Cori nell’autunno 2006 si andò vicino ad una giunta istituzionale destra – sinistra, successivamente l’idea naufragò per la rinuncia della sinistra ad accettare un evento tanto anomalo ed ai limiti dell’assurdo. Il sindaco Tommaso Bianchi del centrodestra venne riconfermato a furor di popolo, ma quasi tutti i tredici consiglieri della sua maggioranza volevano a tutti i costi degli incarichi retribuiti e si creò instabilità. Ogni due o tre mesi egli era costretto a rimescolare le carte in giunta municipale per non scontentare nessuno e gli esclusi di volta in volta davano vita ad una dura opposizione al primo cittadino stesso: un opposizione a volte più incisiva di quella legittima di sinistra. Dopo più di due anni le combinazioni per formare il governo del paese tra gli uomini di maggioranza erano esaurite, principalmente per un motivo: il partito Udc era divenuto maggioranza nella maggioranza, aveva attratto come una calamita dei consiglieri eletti in altri partiti ed a tutti loro era stato conferito un incarico. Ben presto emersero i contrasti tra il sindaco Bianchi e il partito Udc: si fronteggiarono in un interminabile braccio di ferro. Il sindaco di allora si rese conto che non avrebbe fatto molta strada e probabilmente lo avrebbero mandato a casa una volta superata la metà di quella consiliatura, così nelle nuove elezioni non sarebbe stato più ricandidabile.



Gli venne l’idea di scaricare l’Udc e proporre alle forze di opposizione di centrosinistra di formare una giunta istituzionale dalla durata di un anno e mezzo per affrontare i problemi più gravi del paese. Quella proposta suscito molto scalpore, destando quasi scandalo: “cos’è questa grande sciocchezza di forze politiche inconciliabili, diverse come il giorno e la notte, che si mettono insieme?”  I partiti Ds e Dl, genitori dell’odierno Partito Democratico, non rifiutarono immediatamente, prima, sedendosi in un tavolo, sentirono le proposte illustrate e valutarono. I consiglieri di opposizione del centrosinistra discussero tra loro e decisero di declinare l’invito: principalmente perché temevano di perdere considerazione e fiducia tra i loro elettori, i quali difficilmente avrebbero compreso quello strano inciucio e già cominciavano ad esternare i loro malumori e dissensi.

Tommaso Bianchi, una volta caduto, si consolava col fatto che avrebbe potuto candidarsi nuovamente e non erano riusciti a liberarsi di lui, mentre la sinistra si preparava a riprendersi la sua roccaforte che era stata espugnata e, memore delle cocenti delusioni ed illusioni delle volte precedenti, attese sino allo spoglio dell’ultima scheda prima di esultare. Magari oggi coloro che erano contrari al governissimo corese accettano, seppur malvolentieri, il governo Letta e qualcuno che allora era favorevole all’inciucio oggi è contrario. La nazione Italia non può permettersi delle nuove elezioni imminenti, mentre un consiglio comunale di un piccolo comune sciolto in anticipo non è nulla di grave. E nulla di grave sarebbe stata una giunta municipale corese dalla larghe intese, visto che questo “grande scandalo”  è riuscito in ambito nazionale italiano.

2 commenti:

  1. E vai questi sono i problemi degli Italiani......

    (ASCA) - Roma, 21 mag - Un ddl a firma del senatore Pdl, Luigi Compagna, appena assegnato alla commissione Giustizia di Palazzo Madama e di cui e' relatore il senatore Pdl, Giacomo Caliendo, allegerisce le pene previste per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, dimezzando il carcere previsto (finora fino a 12 anni) e fissando in un minimo di 1 e fino a un massimo di 5 anni la pena detentiva nei casi di favoreggiamento di associazione di tipo mafioso.

    Lo stesso provvedimento cancella inoltre il carcere per chi fornisce ospitalita' o vitto ai mafiosi, a patto pero' che non ci sia l'intento, in tal modo, di ''trarne profitto''.

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    1. D'accordo, ma cosa c'entra con l'argomento? Venite qui sempre per far polemica, per contestare, avete queste grandi ossessioni Berlusconi e Pdl. Mai una volta che esprimete un pensiero, un giudizio, pro o contro, su un argomento di un post.

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