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mercoledì 18 dicembre 2013

207) L’OPPOSIZIONE A CORI

LE MIE CONSIDERAZIONI DOPO AVER ASCOLTATO UN COMIZIO DELLA MINORANZA NEL CONSIGLIO COMUNALE PER ILLUSTRARE IL PUNTO DELLA SITUAZIONE AD UN ANNO E MEZZO DALLE ELEZIONI.



Fare opposizione nei comuni in apparenza potrebbe sembrare non servire a nulla, visto che la lista che vince le elezioni prende i 2/3 dei consiglieri comunali e le liste perdenti si aggiudicano solo 1/3 dei seggi al consiglio comunale. (a proposito perché non dichiarano incostituzionale la legge per le elezioni del sindaco e del consiglio nei piccoli comuni dove non c’è il ballottaggio, poiché un candidato sindaco che vince con un 20 – 30 % becca un numero sproporzionato di consiglieri? Forse perché non c’è un governo Letta da mandare avanti?) Fare opposizione nel nostro comune potrà sembrare inutile: il corese medio è intestardito sulle sue posizioni politiche e difficilmente si fa rigirare; più di qualcuno aveva cambiato ubicazione, almeno per le comunali, ma gli errori e le stupidaggini commessi dal centrodestra hanno fatto sì che la sinistra tornasse alle antiche percentuali bulgare. Bisognerà vedere che influenza avrà l’eventuale presentazione di una lista “5 Stelle” nelle elezioni comunali: toglierà voti alla sinistra (e in tono minore anche alla destra) come ha già fatto nelle elezioni politiche? Non lo so: nelle elezioni per il sindaco ed il consiglio comunale influisce molto non solo il colore politico, anche la capacità personale di un candidato consigliere nel procurarsi i voti, tentando di convincere tutti i suoi conoscenti. Tolte le perplessità e tornando al discorso del fare opposizione; la si fa soprattutto per controllo, per vigilanza su tutte le azioni di governo della maggioranza e per informare i propri elettori sulle attività amministrative. Dopo qualche mese ci si riprende dallo sconforto del risultato elettorale e ci si rassegna al ruolo che democraticamente è stato assegnato dal popolo. È sbagliato aspettare, bisogna ripartire subito. A seconda della parte in cui si sta, si guardano le prassi amministrative con occhi e giudizi diversi: se si governa e qualcosa non va bene si deve far di tutto per dire il contrario, mentre l’opposizione se fila tutto liscio non l’affermerà con schiettezza. Oppure è prassi che le due parti politiche si scambino i ruoli, vedendo tutto con prospettive diverse e spesso devono rimangiarsi quanto detto in precedenza, come è avvenuto nel nostro comune.



Io non sono al dentro per cui non comprenderò a fondo le vicende di un’amministrazione comunale, specie per quanto riguarda i bilanci con i debiti connessi, però ho constatato che mentre si ripianano i vecchi debiti, si può tranquillamente amministrare, attraverso la richiesta dei mutui, dei finanziamenti regionali e con qualche entrata del comune (come le tasse elevate!) e si creano nuove spese: assunzione di nuovo personale, ristrutturazione degli impianti sportivi e dell’allegata struttura alberghiera, tramite l'affidamento a delle associazioni di fiducia, lavori pubblici, eccetera. Per la parte che riguarda le opere pubbliche direi di dare la priorità alla sistemazione dei fossi e al rifacimento dei vecchi muri pericolanti, in modo che quando diluvia l’acqua piovana non spazzi via tutto; il vecchio muro dell’ex campo sportivo non è più dritto ed inizia ad incrinarsi, quello davanti all’edificio scolastico e quello che sovrasta l’ex Cinema Olimpo non reggeranno l’eternità. I lavori della messa in sicurezza di Via Casalotto vanno molto a rilento, salvo poi accelerare in prossimità di qualche elezione; se da una parte è bello vedere finalmente la strada interessata sistemata ed abbellita con la creazione dei marciapiedi, dall’altro lato è brutto notare che invece di camminarci i pedoni, sono utilizzati per parcheggiarvi gli autoveicoli: li hanno fatti bassi, anche dove non ce n’era bisogno, come ad esempio nell’incrocio con Via del Soccorso. Suggerirei inoltre di trovare delle soluzioni per far sì che non si vedano cumuli di rifiuti per le strade, magari creando delle aree ecologiche nascoste dal decoro urbano, di insistere nel pulire il paese dalla sporcizia e dalle sterpaglie e di potare gli alberi troppo imponenti. Ho sentito che vogliono realizzare un giardino botanico davanti al museo: a mio avviso l’area indicata necessita più di un parcheggio, visto che nella strada vicino non si cammina, né negli orari lavorativi, né nei giorni festivi quando c’è qualche evento al comune o nella vicina Chiesa di Sant’Oliva. Per la spinosa questione dei furti occorrerebbe prodigarsi molto di più: l’installazione delle telecamere sarebbe molto importante e in ogni zona municipale potrebbero organizzarsi delle squadre di pensionati volontari da affiancare alle forze del’ordine che nottetempo perlustrano il territorio e segnalano tempestivamente i movimenti sospetti. Per una giunta comunale è difficilissimo reggere due paesi (Cori e Giulianello); di separazione non se ne parla, addirittura potrebbero unirsi a noi altri modesti borghi.

L’opposizione nei suoi limiti vigila ed inizia a perdere qualche pezzo: quattro dei cinque consiglieri eletti in “Territorio Comune” hanno tenuto il comizio, uno si è reso indipendente da loro. Quest’evento ha dato ragione a quanti nella primavera dello scorso anno non si sono fidati: poiché erano molto scettici sulla possibilità che in una settimana, attraverso l'unione delle fazioni avverse in una sola lista, si cancellassero anni di discordie. Peccato, rimanere uniti sarebbe stata una buona occasione per dimostrare a tutti i dubbiosi che si sbagliavano.

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