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lunedì 15 dicembre 2014

250) PER FORTUNA CHE IL MARCIO STA A DESTRA

A ROMA È VENUTO A GALLA IL MALAFFARE TRA CRIMINALITÀ E POLITICA CHE RIGUARDA ANCHE LE AMMINISTRAZIONI DI SINISTRA. GLI AFFARI MILIONARI CON L’IMMIGRAZIONE ILLEGALE SMASCHERANO LE FINTE RETORICHE BUONISTE.


A Roma sono venute alla luce le malefatte di alcuni amministratori comunali di tutti i colori politici degli ultimi decenni collusi con la criminalità organizzata. In un primo momento si è cercato di addossare le colpe unicamente all’unica amministrazione di destra che ha governato la capitale, successivamente l’inchiesta si è allargata ed è stato accurato che anche qualche governante di sinistra è coinvolto in queste losche storie. Per far credere che i fatti fossero roba di destra hanno provato a coniare nuovi termini, come ad esempio fascio – mafia e sarà pure vero che qualche amministratore proveniente da destra sia colluso con la criminalità; però non bisogna dimenticare che la mafia sparì dall’Italia e proliferò oltreoceano proprio durante il fascismo e ritornò in concomitanza con lo sbarco americano in Sicilia. A prescindere dal marcio che fa tutto schifo, sia quello di destra, sia quello di sinistra e sia quello di centro, sarebbe stato assurdo credere che l’unica amministrazione colpevole di vicende che hanno radici remote fosse stata soltanto quella guidata da Alemanno, il quale ha governato cinque anni, mentre le altre con a capo Rutelli, Veltroni e adesso Marino, che hanno guidato Roma per sedici anni, fossero immuni da colpe (qualche esponente non tutti). Ed in più l’emergenza sbarchi di immigrati, che è in mezzo a questo magna – magna, è iniziata da quando governa Ignazio Marino. Alcuni politici che hanno dichiarato di non conoscere i malavitosi che hanno ricevuto favori sono stati smentiti da delle prove concrete.

Sembra che sia stata scoperta l’acqua calda quando si afferma che l’immigrazione illegale rende più dei traffici di droga: da mesi prima che venissero alla luce le sporche rivelazioni, la gente indignata non fa altro che ripetere il grande giro d’affari miliardario, non solo per i trafficanti, che ruota intorno all’emergenza sbarchi, istigata anche dall’Operazione Mare Nostrum. Infatti sembrava strano il fatto che facessero divenire lecita l’illegalità col pretesto di salvare le vite, quando rispetto agli altri anni le morti per mare sono aumentate insieme agli approdi sulle nostre coste. Di fronte a questo tutti i perbenisti che si indignavano quando non c’era “Mare Nostrum” ora tacciono. Coloro che hanno interesse ad arricchirsi se ne fregano della perdita dell’identità di un popolo e delle instabilità che si creeranno. Sarebbe stato più normale attuare un blocco navale lungo le coste libiche, onde evitare il redditizio traffico umano, e favorire l’afflusso dei veri rifugiati verso l’Europa con altri mezzi.

È una vera vergogna che in un momento difficile per gli italiani i politici, indifferentemente dalla provenienza, si dimostrino dei corrotti, pensando ai loro profitto e se ne freghino delle necessità dei cittadini. Il sindaco Marino non vuol saperne di dimettersi, si è limitato ad allontanare qualche responsabile delle malefatte. La Presidente della Regione Lazio Polverini si dimise per molto meno: solo perché un esponente della sua maggioranza mangiò da solo i fondi regionali, anziché farli mangiare al suo partito. Quello fu solo l’inizio; poi si scoprì che il sistema del rimborso spese alle regioni era una normale prassi dal nord al sud e che riguardava tutti i partiti. La rinnovata Lega Nord del nuovo corso, che aumenta i consensi non solo al nord e si lascia alle spalle le vecchie mal vicende, vorrebbe tentare lo sbarco a Roma coadiuvata da Fratelli d’Italia, presentandosi con le sembianze del cambiamento radicale, ma le pecore nere ci saranno anche nelle migliori famiglie; persino nel “Movimento 5 Stelle”, dove regna la confusione e l’autorità di uno solo: difatti la gente si è resa conto che i miracoli non li fa. E la “superiorità morale” della sinistra non esiste.

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