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venerdì 3 aprile 2015

265) PASQUA COL “CHRISTUS” DI ANTAMORO

IN OCCASIONE DELLA PASQUA ECCO IL “CHRISTUS” DI GIULIO ANTAMORO, UNO DEI PRIMI FILM MUTI E IL PRIMO CHE PARLA DELLA VITA DI CRISTO, CHE FU PRESENTATO UFFICIALMENTE NEL 1916 ED ALCUNE SCENE FURONO GIRATE A CORI (LT), DOVE PARECCHI CORESI DI ALLORA FURONO INGAGGIATI PER DELLE COMPARSE.

Nell’ultimo decennio si è parlato molto a Cori del film muto “Christus” del regista Giulio Cesare Antamoro (1877 – 1945), prodotto dalla Cines di Roma e si è altrettanto visionato tante volte, dopo che fu trovato casualmente in una bancarella. Il lungometraggio fu girato tra il 1914 ed il 1915 in Egitto ed a Cori. Gli interpreti principali furono alcuni divi degli albori cinematografici degli anni ’10 del ‘900: Alberto Pasquali (nel ruolo di Gesù), Augusto Mastripietri (Giuda Iscariota), Amleto Novelli (Ponzio Pilato), Leda Gys (Madonna), Amalia Cattaneo (Maria Maddalena). Il film è diviso in tre parti, denominate "Misteri". Il primo Mistero comprende l'arrivo di Gesù , dei re Magi, di Erode e Pilato, la strage degli innocenti e la fuga in Egitto. Il secondo Mistero comprende la predicazione di Giordano, gli episodi dell'adultera, la cacciata dei mercanti dal tempio e l'ingresso trionfale a Gerusalemme. Il terzo Mistero è a sua volta suddiviso in tre parti: la Passione, la Morte e la Resurrezione.



Quando scorrono le molte immagini cinematografiche si possono riconoscere benissimo alcune zone di Cori: Piazza Monte Pio, in cui venne girata la scena della strage degli innocenti, mentre nelle scene della passione e della crocefissione  si possono riconoscere la scalinata di Santa Maria della Pietà, le Pietre, l’odierna Via De Rossi e il Monte del Soccorso. Come mai proprio Cori fu scelto per quel film? Probabilmente perché il paese era frequentato da alcuni intellettuali romani, conoscenti dei produttori del Christus, tra i quali il poeta Trilussa (che alcuni anni dopo conoscerà la sua fedele serva Rosa Tomei). La popolazione corese di allora, in gran parte contadina, abbandonò il lavoro nei campi perché fu ingaggiata per recitare in dei ruoli secondari, per poi fare la fila nell’attuale Piazza Signina per la sospirata paga: banconote di grosso taglio e attaccate tra loro, chiuse in delle grandi valigie, venivano separate con le forbici. Una manna dal cielo, uno svago, un lavoro insolito alla vigilia dell’entrata nella Prima Guerra Mondiale dell’Italia, la quale coinvolse anche molti “attori improvvisati” di Cori; in piena guerra, sul finire del 1916, ci fu la prima del film. Seguono i filmati presenti in rete: il primo è una presentazione, il secondo è il film vero e proprio.



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