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domenica 26 marzo 2017

348) IMPOSSIBILE ARRIVARE AL GRANDE STATO EUROPEO



A SESSANT’ANNI DI DISTANZA DALLA NASCITA DEL MERCATO COMUNE EUROPEO, SARÀ DIFFICILE COSTITUIRE GLI STATI UNITI D’EUROPA: A CAUSA DELLA DISOMOGENEITÀ DEI VARI STATI, PER L’ESCLUSIONE DEL CRISTIANESIMO CHE LI ACCOMUNA, PER LE DIFFERENTI FORME DI GOVERNO E PER LE POTENZE ECONOMICHE CHE SCHIACCIANO GLI STATI PIÙ DEBOLI. 




Sessant’anni fa a Roma venivano firmati gli accordi per la nascita della Comunità Economica Europea, attraverso la fusione delle varie associazioni formate precedentemente, che facilitavano gli scambi commerciali tra sei paesi europei: Francia, Germania Ovest, Italia, Olanda, Belgio e Lussemburgo. Col tempo altre nazioni entrarono nella Cee: inizialmente alcune occidentali che facevano parte della Nato, successivamente, col crollo dei regimi comunisti, anche molte dell’Europa dell’Est (che facevano parte dell’omologa associazione socialista del Comecon poi disciolta).



Finché si trattava di un organizzazione che facilitava la cooperazione commerciale, attraverso il Mercato Comune Europeo, la Cee era un fenomeno positivo; le problematiche sono arrivate quando hanno deciso di dar vita all’Unione Europea, stravolgendo le sovranità nazionali, specie delle nazioni più deboli, a vantaggio delle potenze europee più forti che ingrassano sempre più. Un ulteriore problema è causato dalla libera circolazione delle persone: molti delinquenti che hanno leggi severe nei loro paesi si spostano negli stati dove sanno che godranno di una quasi impunità, per l’eccesivo buonismo e per l’eccessiva ingenuità. Mi sta bene un Parlamento Europeo e anche altri organi per regolare i commerci e i rapporti tra le nazioni; l’importante è che essi non annullino l’indipendenze dei singoli stati. L’arrivo della moneta unica avrà ridotto l’aumento dell’inflazione, della svalutazione, ma il singolo cittadino da noi, con il cambio lira/euro, ci ha rimesso attraverso il dimezzamento del potere d’acquisto. L’Italia avrebbe potuto aspettare qualche anno e vedere come andava nell’eurozona, per poi decidere se entrare nell’Euro o no. La Lira non aveva i parametri per aderire alla nuova valuta, ma i governanti di allora erano impazienti e fremevano per entrarvi. La Bce è in mano ai grandi tecnocrati tedeschi, decidendo quando aprire o chiudere i rubinetti, e facendo indebitare di molto gli stati mediterranei più poveri.



Dall’Unione Europea vorrebbero arrivare agli ipotetici Stati Uniti d’Europa, emulando i più noti Usa. Come si fa a formare un solo grande stato europeo con un moltitudine di popoli ben definiti dal corso dei secoli, dal punto di vista linguistico, culturale, religioso? Il solo elemento che accomuna gli stati europei è il Cristianesimo e nemmeno lo vogliono; però guai a dir di no ad altri culti estranei alla millenaria storia europea. La storia degli Stati Uniti d’America è diversa: essi sono di recente formazione, l’ossatura della popolazione è anglosassone e protestante, sono accumunati dalla lingua inglese, che è stata assorbita dalle altre etnie; gli stati che li compongono hanno tutti un governatore e un consiglio, non hanno certo Re, Regine, Repubbliche Presidenziali, Repubbliche Parlamentari, con una o due camere. Se volessimo arrivare al super stato d’Europa (naturalmente federale), l’Italia, la Francia, la Germania, la Spagna e tutti gli altri stati, dovrebbero avere un governatore, un consiglio statale, un’assemblea legislativa, dovranno unificare le forze dell’ordine, gli eserciti e tutto il resto. Quante lingue ufficiali ci saranno? Oltre trenta? Oppure bisognerà sceglierne una, tra quelle degli stati forti, e imporla a tutti? (retrocedendo così i molti altri idiomi ai livelli dei dialetti)

Queste problematiche descritte sono percepite dalla maggioranza dei cittadini europei: non stupisce affatto che l’euroscetticismo cresca a dismisura. La Gran Bretagna è riuscita a defilarsi dall’Ue, i paesi dell’Est non hanno più quell’entusiasmo e quella voglia d’Europa che li aveva portati a voler entrare nell’Ue a tutti i costi. Sentiamo dire che l’Europa unita sia più forte: infatti vediamo come riesce a tenere a bada la Turchia e il suo Presidente, a cui si genuflette e ne subisce i ricatti.

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