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domenica 18 febbraio 2018

380) L’UTOPIA DEL FASCISMO



ALCUNE FRANGE POLITICHE ESTREME (ANTAGONISTI, CENTRI SOCIALI) SCENDONO IN PIAZZA CONTRO UN FASCISMO CHE NON ESISTE PIÙ DA SETTANTATRE ANNI E INTANTO COMMETTONO ATTI DI VIOLENZA, INNEGGIANO ALLE FOIBE, AGGREDISCONO I POLIZIOTTI E COMPIONO ALTRI GESTI DI TEPPISMO. 


La campagna elettorale per le prossime politiche è entrata nel vivo. La sinistra cerca di distogliere l’attenzione dai problemi reali italiani odierni, parlando del fascismo, cioè di un regime, di un’ideologia, finito da ben settantatre anni. Quello è un argomento che attrae poco agli italiani, ai quali interessano principalmente sicurezze economiche, lavoro, meno tasse e famiglia. Dopo decenni ancora è viva l’ossessione fascista, però, come scrissi tempo fa, oggi tutti apprezzano le grandi opere pubbliche e le iniziative di quel famigerato regime: parchi cittadini, manifestazioni folcloristiche, città e quartieri di nuova fondazione che attualmente danno molto lavoro, pensioni, Inps, Inail, ecc. Per essere coerenti col proprio ideale antifascista si dovrebbe cancellare ogni traccia fascista, anche ciò che si gradisce; è impossibile. In pochi anni sorgevano imponenti infrastrutture, mentre oggi passano i decenni e neanche si riesce ad approvare un progetto.


Gridare al ritorno fascista per degli atti isolati di persone folli, per poi commettere quelle stesse azioni di violenza per cui si scende in piazza a condannarle, come linciare alcuni membri delle forze dell’ordine, inneggiare a Tito e alle foibe, devastare tutto, non ha alcun senso.  Ora si spera che quegli episodi di violenza riguardino soltanto esigue minoranze che dovranno essere isolate ed allontanate dai partiti politici e da altre aggregazione sociali. Il Pd, che pur tenendosi lontano da quelle manifestazioni per non perdere altro consenso, cavalca anch’esso la medesima onta emotiva legata ai fantasmi di oltre sette decenni fa, istituendo l’anagrafe antifascista. Cosa ne direbbero se gli altri istituissero l'anagrafe anticomunista? Alcune città, tradizionalmente rosse, negano i comizi ad alcuni esponenti dei maggiori partiti di destra e li aggrediscono. Secondo me è poco conveniente andare alla caccia dei vecchi fantasmi, anche perché i partiti additati come creature orribili non hanno mai commesso nulla contro le leggi vigenti. La campagna elettorale dovrebbe essere incentrata sui veri problemi reali, sulle  reali priorità, che attanagliano gli italiani, cioè quello che stanno facendo gli altri schieramenti.

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