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mercoledì 31 ottobre 2018

405) I GUAI DEL BUONISMO ESASPERATO



DECENNI DI LASSISMO NEI CONFRONTI DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA PROVOCA DANNI, MA I BUONISTI NON VOGLIONO SENTIR RAGIONE.




La crudele violenza e il brutale delitto subìti della giovane Desirée possono essere considerati il frutto di anni ed anni di menefreghismo e di lassismo nei confronti del fenomeno migratorio libero e senza regole. Questa storia è molto triste e non bisogna trovare la consolazione o la giustificazione che una persona senza problemi di disagio non si sarebbe mai recata in quei luoghi e non avrebbe mai frequentato certi individui. Bisogna andare al nocciolo del problema, chiedendosi “che ci sta a fare tutta questa gente da noi se non ha mezzi per sostenersi e vive nel degrado e si dà alla delinquenza?” Guai a dir questo, nel recente passato nessuno ha mai avuto il coraggio di affrontare questo problema, i pochi che ci hanno provato si sono arresi subito, azzittiti dagli immancabili buonisti, umanitari, piagnoni e quant’altro, ai quali evidentemente piacciono le città degradate con altissima criminalità: a tutto c’è un limite, anche agli eccessivi buonismi e permissivismi.

La deriva fascista preoccupa di più della brutale morte di una ragazzina: lo ha dimostrato la manifestazione al quartiere San Lorenzo di Roma, dove è avvenuto il crimine, dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. Ora sta provando il Ministro Salvini a risolvere questa delicata questione (nonostante sia quotidianamente messo alla gogna non si arrende): tra i provvedimenti, che il suo decreto prevede, ci sono la non concessione del diritto di asilo per i richiedenti che commettono dei reati e il ritiro della cittadinanza, per chi l’avesse acquisita, a chi si macchia di reati legati al terrorismo internazionale. Pure in questa circostanza c’è chi ha storto il naso; perfino dalla sede del nostro municipio hanno esposto uno striscione di protesta. A parte il fatto che il comune è un istituzione e non la sede di un partito politico, per cui non andrebbe usato per tali fini; se non vanno bene quelle misure, deve ricevere un premio chi si macchia di gravi reati?  


Si leggano le cronache nazionali sulla carta stampata o sui siti telematici “politicamente scorretti”: tutti i giorni non mancano, tra i richiedenti asilo politico, casi di spaccio di droga, violenze sessuali, furti, aggressioni ai poliziotti o ai controllori di biglietti nelle corriere e nei treni. Bisogna altresì ricordare che la richiesta di asilo politico, per coloro che giungevano clandestinamente in Italia, veniva accolta o rifiutata anche dai precedenti governi di centrosinistra, l’unica differenza con questo governo è che non facevano nulla per fermare gli approdi, tranne negli ultimi mesi Gentiloni e Minniti. Talvolta con troppa superficialità venivano concessi i permessi temporanei: è il caso di uno degli assassini della giovane ragazza.

I veri profughi siano accolti, anche gli altri stranieri che si presentano alle frontiere con documenti in regola e contratti di lavoro, non devono esserci caos, confusione, mancanza di regole; non bisogna dimenticare che la percentuale di disoccupati è ancora alta e molti italiani sono costretti ad andarsene. La delinquenza di casa nostra c’è sempre: se avessimo solo quella per le forze dell’ordine il lavoro sarebbe sempre non facile, ma molto semplificato. Se dessimo retta ai pochi aspiranti abbattitori di frontiere, ci ritroveremmo in un sacco di guai. Ci vogliono delle regole rigide e la severa regolarizzazione del fenomeno migratorio: il governo si sta adoperando in tal senso, riscuotendo consensi quasi plebiscitari.

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